Mentre la band australiana è impegnata in un tour mondiale volto a celebrare il 40° anniversario, oltre che a promuovere il nuovo album, "Rock or Bust", quest'oggi Phil Rudd, (batterista degli AC/DC), da diversi mesi coinvolto in una vicenda giudiziaria, secondo quanto ha fatto sapere il sito Stuff, è stato condannato ad 8 mesi di arresti domiciliari, durante i quali sarà sorvegliato 24 al giorno, dal Tribunale distrettuale di Tauranga, (in Nuova Zelanda), in quanto colpevole di minacce di morte verso un suo ex-assistente e possesso di droga; e tutto sommato si può dire che gli è andata bene, considerando che rischiava fino a 7 anni di carcere. In pratica, come già spiegato, il fatto più grave, (ovvero quello relativo all'istigazione all'omicidio), ha visto il batterista tentare, senza successo, di ingaggiare una persona con il compito di "far fuori" il suo ex-collaboratore a causa dei pessimi risultati ottenuti dal suo album solista "Head Job", (rilasciato ad Agosto ed il quale sarebbe stato un fiasco totale anche in termini di classifica), offrendole in cambio una moto, una delle sue auto o una casa e 200.000 dollari. Tuttavia al rifiuto dell'offerta da parte dell'uomo, lo stesso Phil Rudd avrebbe minacciato di morte più volte e via telefono il suo ex-assistente, il quale si è rivolto alle autorità per sporgere denuncia. Tra l'altro quando la polizia di Tauranga ha fatto irruzione in casa sua, a seguito di questi episodi, ha trovato in particolare cannabis e metanfetamine, sostanze delle quali il batterista era dipendente. Difatti al riguardo il figlio del batterista durante il processo ha difeso il padre, dichiarando che: "Ha agito sotto effetto di stupefacenti. In realtà non avrebbe fatto male a una mosca". Ad ogni modo lo stesso Phil Rudd, pur essendosi dichiarato colpevole, aveva giustificato le sue azioni dichiarandosi molto stressato, sempre a causa del suo insuccesso discografico. Mentre a causa dello status del batterista gli AC/DC all'inizio di quest'anno hanno deciso di richiamare l'ex-batterista Chris Slade per ricongiungersi a loro in occasione dei Grammy Awards, nonché per accompagnarli durante tutto il suddetto tour mondiale, (il quale tra l'altro proprio quest'oggi ha fatto tappa in Italia, con un conterto ad Imola). In tal proposito Phil Rudd aveva, infine, fatto sapere di aver scritto una lettera al chitarrista Angus Young, ma che nessuno dei membri della band gli aveva mai risposto.
Mentre la band australiana è impegnata in un tour mondiale volto a celebrare il 40° anniversario, oltre che a promuovere il nuovo album, "Rock or Bust", quest'oggi Phil Rudd, (batterista degli AC/DC), da diversi mesi coinvolto in una vicenda giudiziaria, secondo quanto ha fatto sapere il sito Stuff, è stato condannato ad 8 mesi di arresti domiciliari, durante i quali sarà sorvegliato 24 al giorno, dal Tribunale distrettuale di Tauranga, (in Nuova Zelanda), in quanto colpevole di minacce di morte verso un suo ex-assistente e possesso di droga; e tutto sommato si può dire che gli è andata bene, considerando che rischiava fino a 7 anni di carcere. In pratica, come già spiegato, il fatto più grave, (ovvero quello relativo all'istigazione all'omicidio), ha visto il batterista tentare, senza successo, di ingaggiare una persona con il compito di "far fuori" il suo ex-collaboratore a causa dei pessimi risultati ottenuti dal suo album solista "Head Job", (rilasciato ad Agosto ed il quale sarebbe stato un fiasco totale anche in termini di classifica), offrendole in cambio una moto, una delle sue auto o una casa e 200.000 dollari. Tuttavia al rifiuto dell'offerta da parte dell'uomo, lo stesso Phil Rudd avrebbe minacciato di morte più volte e via telefono il suo ex-assistente, il quale si è rivolto alle autorità per sporgere denuncia. Tra l'altro quando la polizia di Tauranga ha fatto irruzione in casa sua, a seguito di questi episodi, ha trovato in particolare cannabis e metanfetamine, sostanze delle quali il batterista era dipendente. Difatti al riguardo il figlio del batterista durante il processo ha difeso il padre, dichiarando che: "Ha agito sotto effetto di stupefacenti. In realtà non avrebbe fatto male a una mosca". Ad ogni modo lo stesso Phil Rudd, pur essendosi dichiarato colpevole, aveva giustificato le sue azioni dichiarandosi molto stressato, sempre a causa del suo insuccesso discografico. Mentre a causa dello status del batterista gli AC/DC all'inizio di quest'anno hanno deciso di richiamare l'ex-batterista Chris Slade per ricongiungersi a loro in occasione dei Grammy Awards, nonché per accompagnarli durante tutto il suddetto tour mondiale, (il quale tra l'altro proprio quest'oggi ha fatto tappa in Italia, con un conterto ad Imola). In tal proposito Phil Rudd aveva, infine, fatto sapere di aver scritto una lettera al chitarrista Angus Young, ma che nessuno dei membri della band gli aveva mai risposto.
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