A quanto pare la fantasia degli utenti di Internet, (a poco più di 23 anni dalla creazione del primo sito web della storia), non conosce tregua, tanto da aver raggiunto di recente il traguardo del miliardesimo sito, certificato dal portale Live Stats; anche se a dire il vero il contatore è già vicino al miliardo e cento milioni. Insomma si tratta di un espansione di portali e pagine che è stato annunciato anche da Tim Berners-Lee, il "padre" del World Wide Web, attraverso Twitter, e che ovviamente va di pari passo con il numero degli utenti connessi: prossimo ad arrivare ai 3 miliardi. Tra l'altro questa progressione dei numeri del Web risulta davvero impressionante, in quanto molto più veloce di quella della popolazione mondiale, la quale, ad esempio, ha impiegato ben 1.750 anni per passare da 70 milioni, (nel 750 Dopo Cristo), a 700 milioni. Ad ogni modo il primo sito della storia è stato messo online dal CERN di Ginevra il 6 Agosto del 1991, dopo che lo stesso Tim Berners-Lee depositò nel Marzo del 1989 un documento con la sua idea della Rete, idea che, come si può ben constatare al giorno d'oggi, ha rivoluzionato il modo di vivere e comunicare. Inoltre nel giro di circa 4 anni, quindi nel 1995, i siti online erano meno di 25.000, ma nel 1996 erano già cresciuti di 10 volte; per arrivare al milione nel 1997. Tuttavia, come ha confermato Live Stats, il vero e proprio boom c'è stato tra il 2011 ed il 2012, quando il numero dei siti è passato da circa 350.000 milioni a quasi 700.000 milioni. Ed a far vivere una "seconda giovinezza" alla Rete pare sia stato l'avvento del mobile, a cui entro la fine dell'anno, secondo gli ultimi dati ITU, saranno connesse circa 2 miliardi di persone; mentre entro lo stesso periodo le persone connesse al Web raggiungeranno, appunto, i 3 miliardi. Al riguardo Domenico Laforenza, direttore dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR, ha spiegato: "Possiamo immaginare Internet come un'autostrada ed i siti come i caselli. È stato calcolato che anche a questo tasso di crescita ci sarà spazio per nuovi "caselli" anche nei prossimi 40 anni. Il grosso problema del Web è invece che l'autostrada ha sempre più macchine che la percorrono, il che significa che servono strade di più larghe e veloci per evitare ingorghi". Ed in particolare, sempre secondo Domenico Laforenza, il discorso vale per l'Italia, dove, secondo il sito registro.it, a metà del 2014 erano registrati circa 3 milioni di domini ".it", ma dove la banda larga è un miraggio in molte zone. Infatti in tal proposito ha, infine, dichiarato: "Per uscire dalla crisi un'autostrada veloce e capiente è indispensabile, ma nel nostro Paese non c'è, e ci sono alcune zone dove operazioni che riteniamo ormai scontate come fare commercio elettronico o parlare con nostra nonna via Internet non si possono fare. Non a caso nelle "pagelle" dell'Agenda Digitale europea siamo indietro in tutti gli indicatori".
A quanto pare la fantasia degli utenti di Internet, (a poco più di 23 anni dalla creazione del primo sito web della storia), non conosce tregua, tanto da aver raggiunto di recente il traguardo del miliardesimo sito, certificato dal portale Live Stats; anche se a dire il vero il contatore è già vicino al miliardo e cento milioni. Insomma si tratta di un espansione di portali e pagine che è stato annunciato anche da Tim Berners-Lee, il "padre" del World Wide Web, attraverso Twitter, e che ovviamente va di pari passo con il numero degli utenti connessi: prossimo ad arrivare ai 3 miliardi. Tra l'altro questa progressione dei numeri del Web risulta davvero impressionante, in quanto molto più veloce di quella della popolazione mondiale, la quale, ad esempio, ha impiegato ben 1.750 anni per passare da 70 milioni, (nel 750 Dopo Cristo), a 700 milioni. Ad ogni modo il primo sito della storia è stato messo online dal CERN di Ginevra il 6 Agosto del 1991, dopo che lo stesso Tim Berners-Lee depositò nel Marzo del 1989 un documento con la sua idea della Rete, idea che, come si può ben constatare al giorno d'oggi, ha rivoluzionato il modo di vivere e comunicare. Inoltre nel giro di circa 4 anni, quindi nel 1995, i siti online erano meno di 25.000, ma nel 1996 erano già cresciuti di 10 volte; per arrivare al milione nel 1997. Tuttavia, come ha confermato Live Stats, il vero e proprio boom c'è stato tra il 2011 ed il 2012, quando il numero dei siti è passato da circa 350.000 milioni a quasi 700.000 milioni. Ed a far vivere una "seconda giovinezza" alla Rete pare sia stato l'avvento del mobile, a cui entro la fine dell'anno, secondo gli ultimi dati ITU, saranno connesse circa 2 miliardi di persone; mentre entro lo stesso periodo le persone connesse al Web raggiungeranno, appunto, i 3 miliardi. Al riguardo Domenico Laforenza, direttore dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR, ha spiegato: "Possiamo immaginare Internet come un'autostrada ed i siti come i caselli. È stato calcolato che anche a questo tasso di crescita ci sarà spazio per nuovi "caselli" anche nei prossimi 40 anni. Il grosso problema del Web è invece che l'autostrada ha sempre più macchine che la percorrono, il che significa che servono strade di più larghe e veloci per evitare ingorghi". Ed in particolare, sempre secondo Domenico Laforenza, il discorso vale per l'Italia, dove, secondo il sito registro.it, a metà del 2014 erano registrati circa 3 milioni di domini ".it", ma dove la banda larga è un miraggio in molte zone. Infatti in tal proposito ha, infine, dichiarato: "Per uscire dalla crisi un'autostrada veloce e capiente è indispensabile, ma nel nostro Paese non c'è, e ci sono alcune zone dove operazioni che riteniamo ormai scontate come fare commercio elettronico o parlare con nostra nonna via Internet non si possono fare. Non a caso nelle "pagelle" dell'Agenda Digitale europea siamo indietro in tutti gli indicatori".
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