Anonymous attacca l'EUESW pubblicando le informazioni di oltre 10.000 account di aziende e governi coinvolti.

Immagine pubblicata sul blog ufficiale di Anonymous Italia.

Diverse ore fa la famosa legione Anonymous è tornata all'attacco prendendo di mira l'EU Sustainable Energy Week, (nota anche con la sigla EUSEW), ovvero l'evento annuale principale della campagna SEE, (acronimo di Sustainable Energy Europe), finalizzata a promuovere il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, che quest'anno avrà luogo a Bruxelles dal 23 al 27 Giugno. In pratica gli hacker di Anonymous durante la loro  hanno attaccato il sito dell'EUSEW entrando in possesso delle informazioni, (tra cui e-mail, telefono privato, password ecc...), di oltre 10.000 account appartenenti alle aziende ed ai governi che prenderanno parte al suddetto evento, (tra le quali: World Bank; Bayer; ExxonMobil; ENEL; Électricité de France, o EDF; General Electric, o GE; SHELL; British Petroleum, o BP; ENI; Nokia; Intel; e tante altre); informazioni che sono già state rese pubbliche: presto verranno divulgati i link per raggiungere tali file. Naturalmente, come loro solito, gli Anonymous hanno rivendicato tale azione attraverso un comunicato, che è stato tradotto e pubblicato anche sul blog ufficiale di Anonymous Italia, e nel quale si può leggere: «Questa operazione vuole sottolineare l'ipocrisia e la falsità dei potenti d'Europa che oggi apriranno i lavori della settimana dell'energia sostenibile. L'evento è organizzato dall'Unione Europea tuttavia sottolineiamo che la lista di account che abbiamo trafugato dai database del sito "www.eusew.eu" mostrano che sono anche coinvolte voraci aziende distruttrici degli ecosistemi, si tratta, ad esempio, di: Bayer, Dow, ENEL, EDF, GE, SHELL, BP, ENI, Nokia ed Intel per fermarci solo alle più note. È provato anche il coinvolgimento del WWF e della Banca Mondiale. Adesso grazie a questa azione ognuno può verificare di persona quanto riportato nelle righe precedenti, è sufficiente scaricare i dati pubblicati e svolgere una ricerca per nome riguardo ad ognuna delle industrie o dei gruppi sopra citati; in ciascun caso si riscontrerà che vi sono molti account di dirigenti di vario livello corrispondenti ad ognuno di essi. Con il sistema appena citato è possibile anche evidenziare il coinvolgimento di membri più o meno influenti dei ministeri dell'ambiente di tutta Europa. Il sito colpito è quello gestito dagli organizzatori della settimana dell'energia sostenibile, quindi il fatto che un certo nome, ad esempio, quello di un'industria, compaia nella lista da noi riportata significa che gli organizzatori dell'evento tengono contatti regolari con l'industria suddetta. Invitiamo, inoltre, ogni essere umano a cercare di decodificare le password criptate riportate a destra della tabella pubblicata e ad utilizzarle per tentare di immettersi nei database dei governi e delle industrie, così facendo eserciterai al meglio il tuo diritto alla libera informazione. Quindi il sito "www.eusew.eu" non è altro che il volto ingannevole fatto di buoni propositi e belle parole dietro cui si cela il comitato d'affari delle aziende che deturpano la natura e gli esseri umani in nome del vile denaro. Evidentemente nessuno dei soggetti coinvolti ha la dignità morale per poter parlare della difesa degli ecosistemi e della sostenibilità energetica. Per mostrare la verità di questa affermazione non è necessario trafugare alcun dato segreto, infatti la storia parla chiaro, ed è una storia di infami sopraffazioni». E poi gli hacker hanno proseguito elencando diverse di queste azioni scrivendo: «Ne citiamo alcune:
1-Bayer: da qualche anno sta producendo neonicotinoidi per rendere le piante coltivate resistenti agli insetti e ciò sta provocando la moria di api in tutto il mondo. È necessario ricordare che nel caso in cui gli insetti impollinatori si estinguessero, la produzione agricola si rivelerebbe impossibile generando una carestia mondiale. Inoltre negli anni '80 Bayer ha consapevolmente commercializzato il prodotto "FACTOR 8" per emofiliaci, pur sapendo che esso era contaminato da HIV: ciò ha provocato la morte di milioni di persone.
2-Dow: Citiamo l'abominevole sterminio provocato negli anni '80 dall'esplosione dell'impianto di Bhopal in India che provocò centinaia di migliaia di vittime investite da nubi tossiche.
3-ENEL: Citiamo il caso della centrale nucleare di Mochovce, che, come provato da una nostra precedente operazione, la cui veridicità è stata confermata anche da Greenpeace, è stata costruita con materiali scadenti, secondo standard di sicurezza degli anni '50, (mancanza del doppio muro di contenimento per il materiale radioattivo), ed usufruendo di operai assolutamente non qualificati. I documenti compromettenti che provano tutto ciò sono stati manipolati per conto di ENEL. Riportiamo inoltre che ENEL gestisce impianti di generazione elettrica in tutta Europa che spesso bruciano materiali tossici, come nel caso di TorreValdaliga dove viene usato carbone contenente residui solforosi che cadono al suolo sotto forma di piogge cariche di acido solforico.
4-EDF: Tra le sue varie attività citiamo le numerose centrali nucleari francesi che producono cancri di vario genere e distruggono la fauna ittica dei fiumi immettendovi acqua calda e radioattiva. Si tratta di impianti obsoleti, ma per garantire l'uranio che è necessario al loro funzionamento il presidente francese François Hollande non ha trovato niente altro da fare che invadere un inerme Paese africano per meglio depredarne il sottosuolo ricco di uranio.

