Confermata la scoperta delle onde gravitazionali.


La notizia della scoperta delle onde gravitazionali circola ormai da alcuni mesi, ma a quanto pare un articolo di Adrian Cho pubblicato su Science Magazine l'ha trasformata in una certezza: le antenne americane LIGO hanno davvero registrato quel fenomeno che Albert Einstein previde esattamente 100 anni fa con la sua teoria della relatività generale. In pratica, secondo quanto ha scritto da Adrian Cho, (citando delle informazioni di prima mano di Clifford Burgess, fisico teorico alla McMaster University), a produrre le increspature dello spazio-tempo sarebbe stato un fenomeno di estrema violenza: la fusione di due buchi neri che spiraleggiavano sempre più vicini l'uno all'altro. Inoltre la massa di questi buchi neri è stata stimata rispettivamente in 36 e 29 volte quella del Sole; mentre l'oggetto generato dalla loro fusione sarebbe un buco nero di 62 masse solari. Perciò queste 3 masse solari si sarebbero trasformate in gran parte, appunto, nelle onde gravitazionali osservate di recente. Al riguardo, secondo Clifford Burgess, la probabilità di errore sarebbe soltanto una su 3 milioni e mezzo, (equivalenti a 5,1 sigma, ossia la stessa certezza con cui fu annunciata la scoperta del Bosone di Higgs). Tra l'altro, arrotondando, l'osservazione delle onde gravitazionali fatta con le antenne LIGO avrebbe una certezza superiore al 99,9%. Invece un po' minore, ma sempre alta, è la probabilità che a questo risultato scientifico venga assegnato il premio Nobel per la fisica già quest'anno: lo stesso Clifford Burgess ha azzardato un 90%. Ad ogni modo l'articolo con l'annuncio ufficiale dovrebbe essere pubblicato su Nature il prossimo 11 Febbraio; anche se, come ha osservato Adrian Cho, si tratta ancora di notizie di fonte "spionistica" e tanti particolari, e così precisi, contribuiscono a rafforzarne la credibilità.

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