A quanto pare il consumo abituale di alcool, (anche quantità moderate), può aumentare il rischio di sviluppare fino a 7 tipi di cancro; o almeno questo è quanto ha fatto sapere di recente uno studio condotto da alcuni ricercatori dell'Università di Otago, coordinati da Jennie Connor, e pubblicato sulla rivista Addiction. In pratica tale ricerca ha passato in rassegna le evidenze scientifiche accumulate nel corso degli anni sul legame tra alcool e sviluppo del cancro al seno, al colon, al fegato ed altri tipi di tumore. Infatti, secondo i ricercatori esistono prove scientifiche sufficienti per concludere che bere alcolici è una causa diretta della malattia in questione. Al riguardo la stessa Jennie Connor ha affermato: "Anche se non si conoscono del tutto i meccanismi biologici per cui l'alcool provoca il cancro, gli studi epidemiologici dimostrano che bere alcolici può causare il tumore orofaringeo, alla laringe, all'esofago, al fegato, al colon, al retto ed alla mammella. Sempre più evidenze scientifiche, poi, suggeriscono che è un fattore di rischio anche per il cancro alla prostata, al pancreas ed alla pelle. Ma in questi casi il rischio di ammalarsi dipende anche da quanto si beve". In sostanza, come già anticipato, i ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver passato in rassegna gli studi degli ultimi 10 anni effettuati dal World Cancer Research Fund International, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, (nota anche come OMS), e di altri organismi autorevoli. In tal proposito Jennie Connor ha spiegato: "I pericoli maggiori li corre chi beve in modo eccessivo, ma è a rischio anche chi consuma quantità moderate. Le campagne di sensibilizzazione dovrebbero incoraggiare tutti a ridurre il consumo di alcolici, non solo i forti bevitori". Mentre secondo Jana Witt del Cancer Research, le suddette campagne dovrebbero informare anche sul legame tra alcool e cancro; difatti ha dichiarato: "Sappiamo che 9 persone su 10 lo ignorano. Per ridurre il consumo di alcool può essere utile evitare di bere almeno qualche giorno a settimana, provare a sostituire la bevanda alcolica con una bibita analcolica e non tenere scorte di alcolici dentro casa". Tra l'altro le stime indicano in mezzo milione di morti in un anno l'incidenza del consumo di alcool sulle possibilità di insorgenza del cancro: si tratta del 5,8% di decessi per tumore a livello mondiale. In merito a ciò la stessa Jennie Connor spiega che non può essere stabilita una soglia minima di sicurezza nel consumo di alcool, aggiungendo che il rischio sale in maniera progressiva rispetto al numero di bicchieri consumati. In realtà i medici parlano di "unità alcoliche", corrispondenti a circa 12 grammi di etanolo ciascuna. In altre parole una quantità riscontrabile in un bicchiere da 125 ml di vino di media gradazione, in una lattina di birra da 330 ml oppure in 40 ml di superalcolico. Oltretutto lo studio in questione ha rivelato che le donne che consumano regolarmente 2 unità alcoliche al giorno mostrano un rischio di cancro al seno più alto del 16% rispetto alla media; mentre chi beve 5 unità alcoliche al giorno accresce il proprio rischio di cancro del 40%. Per di più lo studio dell'Università di Otago ha confermato che il rischio di sviluppare il cancro aumenta quando all'alcool si associano anche gli effetti del fumo. Tuttavia pare ci sia una buona notizia: alcuni studi scientifici hanno dimostrano che smettere di bere fa ridurre il rischio di cancro alla laringe, alla faringe ed al fegato; quanto più tempo si è passato lontano dall'alcool, tanto più si riduce il rischio. Comunque sia, in generale sarebbe consigliabile non superare le soglie raccomandate: 2 bicchieri al giorno per gli uomini ed un bicchiere al giorno per le donne, da consumare preferibilmente durante i pasti.
A quanto pare il consumo abituale di alcool, (anche quantità moderate), può aumentare il rischio di sviluppare fino a 7 tipi di cancro; o almeno questo è quanto ha fatto sapere di recente uno studio condotto da alcuni ricercatori dell'Università di Otago, coordinati da Jennie Connor, e pubblicato sulla rivista Addiction. In pratica tale ricerca ha passato in rassegna le evidenze scientifiche accumulate nel corso degli anni sul legame tra alcool e sviluppo del cancro al seno, al colon, al fegato ed altri tipi di tumore. Infatti, secondo i ricercatori esistono prove scientifiche sufficienti per concludere che bere alcolici è una causa diretta della malattia in questione. Al riguardo la stessa Jennie Connor ha affermato: "Anche se non si conoscono del tutto i meccanismi biologici per cui l'alcool provoca il cancro, gli studi epidemiologici dimostrano che bere alcolici può causare il tumore orofaringeo, alla laringe, all'esofago, al fegato, al colon, al retto ed alla mammella. Sempre più evidenze scientifiche, poi, suggeriscono che è un fattore di rischio anche per il cancro alla prostata, al pancreas ed alla pelle. Ma in questi casi il rischio di ammalarsi dipende anche da quanto si beve". In sostanza, come già anticipato, i ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver passato in rassegna gli studi degli ultimi 10 anni effettuati dal World Cancer Research Fund International, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, (nota anche come OMS), e di altri organismi autorevoli. In tal proposito Jennie Connor ha spiegato: "I pericoli maggiori li corre chi beve in modo eccessivo, ma è a rischio anche chi consuma quantità moderate. Le campagne di sensibilizzazione dovrebbero incoraggiare tutti a ridurre il consumo di alcolici, non solo i forti bevitori". Mentre secondo Jana Witt del Cancer Research, le suddette campagne dovrebbero informare anche sul legame tra alcool e cancro; difatti ha dichiarato: "Sappiamo che 9 persone su 10 lo ignorano. Per ridurre il consumo di alcool può essere utile evitare di bere almeno qualche giorno a settimana, provare a sostituire la bevanda alcolica con una bibita analcolica e non tenere scorte di alcolici dentro casa". Tra l'altro le stime indicano in mezzo milione di morti in un anno l'incidenza del consumo di alcool sulle possibilità di insorgenza del cancro: si tratta del 5,8% di decessi per tumore a livello mondiale. In merito a ciò la stessa Jennie Connor spiega che non può essere stabilita una soglia minima di sicurezza nel consumo di alcool, aggiungendo che il rischio sale in maniera progressiva rispetto al numero di bicchieri consumati. In realtà i medici parlano di "unità alcoliche", corrispondenti a circa 12 grammi di etanolo ciascuna. In altre parole una quantità riscontrabile in un bicchiere da 125 ml di vino di media gradazione, in una lattina di birra da 330 ml oppure in 40 ml di superalcolico. Oltretutto lo studio in questione ha rivelato che le donne che consumano regolarmente 2 unità alcoliche al giorno mostrano un rischio di cancro al seno più alto del 16% rispetto alla media; mentre chi beve 5 unità alcoliche al giorno accresce il proprio rischio di cancro del 40%. Per di più lo studio dell'Università di Otago ha confermato che il rischio di sviluppare il cancro aumenta quando all'alcool si associano anche gli effetti del fumo. Tuttavia pare ci sia una buona notizia: alcuni studi scientifici hanno dimostrano che smettere di bere fa ridurre il rischio di cancro alla laringe, alla faringe ed al fegato; quanto più tempo si è passato lontano dall'alcool, tanto più si riduce il rischio. Comunque sia, in generale sarebbe consigliabile non superare le soglie raccomandate: 2 bicchieri al giorno per gli uomini ed un bicchiere al giorno per le donne, da consumare preferibilmente durante i pasti.
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