Si chiama "Spread the Sign" e si tratta del primo video-dizionario online delle lingue dei segni al mondo per consentire ai non udenti di superare le barriere della comunicazione. In pratica il sito è il frutto di un progetto internazionale supportato dalla Commissione Europea tramite l'ufficio per il Programma internazionale svedese di educazione e formazione, e che ha visto la partecipazione di interpreti e studiosi di oltre 24 Paesi in tutto il mondo rappresentanti di altrettanti lingue dei segni e lingue. Inoltre la piattaforma è online più o meno dal 2008, ma tuttavia la sua versione italiana, è stata presentata quest'oggi all'Università Ca' Foscari di Venezia, (partner del progetto per l'Italia, nonché responsabile della versione italiana tramite linguisti ed interpreti del Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati o DSLCC), alla presenza delle delegazioni di 15 Paesi.Ad ogni modo il sito nella sua interezza mette a disposizione oltre 200.000 video ed oltre 92.000 file audio relativi ad altrettanti segni di parole, frasi di uso comune e numeri, (tutti accessibili gratuitamente sia tramite Pc che su smartphone e tablet); tra questi circa 10.000 riguardano la Lingua Italiana dei Segni, (nota anche con la sigla LIS). In sostanza una volta collegatisi al sito, basta digitare una parola o una frase per veder comparire le bandierine corrispondenti alle lingue dei segni di una determinata nazione, a questo punto basterà cliccare su quella prescelta per veder apparire, (a sinistra, se si utilizza il Pc), l'assistente segnante online che tradurrà la parola o la frase. Infatti, come per le lingue tradizionali, anche la lingua dei segni non è la stessa ovunque: ogni Paese ne possiede una specifica. Inoltre la ricerca può essere effettuata anche per gruppi: per esempio, cibo, medicina, turismo o sport e tanti altri. Quindi il video-dizionario sarà utile agli studenti come ai turisti non udenti per poter comunicare anche con le persone sorde di altri Paesi. Al riguardo Anna Cardinaletti, direttrice del DSLCC dell'Università Ca' Foscari, nonché coordinatrice del progetto in questione per l'Italia, ha spiegato: "Il video-dizionario potrà servire sia ai parlanti della lingua ma anche a facilitare la mobilità delle persone sorde. Il nostro Paese ha già inserito nella piattaforma oltre 10.000 segni, ovvero circa il triplo di quelli contenuti nei dizionari finora disponibili per la comunità non udente. La lista delle parole è la stessa per tutte le lingue, ma abbiamo aggiunto anche nuovi segni per esprimere nuove parole, come per esempio «chattare». Le lingue dei segni di solito sono usate in ambito familiare, ma negli ultimi anni si stanno diffondendo in ambito professionale e formativo. Come per le lingue orali abbiamo i dizionari scritti, ora abbiamo la codifica della LIS anche in video, grazie alle nuove tecnologie". Mentre Lisa Danese, supervisore di "Spread the Sign" per l'Italia, ha dichiarato: "I segni non sono semplici gesti ma fanno parte di una lingua vera e propria che appartiene alle persone e consente loro di comunicare. Il video-dizionario rappresenta una piccola rivoluzione per il nostro Paese: oltre 10.000 i segni resi disponibili su Web, con la prospettiva di arrivare a 17.000 a fine progetto, tra circa un anno e mezzo. Arricchire il lessico, anche confrontando la LIS con altre lingue dei segni, significa avere maggiore accesso alle informazioni". Ed ha poi concluso sottolineando: "Progetti come questi sono utili anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'urgenza del riconoscimento della LIS come lingua di minoranza. L'Italia è uno dei tre Paesi europei, (insieme a Malta e Lussemburgo), che ancora non l'ha riconosciuta. Da tempo è in discussione in Parlamento un disegno di legge che sembra aver ripreso a fine Gennaio il suo iter". Invece Anna Cardinaletti ha concluso spiegando: "Siamo orgogliosi di essere i partner italiani del progetto è un riconoscimento internazionale che premia la qualità del lavoro svolto in 15 anni di didattica e di ricerca sulla lingua dei segni". In ogni caso in tal proposito Thomas Lydell-Olsen, coordinatore del progetto "Spread the Sign", nonché fondatore e coordinatore dello European Sign Language Centre a Örebro, (in Svezia), ha, infine, affermato: "Solo l'immaginazione può fissare i limiti all'uso di questo video-dizionario multilingue".
