In futuro le batterie potrebbero auto-ricaricarsi.


Si sa, uno dei principali problemi di chi possiede smartphone e tablet è senza ombra di dubbio legato alla durata della batteria: come noto, i dispositivi mobili consumano molta energia costringendo le persone a ricaricare i dispositivi almeno una volta al giorno. Ma a quanto pare in un futuro non troppo prossimo la situazione potrebbe cambiare grazie ad un progetto nato dagli scienziati della McGill University, in collaborazione con l'Istituto di ricerca Hydro-Québec, che da mesi sono al lavoro su una batteria in grado di auto-ricaricarsi grazie alla luce. In pratica il progetto, guidato da George P. Demopoulos, Andrea Paolella e Karim Zaghib, sfrutta la luce solare per generare ed immagazzinare energia, offrendo una batteria in grado di auto-ricaricarsi in modo passivo e continuo. In sostanza i primi test sono stati pubblicati di recente all'interno della rivista scientifica Nature Communications e mostrano come, sfruttando un catodo standard, (ovvero lo stesso già presente nelle batterie agli ioni di litio utilizzate per gli smartphone attualmente in commercio), sia stato possibile renderlo sensibile alla luce tramite l'integrazione di molecole di materiale in grado di catturarla: in questo modo si potrà sfruttare la luce del Sole per ricaricare la batteria, senza la necessità di ricorrere a prese elettriche. Ad ogni modo questo innovativo progetto, finanziato dal Natural Sciences and Engineering Research Council of Canada, (noto anche con la sigla NSERC), con una somma pari a 564.000 dollari, rappresenta la prima batteria solare ibrida completamente auto-sufficiente: un brevetto che potrebbe presto venir utilizzato per migliorare l'autonomia degli smartphone, eliminando, appunto, uno dei problemi più comuni a tutti gli utenti. Tuttavia, come spiegato nella suddetta pubblicazione, lo sviluppo di questa tecnologia potrebbe richiedere ancora diversi anni di studi, necessari al perfezionamento del sistema. Perciò non rimane che attendere nuovi aggiornamenti dal team di scienziati per scoprire, infine, se e quando sarà possibile iniziare ad utilizzare questa nuova batteria in grado di auto-ricaricarsi.

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