A quanto pare oltre 10 milioni di anni fa l'Amazzonia era un immenso mare; o almeno questo è quanto hanno indicato alcuni nuovi studi, pubblicati sulla rivista Science Advanced, condotti dal Smithsonian Tropical Research Institute, che però non convincono del tutto la comunità scientifica ed animano un vecchio dibattito che sembra destinato a proseguire. In pratica, secondo una delle suddette nuove ricerche, gran parte della Foresta Amazzonica venne inondata per ben 2 volte dal Mar dei Caraibi nell'arco temporale di quasi 20 milioni di anni, creando un mare interno per brevi periodi che diede inizio a nuove ondate evolutive con la nascita di nuove specie animali e vegetali. Non a caso attualmente questa foresta risulta essere un immenso bacino di biodiversità, che nei suoi 6,7 milioni di chilometri quadrati ospita il 10% delle specie animali e vegetali di tutto il pianeta. In sostanza il materiale studiato dai ricercatori panamensi deriva in particolare da 2 zone dell'Amazzonia, (ovvero la Colombia orientale ed il Brasile nordorientale), ed è stato ricavato praticando carotaggi fino a 600 metri di profondità. Ed è stato in questi campioni, che attraversano un arco temporale di decine di milioni di anni e contengono la "memoria" dei vari cambiamenti avvenuti nelle suddette 2 regioni, che gli scienziati hanno trovato polline, fossili e sedimenti, ma anche plancton marino, conchiglie, un dente di squalo fossilizzato ed una specie di gambero che vive solo in mare. Ad ogni modo, come già anticipato, tutto ciò non è stato sufficiente a convincere gli studiosi sostenitori della "teoria fluviale", secondo la quale, in passato sarebbe stata l'acqua dolce che scende dalle Ande a dividere il territorio sottostante ed a separare in diversi gruppi piante ed animali che si sono poi trasformati in nuove specie; senza contare che la presenza di plancton marino nei campioni di terreno non dimostrerebbe che le inondazioni derivino dal mare. Infatti al riguardo Paul Baker, della Duke University, ha, infine, affermato: "Il plancton è stato trovato anche in alcuni antichi laghi europei d'acqua dolce"; perciò il dibattito per il momento resta ancora aperto.
A quanto pare oltre 10 milioni di anni fa l'Amazzonia era un immenso mare; o almeno questo è quanto hanno indicato alcuni nuovi studi, pubblicati sulla rivista Science Advanced, condotti dal Smithsonian Tropical Research Institute, che però non convincono del tutto la comunità scientifica ed animano un vecchio dibattito che sembra destinato a proseguire. In pratica, secondo una delle suddette nuove ricerche, gran parte della Foresta Amazzonica venne inondata per ben 2 volte dal Mar dei Caraibi nell'arco temporale di quasi 20 milioni di anni, creando un mare interno per brevi periodi che diede inizio a nuove ondate evolutive con la nascita di nuove specie animali e vegetali. Non a caso attualmente questa foresta risulta essere un immenso bacino di biodiversità, che nei suoi 6,7 milioni di chilometri quadrati ospita il 10% delle specie animali e vegetali di tutto il pianeta. In sostanza il materiale studiato dai ricercatori panamensi deriva in particolare da 2 zone dell'Amazzonia, (ovvero la Colombia orientale ed il Brasile nordorientale), ed è stato ricavato praticando carotaggi fino a 600 metri di profondità. Ed è stato in questi campioni, che attraversano un arco temporale di decine di milioni di anni e contengono la "memoria" dei vari cambiamenti avvenuti nelle suddette 2 regioni, che gli scienziati hanno trovato polline, fossili e sedimenti, ma anche plancton marino, conchiglie, un dente di squalo fossilizzato ed una specie di gambero che vive solo in mare. Ad ogni modo, come già anticipato, tutto ciò non è stato sufficiente a convincere gli studiosi sostenitori della "teoria fluviale", secondo la quale, in passato sarebbe stata l'acqua dolce che scende dalle Ande a dividere il territorio sottostante ed a separare in diversi gruppi piante ed animali che si sono poi trasformati in nuove specie; senza contare che la presenza di plancton marino nei campioni di terreno non dimostrerebbe che le inondazioni derivino dal mare. Infatti al riguardo Paul Baker, della Duke University, ha, infine, affermato: "Il plancton è stato trovato anche in alcuni antichi laghi europei d'acqua dolce"; perciò il dibattito per il momento resta ancora aperto.
Commenti
Posta un commento