OpenOffice a rischio chiusura: "Non ci sono abbastanza sviluppatori pronti a collaborare".


A quanto pare OpenOffice, dopo diversi anni di onorata carriera come uno dei principali rivali gratuiti di Microsoft Office, (noto pacchetto per la suite di programmi da ufficio), starebbe rischiando la chiusura; o almeno questo è quanto ha ipotizzato in una recente e-mail inviata alla comunità di sviluppatori e sostenitori da Dennis Hamilton, vicepresidente dell'Apache Software Foundation, fondazione alla base del progetto. In pratica la causa di questa possibile chiusura sarebbe, come si può leggere nella suddetta e-mail, "la mancanza di sviluppatori con la capacità, possibilità e volontà di supportare il lavoro della mezza dozzina di volontari che tengono in piedi il progetto". In sostanza l'idea di OpenOffice prese piede all'inizio del millennio, quando l'azienda Sun Microsystems decise di rendere pubblici i codici sorgente di StarOffice, il primo vero prodotto in concorrenza con il pacchetto Office di Microsoft. Fu così che nacque OpenOffice, liberamente scaricabile e modificabile da chiunque, che poi è diventato Apache OpenOffice quando, nel 2011, la proprietà passò all'Apache Software Foundation. Attualmente il pacchetto OpenOffice, disponibile per tutti i sistemi operativi, offre programmi analoghi a quelli di Microsoft Office ed in certi casi anche compatibili. Inoltre ci sono Writer, (l'interfaccia di video scrittura molto simile a Word), Calc ed Impress, (con funzioni che ricordano Excel e PowerPoint), ma anche Base, (per gestire database), Draw, (un programma di grafica vettoriale), e Math, (utile per le formule matematiche). Tuttavia la differenze fondamentali tra i due pacchetti risiedono nella gratuità di OpenOffice e nella possibilità per ogni sviluppatore di proporre modifiche ai file sorgente, migliorando così il software: con il tempo si è, infatti, costituita una comunità intorno al progetto; anche se adesso, come spiegato nella suddetta e-mail, i programmatori sembrano scarseggiare. Difatti sono troppe le persone che ormai si dedicano esclusivamente ad un nuovo software open source, (chiamato LibreOffice), creato nel 2011 da alcuni programmatori sulla base dei codici sorgente di OpenOffice, il quale ormai non viene aggiornato da Ottobre 2015, mentre il suddetto nuovo concorrente gratuito ha totalizzato durante lo scorso anno ben 14 aggiornamenti. Ma tuttavia c'è di più; secondo Ars Technica, a Luglio è stato rilevato un rischio vulnerabilità di OpenOffice che è stato risolto con una piccola modifica al software; anche se rimangono ancora dubbi sulla sicurezza per il futuro. Tra l'altro nell'e-mail Dennis Hamilton ha spiegato che per il momento non sono state prese decisioni in merito, ma se non ci saranno aggiornamenti nel corso dei prossimi mesi e che il pensionamento del progetto è una seria possibilità. Infatti all'interno dell'e-mail in questione si può leggere: «La mia opinione è che il più grande ostacolo sia la mancanza di un modello rilevante di raccolta fondi, business e lavoro. Inoltre, esiste una significativa lacuna di sviluppatori che abbiano la capacità, la possibilità e la volontà di fornire miglioramenti al materiale di Apache OpenOffice». Comunque sia ciò nonostante alcuni sviluppatori stanno spingendo per mantenere in vita la loro creatura, considerato anche il suo successo: guardando ai numeri OpenOffice supera ancora LibreOffice, il quale è utilizzato da circa 100 milioni di persone; mentre secondo le ultime statistiche pubblicate OpenOffice ha, infine, superato i 160 milioni di download nel periodo tra Maggio 2012 e Dicembre 2015.

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