Scoperto un possibile vaccino contro la MERS.


A quanto pare il primo vaccino contro la Sindrome Respiratoria Mediorientale, (meglio nota anche come MERS), ha dato risultati soddisfacenti; o almeno questo è quanto ha fatto sapere Karuppiah Muthumani, assistente di Patologia e Medicina di Laboratorio della Perelman School of Medicine dell'Università della Pennsylvania, nonché autore di un recente studio, il quale al riguardo ha dichiarato: "Questo vaccino ha il potenziale per superare importanti limiti di produzione e di distribuzione e, per di più, non contenendo virus vivo, non espone al rischio involontario di una accidentale diffusione del malattia". In pratica la sperimentazione del farmaco in questione, coordinata da David Weiner, (anch'esso ricercatore della Perelman School of Medicine e dei National Institutes of Health), è stata condotta su scimmie e cammelli, (in particolare modo su dei macachi Rhesus): il vaccino, somminitrato 6 settimane prima che gli animali fossero esposti al virus, (il quale appartiene alla famiglia dei coronavirus, della stessa famiglia della SARS e del raffreddore comune), si è dimostrato efficace offrendo ai macachi una protezione completa dalla malattia e generando degli anticorpi potenzialmente protettivi nel sangue dei cammelli. In sostanza la MERS è un'infezione da betacoronavirus particolarmente aggressiva che, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, (meglio conosciuta come OMS), è stata mortale nel 36% dei 1.200 casi registrati. Fortunatamente il MERS-coronavirus, (noto anche con la sigla MERS-CoV), identificato per la prima volta nel 2012 in Arabia Saudita, viene trasmesso con una certa difficoltà tra esseri umani, e comunque il contagio avviene solo in caso di uno stretto e non protetto contatto tra l'ammalato ed il soggetto sano. Tra l'altro i virologi considerano che i principali "veicoli" della MERS siano cammelli e dromedari, ossia animali molto diffusi in Medio Oriente, e si ritiene siano stati la principale fonte di contagio del virus in Medio Oriente. Inoltre, secondo i dati attualmente disponibili, dal 2012 ad ora il MERS-CoV ha colpito più di 1.400 persone, uccidendone 483: gli ultimi dati sono quelli che arrivano proprio dall'Arabia Saudita, dove le autorità del Paese hanno deciso di chiudere per almeno 2 settimane il reparto di emergenza del King Abdulaziz Medical City, (vale a dire uno degli ospedali più grandi di Riyā), dopo che circa 46 persone, tra cui 15 operatori sanitari, hanno contratto il virus all'interno della struttura stessa e sono stati trasferiti in altri ospedali. Comunque sia tra i Paesi più colpiti da questa malattia c'è, appunto, l'Arabia Saudita, ma nel corso degli anni il virus si è diffuso anche in Medio Oriente, Europa e Stati Uniti. Oltretutto spesso, come avviene con la SARS, anche il MERS-CoV presenta sintomi riconducibili ad una polmonite, ma in questo caso le complicanze possono condurre anche ad un blocco renale. Mentre un nuovo ceppo di coronavirus è stato, infine, identificato lo scorso Settembre dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità su un cittadino di 49 anni del Qàtar, soprannominato come paziente "zero", il quale si era presentato in ospedale il 3 Settembre scorso con i sintomi di un'infezione respiratoria acuta.

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