Google rimuove "Visualizza Immagine" e "Ricerca tramite Immagine" per limitare le violazioni del copyright.


Chi è solito fare ricerche di immagini su Google avrà sicuramente notato che in questi giorni nella versione desktop il pulsante "Visualizza Immagine" e l'opzione "Ricerca tramite Immagine" sono spariti: si tratta di modifiche che il colosso californiano ha deciso di apportare al suo servizio in quanto, (anche se possono sembrare piccole), potrebbero avere un forte impatto sulla tutela del copyright. In pratica nel corso anni Google è stato a lungo oggetto di duri attacchi da parte di fotografi ed editori che ritenevano che Google Immagini consentisse alle persone di rubare loro i contenuti, quindi i cambiamenti appena introdotti rappresentano una risposta per chiunque abbia voluto una modifica che tutelasse maggiormente il diritto d'autore. Al riguardo in una nota ufficiale si può leggere «Stiamo introducendo alcune modifiche su Google Immagini per aiutare a connettere utenti e siti web utili. Ciò includerà la rimozione del pulsante "Visualizza Immagine". Il pulsante "Visita" rimane, così gli utenti possono vedere le immagini nel contesto delle pagine web su cui si trovano. Anche il pulsante "Ricerca tramite immagine" viene rimosso. La ricerca immagine inversa funziona ancora attraverso il modo in cui la maggior parte delle persone lo utilizza: dalla barra di ricerca di Google Immagini». Tra l'altro, come confermato dalle varie fonti, questi cambiamenti sono parte dell'accordo che Google ha stretto alcuni giorni fa con Getty Images per contribuire a ridurre la violazione del copyright attraverso il suo popolare motore di ricerca: secondo Getty Images, il servizio del colosso californiano avrebbe reso troppo facile il download e l'utilizzo di materiale fotografico protetto da copyright. Inoltre ci sarebbe un altro aspetto importante da non sottovalutare: offrendo agli utenti la possibilità di scaricare una immagine con solo pochi click, gli utenti non erano costretti accedere al sito web che ospitava il contenuto; il che riduceva notevolmente le visite ai siti degli editori e di conseguenza diminuiva parte delle entrate pubblicitarie generabili, appunto, dalle visualizzazioni dei contenuti. Non a caso adesso con l'introduzione di queste modifiche gli utenti dovranno prima visitare il sito web che la contiene per trovare l'immagine desiderata e scaricarla da lì. Ad ogni modo va detto che in alcuni casi i siti web disabilitano la possibilità di fare click con il tasto destro del mouse e quindi di fatto l'accesso al contenuto per scaricarlo risulta impossibile, o quasi: è possibile, infatti, osservare il codice sorgente del sito, estrarre l'URL d'origine dell'immagine desiderata e salvarla una volta aperto il link. Insomma, mentre gli editori ed i fotografi esultano, tali cambiamenti stanno causando un bel po' di frustrazione e rabbia agli utenti: difatti se finora le opzioni in questione sono state particolarmente utili, (soprattutto perché, come già spiegato, consentivano rispettivamente agli utenti di visualizzare/salvare l'immagine d'origine oppure una versione migliore della stessa), adesso sarà necessario effettuare qualche passaggio in più per raggiungere il medesimo obiettivo. Per farla breve, tra i vari metodi quello più semplice e sbrigativo riguarda la possibilità di cliccare con il tasto destro del mouse sull'immagine di anteprima nella schermata dei risultati di ricerca e selezionare l'opzione "Visualizza immagine", (su Firefox), o "Apri immagine in un'altra scheda", (su Google Chrome), per accedere direttamente all'immagine desiderata e scaricarla tramite la solita procedura: click con il tasto destro del mouse e scelta della voce "Salva immagine con nome". Per di più anche se, come già spiegato, Google ha rimosso anche la ricerca per immagine, (che poteva essere utilizzata ed abusata per cercare immagini simili ma senza eventuali filigrane), la ricerca inversa delle immagini funziona ancora trascinando un'immagine dal proprio computer alla barra di ricerca, di conseguenza basterà copiare l'URL o salvare l'immagine desiderata attraverso il suddetto procedimento e successivamente cercarne una versione migliore dalla pagina principale di Google Immagini. Comunque sia si tratta di passaggi aggiuntivi che il colosso californiano ed i vari publisher sperano siano, infine, destinati a rendere le persone meno propense a rubare materiale protetto da copyright.

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