Quest'oggi i finanzieri Comando Unità Speciali, in collaborzione del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, hanno avviato un'operazione anti-pirateria, (denominata Match Off), che ha portato all'oscuramento di ben 124 siti web specializzati nello streaming live ed on demand di film, eventi sportivi, telefilm ed altri contenuti. In altre parole il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche ha messo in atto un provvedimento di sequestro ordinato dal GIP Gaspare Sturzo nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, e nello specifico dal procuratore aggiunto Nello Rossi ed il sostituto Eugenio Albamonte. In pratica l'indagine che ha permesso di scoprire un vero e proprio network online capace di distribuire eventi sportivi ed interi campionati di più discipline, concerti musicali e numerose opere cinematografiche e televisive, senza possederne i diritti, (appartenenti a più operatori delle Tv a pagamento, e non, nazionali ed estere), è partita in seguito ad una denuncia di SKY Italia, ovvero la maggiore piattaforma televisiva a pagamento operante sul mercato italiano. Al riguardo nella nota ufficiale pubblicata dalla Guardia di Finanza si può leggere: «Tutti i siti, posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito. La loro fonte di guadagno principale è legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni in percorsi che lo spettatore è obbligato a seguire». Tra l'altro durante le varie analisi informatiche gli specialisti del Comando Unità Speciale hanno riscontrato in alcuni casi un sistema per massimizzare i profitti che emulava i click sui banner presenti sui siti: una vera e propria frode ai danni degli inserzionisti. In tal proposito la suddetta nota ha proseguito: «Sono in corso, pertanto, attività di analisi informatica per rilevare le concessionarie di pubblicità che hanno consentito a noti brand, attivi nel settore finanziario, immobiliare, del betting online, della distribuzione al dettaglio e delle telecomunicazioni, di trasmettere messaggi pubblicitari sui siti oggi in sequestro». Mentre in alcuni casi è stata rilevata anche la presenza di malware capace di rubare agli utenti informazioni personali attraverso la tecnica del phishing. Ed infine, sempre nella suddetta nota, la Guardia di Finanza ha sottolineato: «A riprova del fatto che la pirateria audiovisiva è gestita da professionisti della frode, tra i domini sequestrati dal Nucleo Speciali Frodi Tecnologiche ne è spuntato uno, (sportlemon.tv), registrato a nome dello svedese Gottfrid Svartholm, già noto alle cronache giudiziarie internazionali in quanto cofondatore del famoso sito illegale "The Pirate Bay" e condannato nel suo Paese nel 2009 ad un anno di prigione per violazione del copyright e nel 2013 per frode ed hacking aggravato». Tuttavia molto probabilmente, come successo più volte in operazioni simili, i siti in questione, (di cui al momento non è disponibile una lista), torneranno di nuovo accessibili a breve su altri domini o saranno raggiungibili semplicemente cambianto i DNS.
Quest'oggi i finanzieri Comando Unità Speciali, in collaborzione del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, hanno avviato un'operazione anti-pirateria, (denominata Match Off), che ha portato all'oscuramento di ben 124 siti web specializzati nello streaming live ed on demand di film, eventi sportivi, telefilm ed altri contenuti. In altre parole il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche ha messo in atto un provvedimento di sequestro ordinato dal GIP Gaspare Sturzo nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, e nello specifico dal procuratore aggiunto Nello Rossi ed il sostituto Eugenio Albamonte. In pratica l'indagine che ha permesso di scoprire un vero e proprio network online capace di distribuire eventi sportivi ed interi campionati di più discipline, concerti musicali e numerose opere cinematografiche e televisive, senza possederne i diritti, (appartenenti a più operatori delle Tv a pagamento, e non, nazionali ed estere), è partita in seguito ad una denuncia di SKY Italia, ovvero la maggiore piattaforma televisiva a pagamento operante sul mercato italiano. Al riguardo nella nota ufficiale pubblicata dalla Guardia di Finanza si può leggere: «Tutti i siti, posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito. La loro fonte di guadagno principale è legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni in percorsi che lo spettatore è obbligato a seguire». Tra l'altro durante le varie analisi informatiche gli specialisti del Comando Unità Speciale hanno riscontrato in alcuni casi un sistema per massimizzare i profitti che emulava i click sui banner presenti sui siti: una vera e propria frode ai danni degli inserzionisti. In tal proposito la suddetta nota ha proseguito: «Sono in corso, pertanto, attività di analisi informatica per rilevare le concessionarie di pubblicità che hanno consentito a noti brand, attivi nel settore finanziario, immobiliare, del betting online, della distribuzione al dettaglio e delle telecomunicazioni, di trasmettere messaggi pubblicitari sui siti oggi in sequestro». Mentre in alcuni casi è stata rilevata anche la presenza di malware capace di rubare agli utenti informazioni personali attraverso la tecnica del phishing. Ed infine, sempre nella suddetta nota, la Guardia di Finanza ha sottolineato: «A riprova del fatto che la pirateria audiovisiva è gestita da professionisti della frode, tra i domini sequestrati dal Nucleo Speciali Frodi Tecnologiche ne è spuntato uno, (sportlemon.tv), registrato a nome dello svedese Gottfrid Svartholm, già noto alle cronache giudiziarie internazionali in quanto cofondatore del famoso sito illegale "The Pirate Bay" e condannato nel suo Paese nel 2009 ad un anno di prigione per violazione del copyright e nel 2013 per frode ed hacking aggravato». Tuttavia molto probabilmente, come successo più volte in operazioni simili, i siti in questione, (di cui al momento non è disponibile una lista), torneranno di nuovo accessibili a breve su altri domini o saranno raggiungibili semplicemente cambianto i DNS.
Commenti
Posta un commento