In questi giorni Tribunale di Viterbo ha emesso una condanna di 8 mesi di reclusione ed una multa di 1.720 euro all'amministratore del portale pirata filmsenzalimiti.it. In pratica, secondo quanto riportato nella dalla Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, (nota anche sigla FAPAV), il portale in questione, sequestrato dalla Guardia di Finanza di Arezzo nel 2013, (ed attualmente tornato online grazie a dei cloni), risultava essere il sito più frequentato in Italia per la fruizione illecita di film e serie Tv in streaming, (anche in prima visione), con un catalogo complessivo di oltre 3.000 titoli; motivo per il quale il gestore del portale è stato accusato di aver violato l'art. 171-ter, n. 2 lett. a-bis della legge 633/1941, che tutela il diritto d'autore. Inoltre il giudice ha condannato il proprietario di filmsenzalimiti.it a risarcire alla FAPAV il danno subìto che verrà stabilito in sede civile, oltre alle spese legali che sono superiori ai 2.000 euro. Comunque sia in merito all'intera faccenda Federico Bagnoli Rossi, segretario generale della FAPAV, ha, infine, spiegato: "Si tratta di una delle condanne più significative mai ottenute in Italia nei confronti di chi distribuisce illecitamente contenuti audiovisivi sul Web. Questa sentenza, nella sua chiarezza, non lascia spazio ad interpretazioni e ribadisce nuovamente in maniera inequivocabile la gravità della pirateria audiovisiva quale reato penale. In un periodo in cui si è molto parlato erroneamente della presunta liceità dei siti pirata, la recente sentenza nei confronti di filmsenzalimiti.it conferma l'assoluta centralità dell'approccio "follow the money" per il contrasto delle attività criminali su Internet, sottolineando l'ingente danno economico che la pirateria causa all'industria audiovisiva".
In questi giorni Tribunale di Viterbo ha emesso una condanna di 8 mesi di reclusione ed una multa di 1.720 euro all'amministratore del portale pirata filmsenzalimiti.it. In pratica, secondo quanto riportato nella dalla Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, (nota anche sigla FAPAV), il portale in questione, sequestrato dalla Guardia di Finanza di Arezzo nel 2013, (ed attualmente tornato online grazie a dei cloni), risultava essere il sito più frequentato in Italia per la fruizione illecita di film e serie Tv in streaming, (anche in prima visione), con un catalogo complessivo di oltre 3.000 titoli; motivo per il quale il gestore del portale è stato accusato di aver violato l'art. 171-ter, n. 2 lett. a-bis della legge 633/1941, che tutela il diritto d'autore. Inoltre il giudice ha condannato il proprietario di filmsenzalimiti.it a risarcire alla FAPAV il danno subìto che verrà stabilito in sede civile, oltre alle spese legali che sono superiori ai 2.000 euro. Comunque sia in merito all'intera faccenda Federico Bagnoli Rossi, segretario generale della FAPAV, ha, infine, spiegato: "Si tratta di una delle condanne più significative mai ottenute in Italia nei confronti di chi distribuisce illecitamente contenuti audiovisivi sul Web. Questa sentenza, nella sua chiarezza, non lascia spazio ad interpretazioni e ribadisce nuovamente in maniera inequivocabile la gravità della pirateria audiovisiva quale reato penale. In un periodo in cui si è molto parlato erroneamente della presunta liceità dei siti pirata, la recente sentenza nei confronti di filmsenzalimiti.it conferma l'assoluta centralità dell'approccio "follow the money" per il contrasto delle attività criminali su Internet, sottolineando l'ingente danno economico che la pirateria causa all'industria audiovisiva".
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