In questi giorni alcuni ricercatori dell'Università di Yale e dell'Università di Toronto, tramite uno studio pubblicato sulla rivista Nature e sul sito della NASA, hanno fatto sapere di aver scoperto la prima galassia "fantasma" priva di materia oscura: si tratta di un oggetto celeste così peculiare che ha letteralmente scioccato gli scienziati in quanto, senza quella componente fondamentale della materia che si manifesta solo attraverso la forza gravitazionale, non hanno nemmeno idea di come possa essersi formata. In pratica le teorie più accreditate sulla formazione delle galassie indicano che la loro nascita dovrebbe essere legata proprio a concentrazioni di materia oscura che si comportano come "antipasti" per la galassia che si sta formando, attirando gravitazionalmente materiale ordinario, o barionico, che alla fine si deposita all'interno della nube di materia oscura e va a formare nuove stelle; pertanto trovare una galassia senza materia oscura solleva qualche perplessità ed è probabile che alcune di queste teorie debbano essere completamente riscritte. In sostanza, ribattezzata NGC1052-DF2, (o più semplicemente DF2), questa galassia si trova a 65 milioni di anni luce dalla Terra, ed è situata all'interno di un agglomerato di galassie posto prospetticamente nella costellazione della Balena nel quale spicca anche la spettacolare NGC 1052. In realtà la galassia era già stata precedentemente catalogata ma è stato solo con le recenti immagini del Dragonfly Telescope Array, che è apparsa in tutta la sua stranezza, come un oggetto di bassa brillanza superficiale, al cui interno sono presenti alcune sotto-strutture: prima di queste immagini, nella Sloan Digital Sky Survey la galassia in questione appariva come un insieme di sorgenti puntiformi. Ad ogni modo non appena il team ha identificato l'insolita natura di DF2, ha subito condotto osservazioni di follow-up con altri strumenti, come il W.M. Keck Observatory ed il Gemini Observatory, ed hanno misurato la velocità degli ammassi globulari di stelle presenti nella galassia, e si sono accorti che erano molto più lenti di quanto previsto, (circa 23.000 miglia orarie, ossia meno di un terzo della velocità degli ammassi alla periferia delle galassie). Successivamente partendo da questi dati hanno potuto calcolare la massa della galassia, che incredibilmente corrispondeva a quella di tutta la materia visibile, (composta da stelle, pianeti, polveri e gas), e che la materia oscura calcolata in base ai valori di velocità, è pochissima, (ovvero 1/400 di quella prevista), oppure è del tutto assente; il che dimostrerebbe che, su scale galattiche, la materia oscura non è sempre accoppiata con la materia barionica. Tuttavia le peculiarità di NGC1052-DF2, (che ha soltanto 1/200 delle stelle della Via Lattea), non finiscono qui: a differenza delle normali galassie a spirale non possiede né un nucleo centrale denso di stelle né braccia a spirale. Inoltre non è nemmeno equiparabile alle comuni galassie ellittiche, considerato che nel suo centro non è stato rilevato alcun buco nero. Praticamente, secondo gli astronomi si tratterebbe di un tipo di galassia scoperta di recente e chiamata "ultra-diffusa", pur avendo la caratteristica peculiare dell'assenza di materia oscura; insomma, sarebbe una rarità nella rarità. Ad ogni modo le parole del professor Pieter van Dokkum, uno dei principali autori dello studio, sottolineano tutta l'incredulità manifestata davanti a questo enigmatico oggetto. Difatti al riguardo lo studioso ha affermato: "Ho passato un'ora a fissare l'immagine scattata da Hubble. È così raro dopo tanti anni di osservazioni poter esclamare: «Non l'ho mai visto prima!». Questa cosa è sorprendente: è un gigantesco blob cui puoi guardare attraverso. È così flebile che puoi vedere tutte le galassie dietro di esso. È letteralmente una galassia trasparente". Ed ha poi proseguito spiegando: "Questo risultato sfida le idee standard su come pensiamo che le galassie funzionino e suggerisce che ci può essere più di un modo per formare una galassia". Per di più i ricercatori, (gli stessi che circa 2 anni fa avevano scoperto Dragonfly 44, la prima galassia "oscura", vale a dire formata al 99,99% da materia oscura e dunque tecnicamente l'esatto opposto di quella appena osservata), hanno ipotizzato che la nascita e la formazione di DF2 potrebbero essere state influenzate dalla galassia gigante limitrofa NGC 1052 oppure che un evento catastrofico al suo interno, (come, ad esempio, una formazione stellare esplosiva), potrebbe aver spazzato via il gas e la materia oscura. Comunque sia saranno necessari ulteriori studi sia per comprendere come possono nascere galassie di questo tipo che per trovarne altre, così da poterne confrontare i dati. A tal proposito Roberto Abraham, co-autore dello studio in questione, ha, infine, concluso dichiarando: "Pensavamo che tutte le galassie fossero costituite da stelle, gas e materia oscura mescolati insieme, ma con la materia oscura sempre dominante. Tuttavia sembra che alcune galassie riescano ad esistere con stelle e gas ma con pochissima materia oscura. È piuttosto bizzarro. Attualmente stiamo facendo un sondaggio per trovare altri oggetti come DF2. Il telescopio Dragonfly è particolarmente indicato per trovare questo tipo di oggetti. Forse abbiamo osservato solo la punta dell'iceberg".
Di seguito un'immagine della galassia NGC1052-DF2:
...ed un reportage pubblicato dalla NASA:
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