Wikipedia: L'intera sezione italiana si oscura contro la nuova Direttiva del Copyright proposta dall'UE.


In questi giorni chiunque provi a fare una qualsiasi ricerca su Wikipedia in lingua italiana noterà che qualsiasi risultato viene reindirizzato sempre alla stessa pagina; il che, (come spiegato chiaramente nella suddetta pagina), è dovuto al fatto che anche la sezione italiana del famosa enciclopedia libera online ha deciso di scendere in campo e schierarsi contro la nuova controversa Direttiva del Copyright che l'Unione Europea sarebbe intenzionata ad approvare: tra qualche giorno, (ossia il prossimo 5 Luglio), i membri del Parlamento Europeo saranno, infatti, chiamati a votare per decidere se andare avanti con l'iter di approvazione, (avviato lo scorso 20 Giugno), oppure consentire un dibattito democratico. Per farla breve si tratta di una normativa, (nota anche come "proposta di direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale" o con il codice 2016/0280(COD) e composta da 66 pagine), definita da molti l'ACTA 2.0, i cui i punti più controversi sono, come già noto, principalmente 2 e riguardano l'articolo 11 e l'articolo 13 del testo della riforma, i quali, secondo gli esperti, avranno come effetto collaterale quello di limitare la libertà di Internet. Difatti il primo obbliga le piattaforme online che pubblicano link o snippet a pubblicazioni di carattere giornalistico a munirsi preventivamente di una licenza rilasciata dal detentore dei diritti, che, in virtù dell'articolo 12, può "reclamare una quota del compenso previsto per gli utilizzi dell'opera", simile alla cosiddetta "Link Tax" spagnola, la quale a sua volta costringerebbe le piattaforme online come Facebook e Google ad acquistare licenze dai media per poter proporre agli utenti link ad articoli e notizie: queste piattaforme potrebbero, però, decidere di non pagare il compenso per determinati siti o articoli, diminuendone così drasticamente il traffico in entrata. Mentre il secondo articolo riguarda tutte quelle piattaforme online con contenuto generato dagli utenti ed impone misure "adeguate e proporzionate", atte ad evitare la violazione di copyright. In particolare questo articolo stabilisce che i contenuti caricati online all'interno dell'Unione Europea debbano essere verificati preventivamente, in modo tale da impedire che possano essere messi online materiali protetti dal diritto d'autore. Per fare ciò l'articolo 13 prevede la creazione di speciale filtri sui contenuti caricati sul web, più o meno simili alla funzionalità "Content ID" di YouTube che, tramite un riconoscimento automatico dei video, verifica se il filmato caricato contiene materiale protetto da copyright e, nel caso, lo elimina o lo mostra solo con pubblicità, in modo da condividere i ricavi con gli effettivi proprietari del suddetto materiale. Tuttavia la differenza sta nel fatto che tecnicamente questi filtri potrebbero tenere sotto controllo tutto il web: sempre secondo gli esperti, si tratta, infatti, di un sistema che potrebbe essere facilmente utilizzato a vantaggio di qualcuno e che potrebbe trasformare Internet in uno strumento per la sorveglianza ed il controllo degli utenti. In sostanza, come si può ben intuire, questi 2 articoli potrebbero risultare molto rischiosi per i principi di apertura e libera circolazione delle informazioni su Internet, ed è per questo che in molti si stanno chiedendo se l'Europa sia davvero consapevole delle eventuali conseguenze che questa nuova direttiva potrebbe portare. Dunque Wikipedia ha deciso di protestare e lo ha fatto oscurando l'interna sezione italiana e l'ha, appunto, "sostituita" con un comunicato in cui si può leggere:  «Cara lettrice, caro lettore, il 5 Luglio 2018 il Parlamento Europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l'approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet. Anziché aggiornare le leggi sul diritto d'autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell'informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all'accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere. La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee, 169 accademici, 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica e di Wikimedia Foundation. Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell'enciclopedia. Vogliamo poter continuare ad offrire un'enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento Europeo di respingere l'attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall'abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l'estensione della libertà di panorama a tutta l'UE e la protezione del pubblico dominio». Insomma, la posizione di Wikipedia risulta essere abbastanza chiara: la nuova Direttiva del Copyright minaccia la libertà online e proprio per questo risulta inaccettabile e va fermata. Quindi per fare ciò ha messo in campo un'iniziativa molto forte che punta a sensibilizzare gli utenti di Internet su questo problema, invitandoli anche a visitare una speciale pagina attraverso la quale potranno farsi sentire direttamente dai Parlamentari Europei, (chiamandoli telefonicamente o scrivendo sui loro profili e spazi web), per invitarli a fare un passo indietro e di votare contro l'attuale testo della riforma in modo che la seduta plenaria possa riconsiderarne alcuni emendamenti lasciando spazio al buon senso ed assicurando, infine, la democrazia del procedimento.

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