In questi giorni Travis Barker, (batterista dei Blink-182), durante un'intervista rilasciata all'ABC News in occasione dell'uscita della sua biografia "Can I Say: Living Large, Cheating Death, and Drums, Drums, Drums", ha rilasciato una confessione abbastanza scioccante riguardante il periodo di ricovero dopo l'incidente aereo che lo ha coinvolto circa 7 anni fa. In pratica, come noto, la mattina del 19 Settembre 2008 Travis Barker si trovava su un aereo privato, (nello specifico uno Learjet), che appena dopo il decollo dal Columbia Metropolitan Airport si schiantò nella Carolina del Sud ed il cui impatto costò la vita a 4 delle 6 persone che si trovavano a bordo: si salvarono per miracolo seppur con gravissime ustioni sul corpo, (circa il 65%), solo il batterista e DJ AM, (che tuttavia è tragicamente scomparso l'anno successivo a causa di un'overdose). In seguito a quest'incidente Travis Barker ha dovuto affrontare terapia riabilitativa che lo ha costretto a trascorrere 4 lunghi mesi nel reparto grandi ustionati, accumulando un totale di 27 operazioni chirurgiche. Da quel momento in poi, (come ha spiegato lui stesso), non è più salito su un aereo e preferisce spostarsi per nave; anche se si è detto disposto a riprovare qualora glielo chiedessero i suoi figli. Insomma, una brutta esperienza che durante la suddetta intervista il batterista ha ricordato con dolore, rivelando che in quel periodo la sua depressione aveva raggiunto livelli altissimi, tanto da spingerlo ad pensare al suicidio: era arrivato addirittura ad offrire ai suoi amici una ricompensa di un milione di dollari per porre fine alla sua vita. Al riguardo lo stesso Travis Barker ha dichiarato: "I medici hanno dovuto sequestrarmi il telefono per via delle telefonate che facevo. Chiamavo gli amici e dicevo loro: «Depositerò un milione sul conto di chiunque sia disposto ad uccidermi. Ne ho abbastanza»". Successivamente ha proseguito descrivendo gli attimi immediatamente successivi alla caduta dell'aereo: "L'aeroplano in fiamme e le mie mani in fiamme, io che mi tolgo la cintura di sicurezza e salto. Il mio corpo è in fiamme, sono imbevuto di carburante e non posso fare nulla per spegnermi. Sono completamente nudo, corro e mi tengo i tescoli senza sapere perché. Poi mi rendo conto di essere fuori dall'aereo e l'aereo esplode". Ad ogni modo durante l'intervista in questione ha parlato anche delle novità professionali: attualmente è al lavoro su alcuni nuovi brani, che sta registrando con Mark Hoppus e Matt Skiba, (gli altri membri dei Blink-182, rispettivamente il bassista ed il frotman/chitarrista entrato nella band quest'anno). Infatti nel nuovo progetto non è coinvolto Tom DeLonge, storico cantante e chitarrista della band, che già lo scorso anno ha annunciato di volersi prendere una lunga pausa dagli impegni musicali. Comunque sia, nonostante l'assenza del caro vecchio amico, Travis Barker si è detto eccitato dell'andamento del lavoro ed ha, infine, spiegato: "Matt sta facendo davvero un lavoro fantastico. È bellissimo suonare e scrivere con lui. Abbiamo appena cominciato il lavoro ed abbiamo già quattro o cinque canzoni di cui sono davvero facile. Ce n'è una chiamata "Punk Rock Cliché" di cui mi sono già innamorato. Parla dei nostri amici e delle relazioni tra di loro. Il suono è diverso ma siamo sempre i Blink-182. Matt ha portato qualcosa di differente ed è bello vedere il mix che si è creato con me e Mark. Penso che sia qualcosa di positivo e sono davvero contento di quello che abbiamo fatto fino a questo momento. Il nostro obiettivo in questo momento è solamente quello di scrivere. Non ci siamo posti un limite su quante canzoni vogliamo realizzare. Vogliamo solo scrivere un mucchio di roba e poi quando sentiremo che il disco è pronto allora lo sarà. Non c'è nessuna pressione né scadenza".
Di seguito la suddetta intervista:
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