La Puglia approva la legge per l'uso di cannabis a scopo terapeutico; ora tocca alle coltivazioni.


A quanto pare la Puglia sarà la prima Regione italiana ad implementare coltivazioni di cannabis a scopo terapeutico. O almeno questa è la decisione presa in questi giorni all'unanimità dal Consiglio regionale che sotto la spinta dell'assessore alle politiche della salute, Elena Gentile, ha recepito il decreto ministeriale del 18 Aprile 2007, che aveva reso possibile l'utilizzo dei cannabinoidi nell'ambito della cosiddetta "terapia del dolore", preparandosi adesso a fare il salto più importante: la coltivazione della cannabis sul territorio, che abbatterebbe i costi ancora elevati di importazione. Infatti con il suddetto decreto i cannabinoidi delta-9-tetraidrocannabinolo, (più comunemente detti THC), e trans-delta-9-tetraidrocannabinolo, (spesso chiamati Dronabinol), erano entrati nella tabella II Sezione B con la seguente spiegazione: «Considerato che costituiscono principi attivi di medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore anche al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei ed inoltre si sono rivelati efficaci nel trattamento di patologie neurodegenerative quali la Sclerosi Multipla». Tuttavia adesso per poter fare legalmente ciò che in Italia oggi è considerato illegale la Regione Puglia dovrà chiedere l'autorizzazione al ministero. Ad ogni modo secondo quanto riportato da testate locali, alla stesura della nuova legge avrebbero contribuito anche le facoltà di Medicina, Agraria, Chimica e Farmacologia di alcune Università regionali, interessate a sviluppare i nuovi farmaci cannabinoidi. Mentre un ruolo decisivo nell'approvazione della proposta è stato svolto dall'associazione "LapianTiamo", primo "Cannabis Social Club" nato in Italia appena un anno fa, che a Racale, (un paesino nell'area jonica del sud Salento), sta, appunto, cercando far nascere la prima coltivazione di cannabis a scopo terapeutico e che questo Mercoledì avrà di nuovo come testimonial Rita Bernardini, la segretaria nazionale dei Radicali italiani, la quale si è detta: "pronta a consegnare in Procura a Foggia le prove della cessione della cannabis da me coltivata". In pratica si tratta di un'associazione nata grazie all'impegno di Lucia Spiri ed Andrea Triscuoglio, entrambi affetti da Sclerosi Multipla, e che sostiene la necessità dell'uso di cannabis per alleviare i sintomi di numerose patologie. Inoltre parte del merito va anche a Donato Metallo, sindaco di Racale, il quale ha deciso di donare alla suddetta associazione alcuni terreni comunali su cui poter avviare le coltivazioni di cannabis a scopo terapeutico. Comunque in merito alla vicenda Elena Gentileassessore alle politiche della salute, ha sottolineato: "Questa è una legge che risponde ai bisogni terapeutici di tanti cittadini e cittadine pugliesi, che si trovano nella condizione di trattare patologie compatibili con i farmaci a base di cannabis. Però è anche un modo per porre all'attenzione politica dal punto di vista nazionale sul tema dell'uso dei cannabinoidi in un regime meno proibizionistico, consentendo al contempo anche un accesso facilitato e meno oneroso al farmaco stesso". Per di più con questa decisione la Regione Puglia ha chiuso un vuoto normativo finora coperto da una delibera che garantiva la copertura finanziaria per l'approvvigionamento dei farmaci, lasciando però anche molti interrogativi aperti. In sostanza la legge, nata da una proposta di Michele Losappio, consigliere del Gruppo SEL Puglia, è composta di 7 articoli e si pone l'obiettivo di disciplinare in modo più puntuale, semplificando i passaggi burocratici, la modalità di prescrizione e di uso del farmaco a partire dal piano terapeutico predisposto dal medico specialista del servizio sanitario regionale; infatti il trattamento potrà essere somministrato sia in ospedale, (pubblico o privato accreditato), sia a casa. Comunque sia ora la giunta regionale dovrà emanare gli indirizzi attuativi della legge; anche se, come ha assicurato Elena Gentile: "il primo passaggio avverrà in una settimana e l'approvazione definitiva in un mese". Oltretutto al momento l'unico farmaco a base di cannabis disponibile è prodotto in Olanda e distribuito in Italia in esclusiva da un solo rivenditore; questo significa che i costi sono elevatissimi: infatti per una terapia è necessaria mediamente la somministrazione di 2-3 grammi al giorno di cannabis, ed il costo del farmaco è di 40€ al grammo. Al riguardo la stessa Elena Gentile ha proseguito spiegando: "Si capisce così che molti malati sono spinti verso il mercato illegale". Ed è per questo la Regione sta costruendo un partenariato con alcune facoltà universitarie di Medicina, Agraria, Chimica e Farmacologia per chiedere al Ministero della Salute l'autorizzazione alla coltivazione, sperimentazione e trattamento della cannabis con un ampio gruppo di pazienti. In tal proposito Michele Losappio ha dichiarato: "Si tratta di una bella pagina di politica regionale che dimostra la possibilità di operare con unità d'intenti per il bene dei pugliesi e la validità dell'intuizione del Gruppo SEL nel predisporre e proporre l'articolato di legge. Il nostro ringraziamento va perciò ai colleghi di maggioranza ed opposizione, all'assessore Gentile ed alla sua struttura e soprattutto a quanti sono impegnati in un percorso difficile ed a volte lacerante di sperimentazione, in particolare nel Salento, che ci hanno accompagnato con proposte e suggerimenti". Mentre Onofrio Introna, Presidente del Consiglio regionale, ha infine spiegato: "La legge risolve finalmente problemi burocratici e precisa il contesto in cui viene consentita la prescrizione, la circolazione e l'assunzione di preparati a base di cannabinoidi".

Commenti