In questi giorni Steve Harris, bassista degli Iron Maiden, durante una recente lunga intervista concessa a Metal Journal ha detto la sua in merito al cosiddetto "pay-to-play", vale a dire l'abbastanza diffusa pratica con cui purtroppo alcune band di un certo spessore si fanno pagare da chi vorrebbe aprire i loro concerti come supporto al loro tour o ad una certa data. In pratica si tratta di un qualcosa che, secondo lo stesso Steve Harris, sarebbe a dir poco vergognoso e che gli Iron Maiden non si sognerebbero mai e poi mai di mettere in atto. Difatti al riguardo il bassista ha spiegato: "Credo che una band nella posizione dei Maiden, o comunque qualunque band che abbia la possibilità di supportare i nuovi talenti e potenzialmente portarne un'altra in tour, sia nelle condizioni di poter aiutare altre persone e per giunta senza fare un grande sforzo. La cosa che mi dà più fastidio è quando le persone si fanno pagare per suonare con loro. Lo odio! Non l'ho mai fatto, né con i Maiden, né con i British Lion, e mai lo farò, perché è semplicemente sbagliato. Una band dovrebbe almeno avere un minimo rimborso spese per un concerto e non dovrebbe mai pagare nessuno per poter suonare. Sono sempre stato contrario a questa pratica ed ho sempre cercato di aiutare le persone. Credo che questa sia la cosa giusta da fare. Mi pare di aver avuto una vita ed una carriera fantastiche. Ho lavorato molto duramente, ma forse ho avuto anche una certa dose di fortuna. Non so, ma credo che sia bello poter restituire qualcosa di quanto si è ricevuto e sento di farlo anche con i British Lion, perché i musicisti della band sono tutti ragazzi molto talentuosi e che meritano il riconoscimento che fino ad ora non hanno mai avuto. Ora ne stanno ottenendo un po', ed è una cosa che mi fa davvero piacere".
In questi giorni Steve Harris, bassista degli Iron Maiden, durante una recente lunga intervista concessa a Metal Journal ha detto la sua in merito al cosiddetto "pay-to-play", vale a dire l'abbastanza diffusa pratica con cui purtroppo alcune band di un certo spessore si fanno pagare da chi vorrebbe aprire i loro concerti come supporto al loro tour o ad una certa data. In pratica si tratta di un qualcosa che, secondo lo stesso Steve Harris, sarebbe a dir poco vergognoso e che gli Iron Maiden non si sognerebbero mai e poi mai di mettere in atto. Difatti al riguardo il bassista ha spiegato: "Credo che una band nella posizione dei Maiden, o comunque qualunque band che abbia la possibilità di supportare i nuovi talenti e potenzialmente portarne un'altra in tour, sia nelle condizioni di poter aiutare altre persone e per giunta senza fare un grande sforzo. La cosa che mi dà più fastidio è quando le persone si fanno pagare per suonare con loro. Lo odio! Non l'ho mai fatto, né con i Maiden, né con i British Lion, e mai lo farò, perché è semplicemente sbagliato. Una band dovrebbe almeno avere un minimo rimborso spese per un concerto e non dovrebbe mai pagare nessuno per poter suonare. Sono sempre stato contrario a questa pratica ed ho sempre cercato di aiutare le persone. Credo che questa sia la cosa giusta da fare. Mi pare di aver avuto una vita ed una carriera fantastiche. Ho lavorato molto duramente, ma forse ho avuto anche una certa dose di fortuna. Non so, ma credo che sia bello poter restituire qualcosa di quanto si è ricevuto e sento di farlo anche con i British Lion, perché i musicisti della band sono tutti ragazzi molto talentuosi e che meritano il riconoscimento che fino ad ora non hanno mai avuto. Ora ne stanno ottenendo un po', ed è una cosa che mi fa davvero piacere".
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