METALLICA: James Hetfield vuole Lemmy ed i Motörhead nella Rock and Roll Hall of Fame.


A quanto pare James Hetfield, frontman dei Metallica, sta facendo davvero di tutto affinché i Motörhead siano introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame dopo la morte del cantante e bassista Lemmy Kilmister, (avvenuta lo scorso 28 Dicembre a causa di un cancro alla prostata assieme ad un'aritmia cardiaca ed un'insufficienza cardiaca congestizia). Infatti durante una recente intervista concessa a Teamrock.com il leader dei Metallica ha spiegato: "Con la morte dell'iconico Lemmy, è davvero, davvero importante per me che ai Motörhead venga riconosciuto l'onore che meritano perché su questo pianeta non c'è niente di più rock & roll di Lemmy ed i suoi Motörhead". Insomma, quella di James Hetfield è una passione che ha portato i Metallica alla realizzazione di "Murder One", un nuovissimo brano scritto, appunto, in omaggio di Lemmy e contenuto in "Hardwired… To Self-Destruct", il loro nuovo album che sarà rilasciato tra qualche giorno, (per la precisione il 18 Novembre; anche se in questi giorni il doppio album è stato leakato su Internet). Al riguardo lo stesso frontman ha dichiarato: "Era il suo amplificatore preferito sul palco. Amavo essere ucciso tutte le sere da quell'aggeggio. Lemmy è stato una grandissima fonte d'aspirazione per noi come band. Certamente noi non saremmo esistiti se non ci fossero stati i Motörhead. Vedere morire il proprio idolo, vedere il lato mortale di chi credevi immortale, è una cosa che lascia il segno. Ho letteralmente sentito il bisogno di rendergli omaggio per quanto ha significato nelle nostre vite". Ad ogni modo durante tale intervista James Hetfield ha anche parlato del suddetto nuovo album dei Metallica, scherzandoci su e dichiarando: "Il nuovo materiale è davvero allegro, per la maggior parte parla di fiori e unicorni; probabilmente in qualche punto anche di arcobaleni... tranquilli sto mentendo. Hardwired è probabilmente un po' più cinico degli altri album. Essere padre fa crescere la tua visione del mondo… la vita che cresce dentro e fuori di me, sai, come un gigantesco punto di domanda". Ed ha poi concluso parlando dell'imminente tour a supporto proprio di "Hardwired… To Self-Destruct", spiegando: "Stiamo prenotando per i prossimi 2 anni, decidendo dove andremo, come ci arriveremo e come il tutto apparirà. Stiamo ancora cercando di capire cosa ha più senso per noi. È cambiato per noi: si sta invecchiando e si vuole fare ancora quello che si sta facendo, ma ci vuole un po' più di tempo per farlo. Non stiamo lì fuori ad ucciderci per un tour di 3 anni con 5 spettacoli a settimana. Stiamo lavorando su come è necessario che sia adesso, adeguato all'età, in modo che il mio corpo possa sopravvivere".

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