A quanto pare è tempo di cambiamenti in casa Mozilla: dopo l'interruzione del supporto di Thunderbird e l'interruzione dell'esperimento "Suggested Tiles" di Firefox, la fondazione ha annunciato la fine del suo Firefox OS per smartphone. In pratica nei prossimi mesi il sistema operativo open source non verrà più sviluppato e la vendita dei dispositivi attraverso i partner che hanno partecipato al progetto, (ovvero gli OEM e gli operatori telefonici), verrà interrotta. Tuttavia in occasione dell'edizione di quest'anno di Mozlando, ossia l'evento per gli sviluppatori organizzato ad Orlando dal 7 al 12 Dicembre, i responsabili di Mozilla hanno tenuto a sottolineare che la loro piattaforma non verrà abbandonata completamente, in quanto potrebbe essere utilizzata nel settore del cosiddetto "Internet of Things". In sostanza l'obiettivo originario di Firefox OS, (noto inizialmente come Boot to Gecko o B2G), era quello di offrire un'alternativa ad iOS, Android e Windows Phone, utilizzando esclusivamente standard open, come JavaScript e HTML5, al posto delle tecnologie proprietarie dei principali sistemi operativi mobile. Inoltre il lancio ufficiale del sistema operativo di Mozilla avvenne circa 3 anni fa durante il Mobile World Congress 2013 e pochi mesi dopo iniziarono ad essere presentati i primi smartphone, tra cui lo ZTE Open, (venduto in Spagna da Telefónica), e l'Alcatel OneTouch Fire, (venduto in Italia da Telecom). Ad ogni modo, nonostante siano stati resi disponibili diversi smartphone anche di fascia economica, Firefox OS non ha suscitato particolare interesse nei consumatori ed il progetto si è rivelato un fallimento. Difatti al riguardo gli stessi responsabili della fondazione, pur dicendosi orgogliosi dei benefici che Firefox OS ha apportato all'ecosistema del Web e della flessibilità dimostrata, hanno ammesso che: "L'esperienza utente non è ottimale sugli smartphone, per cui lo sviluppo verrà interrotto". Comunque sia, considerando che, come annunciato circa 2 anni fa durante il CES 2014, il sistema operativo di Mozilla è ad oggi utilizzato anche in alcune smart Tv di Panasonic, non è escluso che possa "risorgere" in altri dispositivi. Infatti, come già anticipato, grazie alla sua natura open source, Firefox OS potrebbe contribuire alla diffusione dell'Internet of Things: in questo caso però il potere di decretare il successo o il fallimento della piattaforma passerà, infine, nelle mani degli sviluppatori.
A quanto pare è tempo di cambiamenti in casa Mozilla: dopo l'interruzione del supporto di Thunderbird e l'interruzione dell'esperimento "Suggested Tiles" di Firefox, la fondazione ha annunciato la fine del suo Firefox OS per smartphone. In pratica nei prossimi mesi il sistema operativo open source non verrà più sviluppato e la vendita dei dispositivi attraverso i partner che hanno partecipato al progetto, (ovvero gli OEM e gli operatori telefonici), verrà interrotta. Tuttavia in occasione dell'edizione di quest'anno di Mozlando, ossia l'evento per gli sviluppatori organizzato ad Orlando dal 7 al 12 Dicembre, i responsabili di Mozilla hanno tenuto a sottolineare che la loro piattaforma non verrà abbandonata completamente, in quanto potrebbe essere utilizzata nel settore del cosiddetto "Internet of Things". In sostanza l'obiettivo originario di Firefox OS, (noto inizialmente come Boot to Gecko o B2G), era quello di offrire un'alternativa ad iOS, Android e Windows Phone, utilizzando esclusivamente standard open, come JavaScript e HTML5, al posto delle tecnologie proprietarie dei principali sistemi operativi mobile. Inoltre il lancio ufficiale del sistema operativo di Mozilla avvenne circa 3 anni fa durante il Mobile World Congress 2013 e pochi mesi dopo iniziarono ad essere presentati i primi smartphone, tra cui lo ZTE Open, (venduto in Spagna da Telefónica), e l'Alcatel OneTouch Fire, (venduto in Italia da Telecom). Ad ogni modo, nonostante siano stati resi disponibili diversi smartphone anche di fascia economica, Firefox OS non ha suscitato particolare interesse nei consumatori ed il progetto si è rivelato un fallimento. Difatti al riguardo gli stessi responsabili della fondazione, pur dicendosi orgogliosi dei benefici che Firefox OS ha apportato all'ecosistema del Web e della flessibilità dimostrata, hanno ammesso che: "L'esperienza utente non è ottimale sugli smartphone, per cui lo sviluppo verrà interrotto". Comunque sia, considerando che, come annunciato circa 2 anni fa durante il CES 2014, il sistema operativo di Mozilla è ad oggi utilizzato anche in alcune smart Tv di Panasonic, non è escluso che possa "risorgere" in altri dispositivi. Infatti, come già anticipato, grazie alla sua natura open source, Firefox OS potrebbe contribuire alla diffusione dell'Internet of Things: in questo caso però il potere di decretare il successo o il fallimento della piattaforma passerà, infine, nelle mani degli sviluppatori.
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