Si chiama "Spread the Sign" e si tratta del primo video-dizionario online delle lingue dei segni al mondo per consentire ai non udenti di superare le barriere della comunicazione. In pratica il sito è il frutto di un progetto internazionale supportato dalla Commissione Europea tramite l'ufficio per il Programma internazionale svedese di educazione e formazione, e che ha visto la partecipazione di interpreti e studiosi di oltre 24 Paesi in tutto il mondo rappresentanti di altrettanti lingue dei segni e lingue. Inoltre la piattaforma è online più o meno dal 2008, ma tuttavia la sua versione italiana, è stata presentata quest'oggi all'Università Ca' Foscari di Venezia, (partner del progetto per l'Italia, nonché responsabile della versione italiana tramite linguisti ed interpreti del Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati o DSLCC), alla presenza delle delegazioni di 15 Paesi.Ad ogni modo il sito nella sua interezza mette a disposizione oltre 200.000 video ed oltre 92.000 file audio relativi ad altrettanti segni di parole, frasi di uso comune e numeri, (tutti accessibili gratuitamente sia tramite Pc che su smartphone e tablet); tra questi circa 10.000 riguardano la Lingua Italiana dei Segni, (nota anche con la sigla LIS). In sostanza una volta collegatisi al sito, basta digitare una parola o una frase per veder comparire le bandierine corrispondenti alle lingue dei segni di una determinata nazione, a questo punto basterà cliccare su quella prescelta per veder apparire, (a sinistra, se si utilizza il Pc), l'assistente segnante online che tradurrà la parola o la frase. Infatti, come per le lingue tradizionali, anche la lingua dei segni non è la stessa ovunque: ogni Paese ne possiede una specifica. Inoltre la ricerca può essere effettuata anche per gruppi: per esempio, cibo, medicina, turismo o sport e tanti altri. Quindi il video-dizionario sarà utile agli studenti come ai turisti non udenti per poter comunicare anche con le persone sorde di altri Paesi. Al riguardo Anna Cardinaletti, direttrice del DSLCC dell'Università Ca' Foscari, nonché coordinatrice del progetto in questione per l'Italia, ha spiegato: "Il video-dizionario potrà servire sia ai parlanti della lingua ma anche a facilitare la mobilità delle persone sorde. Il nostro Paese ha già inserito nella piattaforma oltre 10.000 segni, ovvero circa il triplo di quelli contenuti nei dizionari finora disponibili per la comunità non udente. La lista delle parole è la stessa per tutte le lingue, ma abbiamo aggiunto anche nuovi segni per esprimere nuove parole, come per esempio «chattare». Le lingue dei segni di solito sono usate in ambito familiare, ma negli ultimi anni si stanno diffondendo in ambito professionale e formativo. Come per le lingue orali abbiamo i dizionari scritti, ora abbiamo la codifica della LIS anche in video, grazie alle nuove tecnologie". Mentre Lisa Danese, supervisore di "Spread the Sign" per l'Italia, ha dichiarato: "I segni non sono semplici gesti ma fanno parte di una lingua vera e propria che appartiene alle persone e consente loro di comunicare. Il video-dizionario rappresenta una piccola rivoluzione per il nostro Paese: oltre 10.000 i segni resi disponibili su Web, con la prospettiva di arrivare a 17.000 a fine progetto, tra circa un anno e mezzo. Arricchire il lessico, anche confrontando la LIS con altre lingue dei segni, significa avere maggiore accesso alle informazioni". Ed ha poi concluso sottolineando: "Progetti come questi sono utili anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'urgenza del riconoscimento della LIS come lingua di minoranza. L'Italia è uno dei tre Paesi europei, (insieme a Malta e Lussemburgo), che ancora non l'ha riconosciuta. Da tempo è in discussione in Parlamento un disegno di legge che sembra aver ripreso a fine Gennaio il suo iter". Invece Anna Cardinaletti ha concluso spiegando: "Siamo orgogliosi di essere i partner italiani del progetto è un riconoscimento internazionale che premia la qualità del lavoro svolto in 15 anni di didattica e di ricerca sulla lingua dei segni". In ogni caso in tal proposito Thomas Lydell-Olsen, coordinatore del progetto "Spread the Sign", nonché fondatore e coordinatore dello European Sign Language Centre a Örebro, (in Svezia), ha, infine, affermato: "Solo l'immaginazione può fissare i limiti all'uso di questo video-dizionario multilingue".
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