Anonymous Italia attacca il sito della regione Rhône-Alpes ed altri 100 sottodomini come protesta contro la TAV.


In questi giorni la divisione italiana della popolare legione Anonymous è tornata nuovamente all'attacco prendendo di mira e defacciando il sito istituzionale della regione di Rodano-Alpi, (in francese Rhône-Alpes), ed altri 100 sottodomini durante quella che è stata definita #OpGPII, (che più in generale rientra in quella chiamata #OpGreenRights), e come segno di protesta contro la realizzazione della TAV. Naturalmente, come di consuetudine, gli hacker di Anonymous Italia hanno rivendicato la loro azione attraverso il loro blog ufficiale, nel quale hanno pubblicato un comunicato, (tradotto sia in Francese che in Inglese), dove si può leggere: «I gerarchi politicanti della regione Rhône-Alpes, (Francia), sono evidentemente sostenitori della costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione e sono responsabili per tale progetto, come provano i seguenti fatti:

- Il presidente della regione Rhône-Alpes presiede il comitato che insieme al prefetto e ad altre autorità sorveglia lo svolgimento dei lavori della linea "Lione-Sillon Alpin".

- Il consiglio regionale di Rhône-Alpes ha organizzato dibattiti per fare pressione e ottenere lo stato di massima priorità per la linea, ritenendo il governo francese addirittura troppo tiepido nei confronti del progetto
». E successivamente gli hacker hanno proseguito precisando: «Ricordiamo che il solo tratto ferroviario nella regione Rhône-Alpes avrà un costo stimato di 8,5 miliardi di euro pubblici, mentre le spese totali per la TAV si aggirano attorno ai 30 miliardi. Anonymous si batte contro la costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione; un progetto inutile che devasta ambienti incontaminati e mette a repentaglio la salute pubblica a causa della tossicità ed a volte anche radioattività dei materiali risultanti dalla attività dei cantieri. In Francia, come in Italia, le popolazioni insorgono contro questo mega progetto ma i politicanti disumani, corrotti ed impegnati nel garantire affari d'oro ai loro compari imprenditori del cemento, (edilizia), incrementano la repressione poliziesca colpendo con mano fascista chi esprime il proprio dissenso. Ricordiamo alcuni dei nomi degli eroi No TAV colpiti dalla repressione poliziesca e perciò ingiustamente incriminati: Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò, Lucio, Francesco, Graziano LIBERI SUBITO!». Ed, infine, gli hacker di Anonymous Italia hanno concluso rivolgendosi ai responsabili della TAV, scrivendo: «Vili padroni sfruttatori, giganteschi parassiti degli esseri umani e della natura: per voi tutto ciò che esiste non rappresenta altro che un possibile valore economico, ma la coscienza delle popolazioni ribelli e la lotta di Anonymous non si comprano col vostro nauseabondo denaro né in ogni altro modo».

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