Secondo una nuova ipotesi, l'intera Via Lattea sarebbe un enorme wormhole.


In questi giorni un team di ricercatori composto da indiani, italiani e nordamericani ha ipotizzato come la Via Lattea possa essere in realtà un enorme wormhole e quindi rappresentare una sorta di "mezzo di trasporto" galattico. In pratica lo studio in questione, pubblicato sulla rivista Annals of Physics, ha rivelato che, qualora quest'ipotesi fosse vera, la nostra galassia sarebbe "stabile e navigabile", ed ha spinto gli scienziati a ripensare alla cosiddetta "materia oscura" in modo più accurato. Al riguardo Paolo Salucci, astrofisico della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, (conosciuta anche con la sigla SISSA), ha spiegato: "Se uniamo la mappa realizzata sulla materia oscura nella Via Lattea con il più recente modello del Big Bang per spiegare la i primi momenti dell'Universo e se si ipotizza l'esistenza dei tunnel spazio-temporali, ciò che otteniamo è che la nostra galassia potrebbe davvero contenere uno di questi tunnel. Oppure che quest'ultimo potrebbe anche essere grande come la galassia stessa". Ad ogni modo per giungere a tali conclusioni, il gruppo internazionale di astrofisici hanno combinato le equazioni della relatività generale, appunto, con una mappa molto dettagliata della distribuzione della materia oscura nella Via Lattea. Inoltre, come ha sottolineato anche lo stesso Paolo Salucci, gli scienziati hanno cercato a lungo di spiegare cosa sia effettivamente la materia oscura, ipotizzando l'esistenza di un particolare tipo di particelle, (il neutralino), che tuttavia non è stato ancora identificato dal CERN e nemmeno osservato nell'universo. Comunque sia l'astrofisoco del SISSA, ha concluso spiegando: "Esistono teorie alternative, che non si basano però su questa particella e forse è arrivato il momento per gli scienziati di considerare seriamente l'assunto che vorrebbe la materia oscura come un'altra dimensione. E probabilmente anche come un importante sistema di trasporto galattico". Tra l'altro non si tratta della prima volta che viene ipotizzata l'esistenza di un wormhole all'interno della Via Lattea; difatti, secondo una recente ricerca condotta da due scienziati dell'Università Fudan di Shangai, Sagittarius A*, (una sorgente di onde radio molto compatta e luminosa, situata, appunto, nel centro della Via Lattea), sarebbe proprio un cunicolo spazio-temporale creatosi un'istante dopo il Big Bang ed attorno al quale si sarebbe poi venuta a formare l'intera galassia. Tuttavia è ancora un po' presto per dire se queste ipotesi siano vere o meno; per far ciò bisognerà, infine, attendere ulteriori e più approfonditi studi.

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