La scorsa settimana la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi "Niccolò Cusano", (nota anche con la sigla UNICUSANO), ha presentato l'infografica "I Terremoti: Tutto ciò che c'è da sapere", la quale ha indagato sul fenomeno ed illustrato il cosiddetto "Sisma Bonus", vale a dire la novità della Legge di Bilancio 2017, approfondendone linee guida e opportunità. In pratica secondo tale Legge, (discussa e approvata lo scorso 7 Dicembre), dal 1 Gennaio 2017 al 31 Dicembre 2021 ci saranno grandi novità per gli italiani, che potranno usufruire di importanti agevolazioni sulla casa: dopo il disastroso e recente terremoto che ha colpito le zone del Centro Italia, il "Sisma Bonus" permetterà a coloro i quali vorranno ristrutturare la propria abitazione, di ottenere importanti sconti IRPEF per le misure di adeguamento antisismico, con estensione del bonus anche per chi si trova in una zona sismica 3, (ovvero zone a rischio sismicità medio-basso con un peak ground acceleration tra lo 0,05 e lo 0,15 g, e che comprendono 1.560 comuni italiani). Al riguardo l'infografica dell'ateneo romano, (oltre a fare un riassunto sui vari tipi di terremoto, su quali siano stati i più forti nel mondo dal 1900 ed in Italia dal 1915, e su quali siano le città italiane più a rischio), ha illustrato cosa fare prima di un terremoto per verificare che la propria casa sia a norma e sicura, e quali tipi di interventi realizzare grazie al "Sisma Bonus" per la messa in sicurezza di edifici già esistenti, (in cemento armato e in muratura), e quelli di nuova costruzione. In sostanza entrando un po' più nel dettaglio, l'importo massimo per il quale si può richiedere il bonus è di 96.000 euro, e sarà possibile detrarre in 5 anni una percentuale IRPEF, fino all'85%, per mettere in sicurezza sia gli edifici adibiti ad abitazione principale che gli edifici adibiti ad attività produttive: la base di detrazione IRPEF sarà del 50%, ma, nel caso in cui l'edificio, attraverso le opere di ristrutturazione, venga migliorato di due classi di rischio, potrà aumentare fino al 70% - 80% per le case, e dal 75% all'85% per i condomini. In tal proposito gli esperti della Facoltà di Ingegneria hanno spiegato: "Attualmente non esiste un obbligo di adeguamento sismico per le costruzioni non recenti, cioè quelle costruzioni realizzate prima del 1971, ma renderle antisismiche è possibile attraverso un'analisi del sottosuolo che consente di intervenire sull'isolamento sismico del fabbricato ed effettuare placcaggi con elementi metallici o fibre di carbonio; per quelle in muratura, occorre inoltre inserire tiranti, iniezioni di cemento, catene, incordature dei solai, placcaggi dei muri". Comunque sia, a scopo informativo e divulgativo, l'infografica si conclude illustrando come comportarsi in presenza di un terremoto, elencando le varie azioni da compiere, dove stare sia nei luoghi aperti che in quelli chiusi, e cosa fare una volta che il terremoto sia finito. Difatti, come hanno, infine, affermato gli stessi ricercatori dell'UNICUSANO: "Pur non essendo possibile prevedere un terremoto, ci si può preparare nel modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze".
Di seguito la suddetta infografica:
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