A molti forse il nome Chris Poole, (così come moot, il nickname con il quale è conosciuto sulla Rete), potrebbe non dire nulla, ma altri sanno benissimo che si tratta del fondatore di 4chan, considerata una delle community più attive dell'intero del Web, lanciato nel 2003, (e ceduto lo scorso settembre all'imprenditore giapponese Hiroyuki Nishimura, fondatore a sua volta di 2chan), e che si articola intorno alla condivisione di immagini su diverse board tematiche: è da lì che arrivano alcuni dei più celebri tormentoni di Internet, compreso il cosiddetto "rickrolling". Ebbene in questi giorni lo stesso Chris Poole, attraverso un post pubblicato sul suo Tumblr, ha fatto sapere: «Oggi sono felice di annunciare di essermi unito a Google. Incontrando attuali ed ex-dipendenti del gruppo, mi sono sempre sentito attirato dalla loro intelligenza, passione ed entusiasmo, così come dal desiderio universale di condividerli con gli altri. Sono anche impressionato dall'impegno di Google per far sì che queste persone di talento possano affrontare alcuni dei più importanti e interessanti problemi del mondo». Tuttavia al momento non è dato a sapere quale sarà esattamente il suo ruolo all'interno del colosso californiano; anche se un tweet condiviso da Bradley Horowitz, fondatore e responsabile del progetto Google+, lascia intendere che potrebbe essere proprio il Social Network di casa Google il nuovo campo d'azione di moot. Ed più in particolare, alcune indiscrezioni fanno riferimento ad un suo possibile impiego nei team al lavoro su Google Foto e sullo streaming. Ad ogni modo il suddetto post comparso sul blog del diretto interessato non fa chiarezza, poiché al suo interno Chris Poole si è limita a dichiararsi entusiasta e felice di poter iniziare una nuova avventura. Difatti ha concluso scrivendo: «Non vedo l'ora di poter dare il mio contributo, con l'esperienza maturata in una dozzina di anni nel costruire community online e per iniziare un nuovo capitolo della mia carriera in un gruppo tanto incredibile». Comunque sia va, infine, detto che questa collaborazione non è stata vista di buon occhio da tutti in quanto in passato moot aveva condiviso opinioni non troppo ottimistiche su Google, (e Facebook): nel 2011, ad esempio, aveva definito senza troppi giri di parole le suddette due aziende come "un degrado della nostra umanità", poiché non concedono agli utenti il diritto all'anonimato.
Di seguito il tweet di annuncio:
My next chapter - Today I’m excited to announce that I’ve joined @Google: https://t.co/KMpxgjrZDP— moot (@moot) 7 marzo 2016
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