ARHGAP11B, uno dei geni che rende unico il cervello umano.


Di recente è stato individuato uno dei geni che "disegnano" la corteccia cerebrale dell'uomo, vale a dire lo strato più esterno ed evolutivamente recente nel quale nascono le capacità cognitive. In pratica si tratta di un gene, scoperto durante uno studio di un gruppo di ricerca tedesco dell'Istituto Max Planck per la biologia cellulare e la genetica di Dresda, guidato da Marta Florio ed i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine di Science, che risulta essere presente solamente negli esseri umani e che rappresenta il "motore" che fa aumentare il numero di cellule presenti nella corteccia. Al riguardo la stessa Marta Florio ha affermato: "È uno dei geni che servono alla formazione del cervello umano, uno di quelli che fa la differenza tra noi ed, ad esempio, gli scimpanzé". Ad ogni modo la scoperta del gene in questione, (chiamato ARHGAP11B), è stato un lungo lavoro di ricerca iniziato dall'analisi delle differenze esistenti nella formazione del cervello umano e quello dei topi, ed in particolare nella regione della corteccia. Infatti una delle caratteristiche principali del cervello umano, condivisa anche da pochissimi mammiferi, è la presenza di una grande quantità di cellule che formano, appunto, lo strato più esterno del cervello: così numerose nel cervello umano da doversi "accartocciare", andando a formare quella tipica superficie "rugosa". Tra l'altro, secondo gli esperti, questo gene sarebbe alla base della grande proliferazione, (nell'embrione), di cellule staminali da cui poi si formerà la corteccia cerebrale vera e propria. Insomma, un gene fondamentale che già nel 2010 era stato riconosciuto come una delle sequenze genetiche esistenti soltanto nell'essere umano, (sia Sapiens che Neanderthal che Denisovano), nata per "errore" solo dopo la divisione evolutiva dagli altri primati. In tal proposito Marta Florio ha, infine, concluso dichiarando: "Il gran numero di cellule che formano la corteccia cerebrale è un requisito fondamentale per l'intelligenza ed il gene ARHGAP11B ha quindi dato un contributo in questa direzione".

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