Che i bodybuilder ed i sollevatori di pesi siano fra i più assidui consumatori di steroidi anabolizzanti, (ormoni utili soprattutto per aumentare la massa muscolare), non è un segreto: secondo recenti stime, lo fanno circa il 40% dei frequentatori di palestre. E non è un segreto nemmeno che queste sostanze, se usate per un lungo periodo di tempo, provocano una serie di disturbi fisici e psichiatrici: si passa da problemi alla pelle, palpitazioni cardiache, malattie cardiovascolari, danni ai reni ed al fegato, compromissione delle capacità riproduttive e disfunzioni sessuali, all'aggressività, atteggiamenti ostili, depressione, quadri maniacali e molto altro ancora. Tuttavia quello che finora non era noto sono le ripercussioni sui processi cognitivi, in particolare sulla memoria; difatti di recente un gruppo di ricercatori della Northumbria University ha colmato questa lacuna, dimostrando, attraverso uno studio pubblicato su The Open Psychiatry Journal, che anche l'impatto, (naturalmente negativo), di questi ormoni sui processi cognitivi è rilevante. In pratica i ricercatori inglesi hanno studiato un centinaio di uomini, costanti frequentatori di palestre, la metà dei quali ha ammesso di far uso di sostanze anabolizzanti e l'altra ha dichiarato di non farne uso. Così facendo hanno scoperto che, rispetto a quest'ultimi, gli utilizzatori di steroidi presentavano maggiori alterazioni della memoria prospettica, (del 39% in più rispetto agli altri), di quella retrospettiva, (del 28% in più), ed anche della capacità di esecuzione, (del 32% in più). In sostanza la memoria prospettica è quel processo mentale attraverso il quale ci si ricorda quello che si è pianificato di fare nel futuro, (come pagare una bolletta o prendere una medicina ad un certo orario), la memoria retrospettiva è quella che permette di ricordare fatti passati, mentre la capacità di esecuzione indica una serie di processi cognitivi che sono utilizzati per gestire le informazioni memorizzate, per pianificare e coordinare azioni, (ad esempio entra in azione quando ci si confronta con un Sudoku oppure se si è chiamati a svolgere due compiti contemporaneamente). Insomma, per farla breve si è scoperto che i cosiddetti "steroidi da palestra" fanno dimenticare, compromettono i ricordi, generano confusione ed impediscono di programmare le attività quotidiane; perciò, com'è ben chiaro, gli ormoni interferiscono pesantemente con la vita di tutti i giorni di chi ne fa uso. Al riguardo Tom Heffernan del Dipartimento di Psicologia della suddetta università, nonché principale autore dello studio in questione, ha, infine, commentato: "L'uso non medico degli steroidi anabolizzanti è iniziato a diffondersi negli ambienti professionistici all'inizio degli anni '60. Poi a partire dagli anni '80 anche i non professionisti hanno cominciato ad assumere questi prodotti. Ed oggi purtroppo sono estremamente diffusi".
Che i bodybuilder ed i sollevatori di pesi siano fra i più assidui consumatori di steroidi anabolizzanti, (ormoni utili soprattutto per aumentare la massa muscolare), non è un segreto: secondo recenti stime, lo fanno circa il 40% dei frequentatori di palestre. E non è un segreto nemmeno che queste sostanze, se usate per un lungo periodo di tempo, provocano una serie di disturbi fisici e psichiatrici: si passa da problemi alla pelle, palpitazioni cardiache, malattie cardiovascolari, danni ai reni ed al fegato, compromissione delle capacità riproduttive e disfunzioni sessuali, all'aggressività, atteggiamenti ostili, depressione, quadri maniacali e molto altro ancora. Tuttavia quello che finora non era noto sono le ripercussioni sui processi cognitivi, in particolare sulla memoria; difatti di recente un gruppo di ricercatori della Northumbria University ha colmato questa lacuna, dimostrando, attraverso uno studio pubblicato su The Open Psychiatry Journal, che anche l'impatto, (naturalmente negativo), di questi ormoni sui processi cognitivi è rilevante. In pratica i ricercatori inglesi hanno studiato un centinaio di uomini, costanti frequentatori di palestre, la metà dei quali ha ammesso di far uso di sostanze anabolizzanti e l'altra ha dichiarato di non farne uso. Così facendo hanno scoperto che, rispetto a quest'ultimi, gli utilizzatori di steroidi presentavano maggiori alterazioni della memoria prospettica, (del 39% in più rispetto agli altri), di quella retrospettiva, (del 28% in più), ed anche della capacità di esecuzione, (del 32% in più). In sostanza la memoria prospettica è quel processo mentale attraverso il quale ci si ricorda quello che si è pianificato di fare nel futuro, (come pagare una bolletta o prendere una medicina ad un certo orario), la memoria retrospettiva è quella che permette di ricordare fatti passati, mentre la capacità di esecuzione indica una serie di processi cognitivi che sono utilizzati per gestire le informazioni memorizzate, per pianificare e coordinare azioni, (ad esempio entra in azione quando ci si confronta con un Sudoku oppure se si è chiamati a svolgere due compiti contemporaneamente). Insomma, per farla breve si è scoperto che i cosiddetti "steroidi da palestra" fanno dimenticare, compromettono i ricordi, generano confusione ed impediscono di programmare le attività quotidiane; perciò, com'è ben chiaro, gli ormoni interferiscono pesantemente con la vita di tutti i giorni di chi ne fa uso. Al riguardo Tom Heffernan del Dipartimento di Psicologia della suddetta università, nonché principale autore dello studio in questione, ha, infine, commentato: "L'uso non medico degli steroidi anabolizzanti è iniziato a diffondersi negli ambienti professionistici all'inizio degli anni '60. Poi a partire dagli anni '80 anche i non professionisti hanno cominciato ad assumere questi prodotti. Ed oggi purtroppo sono estremamente diffusi".
Commenti
Posta un commento