Si sa, il naso può avere molteplici forme diverse, (aquilino, all'insù, greco, a patata ecc...), ed a quanto pare i responsabili di ciò sarebbero 4 particolari geni, noti con i nomi DCHS2, RUNX2, GLI3 e PAX1; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere di recente alcuni ricercatori dell'University College London, (nota anche con la sigla UCL), guidati da Andrés Ruiz-Linares. In pratica si tratta di una scoperta, pubblicata su Nature Communications, che non solo rappresenta una curiosità perché da un lato aiuta a capire come la faccia umana è stata modellata nel tempo, mentre dall'altro può aiutare la polizia scientifica a ricostruire un volto, a partire dall'analisi del DNA. Ad ogni modo per arrivarci i ricercatori inglesi hanno analizzato il genoma di circa 6.000 persone provenienti dall'America Latina, (in particolare dal Brasile, dalla Colombia, dal Cile, dal Messico e dal Perù), con antenati europei, (nel 50% dei casi), nativi americani, (nel 45%), ed Africani, (nel 5%), ed hanno identificato i suddetti 4 geni che svolgono, appunto, un ruolo nel controllo dell'ampiezza e della forma dell'organo olfattivo ed uno, (conosciuto con il nome EDAR), che è coinvolto nella forma del mento. In sostanza i ricercatori hanno scoperto che i geni GLI3, DCHS2 e PAX1 sono responsabili del controllo della crescita della cartilagine, mentre RUNX2 è coinvolto nello sviluppo delle ossa. Entrando un po' più nel dettaglio, è stato rilevato che GLI3 e PAX1 decidono anche l'ampiezza delle narici, DCHS2 controlla anche la forma della punta e RUNX2 è responsabile anche della larghezza del ponte nasale, (ovvero la regione ossea posta in cima al naso). Tra l'altro, sempre secondo i ricercatori dell'UCL, i geni GLI3, DCHS2 e RUNX2 sarebbero i più recenti: si sono evoluti nell'uomo moderno e non erano presenti negli uomini arcaici come i Neanderthal ed i Denisoviani. Al riguardo Kaustubh Adhikari, uno dei principali autori della ricerca in questione, ha spiegato: "Scoprire il ruolo svolto da ogni gene ci aiuta a ricostruire il percorso evolutivo dell'uomo, dai Neanderthal agli esseri umani moderni. Inoltre ci aiuta a comprendere come i geni influenzano il nostro aspetto e questo è importante nelle applicazioni forensi". In ogni caso non solo naso e mento, ma anche tutte le altre caratteristiche del volto sono "disegnate" dai geni e questi sono dovuti in parte anche al modo in cui l'ambiente ha influenzato l'evoluzione del genoma umano. Difatti, considerando che il naso risulta essere importante per regolare la temperatura e l'umidità dell'aria che si respira, in passato è stato già ipotizzato che le varie forme del naso risultano essere diverse anche in base ai climi più caldi e più freddi: si pensa, ad esempio, che il naso più stretto degli europei sia dovuto all'adattamento ad un clima freddo ed asciutto. Comunque sia in tal proposito Andrés Ruiz-Linares ha, infine, concluso dichiarando: "Identificare i geni coinvolti nella forma del naso fornisce nuovi strumenti per esaminare come, nel complesso, l'evoluzione ha modellato la faccia. Inoltre ci può aiutare a capire che cosa non funziona nelle malattie genetiche che causano anomalie facciali".
Di seguito un'immagine che riassume il tutto:
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