Dimostrato che lo zucchero può accelerare il processo d'invecchiamento ed aumentare il rischio di Alzheimer.


Che lo zucchero possa essere pericoloso per la salute non è di certo una novità, ma a quanto pare alte concentrazioni di zucchero nel sangue potrebbero accelerare il declino cognitivo e favorire l'insorgenza del morbo di Alzheimer. O almeno questo è quanto ha dimostrato un team di ricerca internazionale composto da alcuni studiosi del Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica dell'Imperial College London e del Brainnetome Center, Institute of Automation, coordinati dal professor Wuxiang Xie e che hanno condotto un'approfondita analisi statistica su dati raccolti tra il 2004 ed il 2015 e pubblicata sulla rivista Diabetologia; insomma, si tratta di un'altra prova che lega il diabete, (e non solo), alle patologie neurodegenerative. In pratica per giungere a tale conclusione, i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 5.189 pazienti britannici coinvolti nello Studio Longitudinale Inglese sull'Invecchiamento, (noto come English Longitudinal Study of Aging), i cui partecipanti, con un'età media di circa 66 anni ed in maggioranza donne, (circa il 55%), sono stati sottoposti a vari test per monitorare le funzioni cognitive, come, ad esempio, capacità mnemoniche, abilità nel ragionamento, percezione ed attenzione. In sostanza, come già anticipato, gli esami sono iniziati nel 2004 e sono stati effettuati ad ondate in vari bienni, fino a quello conclusivo del 2014-2015. Tra l'altro, oltre a condurre i test, gli scienziati hanno anche verificato i livelli di emoglobina glicata, (nota anche con la sigla HbA1c), vale a dire una particolare forma di emoglobina che viene utilizzata proprio per monitorare la concentrazione media del glucosio in un lungo intervallo di tempo. Ad ogni modo al termine del periodo di follow-up è emerso che tutti i partecipanti hanno manifestato un declino cognitivo a causa del naturale invecchiamento, ma coloro che avevano i livelli più elevati di HbA1c nel sangue hanno ottenuto i risultati peggiori: il dato più importante dell'indagine è risultato essere legato al fatto che l'accelerazione del declino cognitivo non è stato dimostrato nei soli pazienti diabetici, (come già emerso da altre ricerche), ma, appunto, anche in quelli che avevano semplicemente livelli elevati di emoglobina glicata. Al riguardo lo stesso Wuxiang Xie ha, infine, spiegato: "Questo studio è uno dei più grandi a stabilire il rapporto diretto tra l'HbA1c ed il conseguente rischio di declino cognitivo. I nostri risultati suggeriscono che gli interventi atti a ritardare l'insorgenza del diabete, così come le strategie per controllare i livelli dello zucchero nel sangue, potrebbero contribuire a ridurre la progressione del declino cognitivo nel lungo periodo".

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