Un giorno non troppo lontano l'uomo approderà su un altro pianeta, (per adesso Marte è il più gettonato), e considerando l'entità dell'impresa, si tratterà senza dubbio di una spedizione frutto dello sforzo congiunto di tutte le nazioni del mondo, volta a spalancare le porte ad innovazione e nuove prospettive per il genere umano. E proprio come quando Neil Armstrong approdò sul suolo lunare in nome degli Stati Uniti piantando la bandiera a stelle e strisce, (a testimoniare l'orgoglio del Paese), quando l'uomo toccherà il suolo di un'altro pianeta dovrà piantare una bandiera a testimonianza dell'obiettivo raggiunto. Tuttavia, consideranto che le missioni spaziali attualmente sono sempre più spesso finanziate e partecipate da diverse nazioni, e la corsa allo spazio ha subito un'impennata quanto a progetti, ambizioni ed investimenti con l'ingresso massiccio di Paesi inaspettati e compagnie private, (tra cui, ad esempio, Virgin Galactic e Tesla con il progetto SpaceX), il problema è: Quale sarà la bandiera da piantare sul suolo "extraterrestre"?. Difatti se le imprese spaziali non hanno più confini nazionali, serve una bandiera comune per rappresentare nell'universo l'umanità; e questa è stata la riflessione da cui è partito Oskar Pernefeldt, designer svedese del Beckmans College of Design di Stoccolma per dare il via ad un'iniziativa per, appunto, realizzare una "bandiera mondiale". In pratica il progetto, che è stata anche la sua tesi di laurea, ha per titolo "The International Flag of Planet Earth" e si presenta come fosse promosso da un ente istituzionale, ma in realtà non lo è e per questo l'autore ha rimediato qualche sfottò in Rete. Ad ogni modo per questo progetto Oskar Pernefeldt ha già elaborato una sua versione della "bandiera mondiale", la quale consiste essensialmente in uno sfondo blu, (che sta a simboleggiare l'acqua, un elemento importante per la vita; nonché gli oceani che coprono la maggior parte del nostro pianeta), con al centro sette cerchi bianchi interlacciati tra loro, (che simboleggiano come ogni cosa sulla Terra sia legata alle altre, direttamente o indirettamente), che vanno a formare una sorta di fiore, (che simboleggia la vita sulla Terra). Insomma, un'immagine forte, nella sua semplicità, che si propone di essere impiegata anche in eventi o manifestazioni di portata mondiale, senza attendere il primo viaggio dell'uomo verso il pianeta rosso, come ad esempio in occasione delle Olimpiadi oppure nei meeting dei leader internazionali o durante un torneo sportivo. Tuttavia, come già spiegato, la natura del progetto in sé punta in alto: allo spazio; non a caso tra le realtà che hanno contribuito c'è anche la NASA, oltre a LG e BSmart. Comunque sia tutto è stato studiato nei minimi dettagli, a partire dalla tonalità del blu, calibrata per poter essere perfettamente visibile sia con un fondale scuro che con un retro luminoso, offrendo il giusto livello di contrasto. Ed, infine, anche le proporzioni della "International Flag of Planet Earth" sono state valutate con attenzione, optando per un rapporto 3:2 e scartando ipotesi come un rapporto quadrato 1:1 oppure i 5:8 della sezione aurea.
Di seguito la suddetta bandiera:
...alcuni possibili impieghi:
...ed il video della realizzazione:
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