SLAYER: Gary Holt ricorda Jeff Hanneman a due anni dalla sua scomparsa.


Il 2 Maggio 2013 è una data piuttosto significativa per il mondo dell'heavy metal in quanto rappresenta, purtroppo, la scomparsa di Jeff Hanneman, uno dei più importanti chitarristi thash metal, nonché co-fondatore degli Slayer, spentosi all'età di 49 anni a causa di una cirrosi epatica contratta dopo anni di dipendenza dall'alcool. Ad ogni modo a 2 anni dalla sua morte, l'amico e collega Gary Holt, (membro storico degli Exodus, nonché chitarrista turnista degli Slayer in sostituzione di Jeff Hanneman), ha voluto rendere omaggio a questo straordinario artista e condividere alcuni preziosi ricordi durante una recente intervista di Loudwire con le seguenti parole: "La prima volta che ho ascoltato gli Slayer è stato in occasione della pubblicazione dell'album "Show No Mercy". Non credo di aver mai ascoltato nulla, nemmeno dei demo, prima di allora, ma quando ne ho avuto modo, sia io che Paul Baloff lo abbiamo amato da subito. Mi sono chiesto: "Gli Slayer arrivano veramente da Los Angeles? Mi state prendendo in giro! Dai, L.A. è il luogo dei capelloni e cose simili"; poi ci siamo incontrati e suonarono al Keystone, in quel di Berkeley, ed il giorno seguente suonarono con noi alla Ruthie's Inn. Ricordo che dopo quella performance, gli distruggemmo la loro camera d'albergo, con la loro benedizione, ovviamente. In seguito furono chiamati i poliziotti e ci sparpagliammo come blatte. Ricordo anche che dissi loro di non indossare alcun eyeliner, in quanto non sarebbe stato particolarmente accolto dai fan presenti allo show e mantennero la promessa. Non lo misero. Da allora diventammo amici, anche perché eravamo ragazzini e suonavamo solamente la musica che ci piaceva suonare, quel genere di musica che volevamo ascoltare. Durante il tour dei Venom tenutosi nel 1985, dove gli Slayer e gli Exodus furono scelti come supporter, avevamo avuto l'occasione di andare in tour con i nostri eroi, quindi per noi ogni giorno era come se fosse Natale. Possiedo ancora le foto della band mentre effettua il soundcheck con una lattina alta di Coors Light nella mano, è divertente". Mentre in merito alla scomparsa di Jeff Hanneman, il chitarrista ha, infine, concluso dichiarando: "L'ho scoperto tramite un amico che mi mandò un SMS. Non ricordo esattamente chi mi inviò il messaggio ma chiamai Kerry King per chiederne conferma e lui mi disse che, purtroppo, era tutto vero. Tutti stavano cercando di darsi pace e di comprendere la situazione. Quando succede una cosa del genere, è piuttosto arduo riuscire a credere che sia effettivamente vero. Non vuoi che lo sia, per cui la tua mente arriva a scontrarsi con tantissime emozioni. Per Kerry e Tom Araya, così come per Dave Lombardo, è stato come ricevere una botta in testa con una mazza. È un brutto fardello da sopportare. Jeff ha sempre fatto le cose a modo suo, dai riff agli assoli, era veramente unico. Alcune persone dicono che io dovrei suonare gli assoli di Jeff esattamente come faceva lui, ma io credo che fare una cosa del genere non gli renda giustizia, non voglio cercare di copiarlo. Sicuramente proverò a mettere un tocco personale su alcune melodie e cose simili, specialmente per quel che riguardano i brani più datati, ma, come dico sempre, chiunque volesse suonare in quel modo dovrebbe rivolgersi ad un sacco di persone che portano avanti le tribute band dedicate agli Slayer. Noi suoniamo in modo differente. Jeff aveva il suo stile, in quanto non era un musicista da manuale, era molto improvvisato e suonava le cose nel modo in cui voleva che fosse, mentre io ho imparato a suonare grazie a scale e strutture".

Di seguito la suddetta intervista:

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