Come noto, la PlayStation 4 è equipaggiata con una CPU octa core, (per la precisione 2 moduli quad core X86-64 ed una frequenza di 1.6 GHz), ma fino ad oggi gli sviluppatori sono stati in grado di sfruttare solamente 6 dei core integrati per l'elaborazione di comparto grafico, audio ed intelligenza artificiale: i rimanenti 2 sono stati riservati da Sony alla gestione delle operazioni relative al sistema operativo. Tuttavia di recente le cose sembrano essere cambiate in quanto la società giapponese ha sbloccato l'accesso al 7° core, in modo da rendere la piattaforma teoricamente più performante durante l'esecuzione dei titoli. Ovviamente, eventuali miglioramenti si vedranno solo in futuro: per sfruttare queste nuove risorse è necessaria un'apposita ottimizzazione del codice, da apportare in fase di sviluppo o post-lancio con il rilascio di una patch. Anche se, tenendo in considerazione i costi da affrontare per le software house, quest'ultima ipotesi risulta essere poco probabile. Ad ogni modo a scoprire la novità sono stati alcuni membri del forum Beyond3D, dando uno sguardo al ChangeLog riguardante l'ultima versione della componente audio middleware FMOD. In particolare i membri del suddetto forum non si sono lasciati sfuggire una precisa stringa che recita: «PS4 - aggiunto FMOD_THREAD_CORE6 per consente l'accesso all'appena sbloccato 7° core». Tra l'altro, anche se Sony non si è ancora espressa in via ufficiale, in queste ore FireLight Technologies, azienda creatrice del suddetto FMOD, ha confermato che il 7° core di PlayStation 4 è ora utilizzabile dagli sviluppatori, precisando però che l'assegnazione del carico di lavoro sul core in questione non è dinamica e quindi solo una porzione delle unità di calcolo sono state effettivamente sbloccate. Ciò significa che, come hanno spiegato diverse indiscrezioni, la potenza di calcolo in questione verrà comunque divisa tra le operazioni del sistema operativo e quelle legate al gaming. Insomma, si tratterebbe della stessa mossa messa in atto all'inizio del 2015 da Microsoft per la sua Xbox One, aggiornando l'SDK dedicato agli sviluppatori: anche in quel caso, il 7° core è risultato essere diviso tra i compiti del sistema operativo e quelli legati all'elaborazione dei titoli videoludici, risentendo pesantemente, (fino al 50% delle prestazioni), nel caso dell'utilizzo di funzionalità come i comandi vocali tramite la periferica Kinect. Comunque sia, (come già spiegato), se queste indiscrezioni dovessero trovare conferma, l'aggiornamento dell'SDK della PlayStation 4 dovrebbe fornire un surplus di potenza ed un miglioramento generale delle prestazioni, (o almeno in linea del tutto teorica); anche se per il momento non è ben chiaro in che modo questa quota di "potenza extra" potrà tradursi in benefici concreti per il giocatore finale.
Come noto, la PlayStation 4 è equipaggiata con una CPU octa core, (per la precisione 2 moduli quad core X86-64 ed una frequenza di 1.6 GHz), ma fino ad oggi gli sviluppatori sono stati in grado di sfruttare solamente 6 dei core integrati per l'elaborazione di comparto grafico, audio ed intelligenza artificiale: i rimanenti 2 sono stati riservati da Sony alla gestione delle operazioni relative al sistema operativo. Tuttavia di recente le cose sembrano essere cambiate in quanto la società giapponese ha sbloccato l'accesso al 7° core, in modo da rendere la piattaforma teoricamente più performante durante l'esecuzione dei titoli. Ovviamente, eventuali miglioramenti si vedranno solo in futuro: per sfruttare queste nuove risorse è necessaria un'apposita ottimizzazione del codice, da apportare in fase di sviluppo o post-lancio con il rilascio di una patch. Anche se, tenendo in considerazione i costi da affrontare per le software house, quest'ultima ipotesi risulta essere poco probabile. Ad ogni modo a scoprire la novità sono stati alcuni membri del forum Beyond3D, dando uno sguardo al ChangeLog riguardante l'ultima versione della componente audio middleware FMOD. In particolare i membri del suddetto forum non si sono lasciati sfuggire una precisa stringa che recita: «PS4 - aggiunto FMOD_THREAD_CORE6 per consente l'accesso all'appena sbloccato 7° core». Tra l'altro, anche se Sony non si è ancora espressa in via ufficiale, in queste ore FireLight Technologies, azienda creatrice del suddetto FMOD, ha confermato che il 7° core di PlayStation 4 è ora utilizzabile dagli sviluppatori, precisando però che l'assegnazione del carico di lavoro sul core in questione non è dinamica e quindi solo una porzione delle unità di calcolo sono state effettivamente sbloccate. Ciò significa che, come hanno spiegato diverse indiscrezioni, la potenza di calcolo in questione verrà comunque divisa tra le operazioni del sistema operativo e quelle legate al gaming. Insomma, si tratterebbe della stessa mossa messa in atto all'inizio del 2015 da Microsoft per la sua Xbox One, aggiornando l'SDK dedicato agli sviluppatori: anche in quel caso, il 7° core è risultato essere diviso tra i compiti del sistema operativo e quelli legati all'elaborazione dei titoli videoludici, risentendo pesantemente, (fino al 50% delle prestazioni), nel caso dell'utilizzo di funzionalità come i comandi vocali tramite la periferica Kinect. Comunque sia, (come già spiegato), se queste indiscrezioni dovessero trovare conferma, l'aggiornamento dell'SDK della PlayStation 4 dovrebbe fornire un surplus di potenza ed un miglioramento generale delle prestazioni, (o almeno in linea del tutto teorica); anche se per il momento non è ben chiaro in che modo questa quota di "potenza extra" potrà tradursi in benefici concreti per il giocatore finale.
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