A quanto pare gli integratori di vitamina D, aggiunti al trattamento standard, possono ridurre il rischio di attacchi gravi nei pazienti asmatici e, di conseguenza, anche il numero dei ricoveri ospedalieri. O almeno questo è quanto ha dimostrano un recente studio condotto da alcuni ricercatori della Queen Mary University of London, i cui risultati sono stati presentati qualche settimana fa in occasione del congresso internazionale European Respiratory Society 2016, (noto anche con la sigla ERS). In pratica, per chi non lo sapesse, l'asma è una malattia per la quale non esiste una cura definitiva ed i cui sintomi tipici sono: dispnea, mancanza di respiro, tosse, dolore toracico e senso di oppressione, i quali possono essere tenuti sotto controllo grazie ai vari farmaci attualmente in commercio. Tuttavia i ricercatori britannici, guidati da Adrian Martineau, del The Asthma UK Centre for Applied Research, (conosciuto anche con la sigla AUKCAR), hanno fatto una revisione di ricerche precedenti in materia ed in particolare hanno preso in considerazione i dati di 9 studi a cui avevano partecipato complessivamente oltre 1.000 persone: in 7 di questi erano stati coinvolti 435 bambini, mentre negli altri 2 era stato preso come campione 658 soggetti d'età adulta. In sostanza la maggior parte di questi pazienti era affetta da asma, (il cui livello di gravità era compreso in range fra il moderato ed il grave), e ha continuato il trattamento standard. Ad ogni modo dalle analisi dei ricercatori inglesi è emerso che in chi era solito assumere, appunto, integratori di vitamina D per via orale il rischio di ricovero ospedaliero o visita al pronto soccorso a causa di attacchi risultava ridotto del 3-6%. Inoltre risultava ridotta anche la necessità di un trattamento con steroidi per attacchi acuti e di contro non si sono registrati effetti collaterali gravi. Al riguardo lo stesso Adrian Martineau ha spiegato: "Non è chiaro però se la vitamina D possa ridurre il rischio in tutti i pazienti o se questo effetto riguardi solo coloro che presentano dei bassi livelli di vitamina D. Come non è ancora chiaro se i supplementi di questa vitamina possono ridurre il rischio di attacchi di asma grave in tutti i pazienti o se questo effetto riguarda solo i pazienti che hanno bassi livelli di vitamina D". Motivo per il quale adesso dovranno essere, infine, condotti altri studi per comprendere meglio il fenomeno.
A quanto pare gli integratori di vitamina D, aggiunti al trattamento standard, possono ridurre il rischio di attacchi gravi nei pazienti asmatici e, di conseguenza, anche il numero dei ricoveri ospedalieri. O almeno questo è quanto ha dimostrano un recente studio condotto da alcuni ricercatori della Queen Mary University of London, i cui risultati sono stati presentati qualche settimana fa in occasione del congresso internazionale European Respiratory Society 2016, (noto anche con la sigla ERS). In pratica, per chi non lo sapesse, l'asma è una malattia per la quale non esiste una cura definitiva ed i cui sintomi tipici sono: dispnea, mancanza di respiro, tosse, dolore toracico e senso di oppressione, i quali possono essere tenuti sotto controllo grazie ai vari farmaci attualmente in commercio. Tuttavia i ricercatori britannici, guidati da Adrian Martineau, del The Asthma UK Centre for Applied Research, (conosciuto anche con la sigla AUKCAR), hanno fatto una revisione di ricerche precedenti in materia ed in particolare hanno preso in considerazione i dati di 9 studi a cui avevano partecipato complessivamente oltre 1.000 persone: in 7 di questi erano stati coinvolti 435 bambini, mentre negli altri 2 era stato preso come campione 658 soggetti d'età adulta. In sostanza la maggior parte di questi pazienti era affetta da asma, (il cui livello di gravità era compreso in range fra il moderato ed il grave), e ha continuato il trattamento standard. Ad ogni modo dalle analisi dei ricercatori inglesi è emerso che in chi era solito assumere, appunto, integratori di vitamina D per via orale il rischio di ricovero ospedaliero o visita al pronto soccorso a causa di attacchi risultava ridotto del 3-6%. Inoltre risultava ridotta anche la necessità di un trattamento con steroidi per attacchi acuti e di contro non si sono registrati effetti collaterali gravi. Al riguardo lo stesso Adrian Martineau ha spiegato: "Non è chiaro però se la vitamina D possa ridurre il rischio in tutti i pazienti o se questo effetto riguardi solo coloro che presentano dei bassi livelli di vitamina D. Come non è ancora chiaro se i supplementi di questa vitamina possono ridurre il rischio di attacchi di asma grave in tutti i pazienti o se questo effetto riguarda solo i pazienti che hanno bassi livelli di vitamina D". Motivo per il quale adesso dovranno essere, infine, condotti altri studi per comprendere meglio il fenomeno.
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