5-GE: Citiamo il disastro nucleare di Fukushima ricordando che la tecnologia dell'impianto era fornita da General Electric.
6-SHELL: Ricordiamo le vostre attività estrattive nel Delta del fiume Niger che hanno contaminato con il petrolio una magnifica area naturale costringendo i pescatori alla miseria, costretti per sopravvivere a rubare il "vostro" petrolio forando le condutture, a rischio delle loro vite.
7-BP: Citiamo il disastro dell'Aprile 2010 quando la piattaforma di estrazione petrolifera di Deepwater Horizon affondando provocò il successivo inquinamento dell'intero golfo del Messico, un'area tuttora devastata dove la moria della fauna marina ha ormai ridotto in miseria i pochi pescatori superstiti.
8-ENI: Anche essa implicata nello sfruttamento petrolifero nel Delta del Niger e quindi responsabile delle stesse nefandezze di BP. Segnaliamo inoltre un incidente analogo a quello di BP nel golfo del Messico occorso alla piattaforma petrolifera Enel offshore "Perro Negro" in Congo.
9-WWF: è parte della tavola rotonda RTRS per la produzione sostenibile di soia e di un'altra analoga per la produzione sostenibile di olio di palma. Si tratta in realtà di comitati d'affari che riuniscono le grandi multinazionali che distruggono la natura con i pesticidi e gli OGM, (Monsanto, Syngenta, Bayer, Cargill, Dow ecc...), assieme al WWF che si impegna a certificare la natura eco-sostenibile degli alimenti così prodotti. Il fine di queste due associazioni è quello di promuovere l'immagine delle citate multinazionali e coordinare gli investimenti per comprare enormi appezzamenti di terra da coltivare in tutto il mondo. Si tratta spesso di aree boschive distrutte insieme agli animali che le abitavano per fare posto alle colture. È questa la sorte occorsa a buona parte della foresta del Borneo distrutta insieme agli orango-outans.
10-Nokia: È coinvolta nella guerra scoppiata in Congo nei primi anni del 2000, come prova un'inchiesta ONU. Infatti incurante delle condizioni e dei metodi di estrazione del Coltan, in quel periodo Nokia ed altre industrie produttrici di cellulari e computer aumentavano enormemente la richiesta del su citato minerale necessario per la fabbricazione di componenti. Ciò provocava la prima di una interminabile serie di guerre coinvolgenti numerose bande armate dedite al saccheggio del
coltan estratto da poveri minatori congolesi colla sola forza delle loro braccia. Un lavoro disumano a contatto per almeno 12 ore al giorno col coltan, materiale di provata radioattività. Il bilancio di questa prima guerra civile congolese è di circa un milione di vittime.
Con queste poche righe abbiamo ricordato ad ogni persona la ignominia dei grandi gruppi multinazionali di parassiti spregiosi dell'uomo e della natura che con l'aiuto e la complicità dell'Unione Europea daranno avvio, oggi, alla settimana della energia sostenibile
». Successivamente gli hacker di Anonymous hanno, infine, concluso rivolgendosi direttamente alle industrie ed ai governi coinvolti nell'EUSEW, scrivendo: «Potenti delle industrie e dei governi d'Europa con questa ennesima operazione di marketing non potete ingannare Anonymous ed #OperationGreenRights, sotto le luci variopinte del sito www.eusew.eu il lurido marchio dei vostri nomi, sinonimo di spietato sfruttamento, sono fin troppo visibili. Bayer, Dow, ENEL, EDF, GE, SHELL, BP, ENI, Nokia, Intel, avete commesso crimini contro l'umanità e di essi dovete rispondere di fronte all'umanità tutta, perciò non avete alcuna autorità morale per dare lezione al mondo sulla sostenibilità energetica o ambientale. Il vostro unico interesse è evidentemente quello di arricchirsi il più possibile senza curarsi di alcuna conseguenza ambientale, quindi non avete alcuna credibilità quando sostenere di incentivare nuove forme di produzione energetica alternative al petrolio ed all'uranio. Anonymous vuole invece rifarsi ad uomo geniale, uno scienziato dotato di un così fulgido intelletto, che al suo cospetto le menti abiette avvelenate dal profitto di voi usurpatori dei governi e delle industrie a stento meritano di esser chiamate "umane": si tratta di Nikola Tesla. Citiamo una sua frase: "Ognuno può disporre di risorse energetiche gratuite. L'energia elettrica è presente ovunque in quantità illimitate e può supportare l'industrializzazione mondiale senza carbone, petrolio o gas". E aggiungiamo noi: "senza uranio". Ebbene nel nome di questa grande mente e del suo animo non assoggettato all'immondo profitto, noi malediciamo la cricca criminale dei vili usurpatori degli stati e delle industrie loro alleate!».

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