Sembra proprio che dare alla luce un bambino possa accelerare l'invecchiamento cellulare ed ogni figlio potrebbe costare alla madre fino a 2 anni di vita; o almeno questo è quanto hanno dimostrato alcuni ricercatori della Northwestern University, guidati da Calen P. Ryan e Christopher W. Kuzawa, i quali in queste settimane hanno pubblicato uno studio sulla rivista Scientific Reports, che potrebbe spiegare perché le donne che hanno molti figli generalmente tendono a dimostrare più anni rispetto alla loro effettiva età. In pratica per arrivare a tali conclusioni nel corso della loro indagine gli scienziati hanno misurato 2 indicatori dell'invecchiamento cellulare, la lunghezza dei telomeri e l'età epigenetica, in centinaia di giovani donne filippine, che avevano differenti storie riproduttive. Così facendo gli studiosi hanno scoperto che, dal punto di vista biologico, le donne che avevano partorito apparivano, appunto, più anziane rispetto alla loro età effettiva ed a chi non aveva avuto figli: in particolare, come già anticipato, è stato osservato come ogni gravidanza comportava un invecchiamento delle cellule delle madri compreso tra 0,5 e 2 anni. Al riguardo lo stesso Calen P. Ryan ha spiegato: "La lunghezza dei telomeri e l'età epigenetica sono marcatori cellulari che predicono in modo indipendente la mortalità, ed entrambi sono apparsi "più anziani" nelle donne che avevano messo al mondo più figli. Anche dopo aver tenuto conto di altri fattori che influiscono sull'invecchiamento cellulare, il numero delle gravidanze si situava ancora in cima alla lista". Tuttavia i ricercatori hanno anche notato che durante la gravidanza, le cellule delle future mamme apparivano stranamente più giovani del previsto; difatti a tal proposito Christopher W. Kuzawa ha dichiarato: "Paradossalmente, anche se l'età biologica di una donna era maggiore in base ad ogni figlio messo al mondo, mentre era incinta la sua età epigenetica ed in misura minore anche i suoi telomeri sembravano "più giovani" di quanto previsto per la sua età. Si tratta di una situazione interessante: la gravidanza fa apparire temporaneamente qualcuno "giovane", ma alla fine si verifica una relazione cumulativa duratura tra il numero di gravidanze e l'invecchiamento dell'età biologica". Tra l'altro gli scienziati hanno fatto sapere che in passato diversi documenti storici e studi epidemiologici hanno già evidenziato come le donne che hanno molti figli tendono ad avere una vita leggermente più breve e ad ammalarsi più facilmente rispetto a quelle che non diventano madri: i risultati dello loro studio sembrerebbero quindi confermare queste evidenze, anche se non ne indicherebbero le ragioni. In merito a ciò lo stesso Christopher W. Kuzawa ha proseguito affermando: "La nostra ricerca suggerisce che una possibile spiegazione potrebbe essere rappresentata dai cambiamenti cellulari che si verificano durante la gravidanza, probabilmente correlati a cambiamenti nel sistema immunitario. Ma c'è ancora molto che non sappiamo. Per esempio, non è chiaro se queste relazioni si protrarranno nella vita futura quando le donne invecchieranno. Inoltre non sappiamo se questi cambiamenti porteranno a condizioni sanitarie meno favorevoli nel lungo termine"; motivo per il quale gli studiosi hanno già avviato uno studio di follow-up sulle stesse donne a distanza di 13 anni dall'inizio della ricerca in questione. Non a caso al riguardo Calen P. Ryan ha, infine, concluso commentando: "Vogliamo vedere se saremo in grado di replicare queste scoperte longitudinalmente e se le cellule sembreranno ancora più anziane più avanti nella vita. Abbiamo ancora molti quesiti da affrontare che speriamo possano aiutarci a capire in che modo fattori come lo stato socioeconomico e la dieta possano influenzare gli effetti della riproduzione nelle donne. Il nostro studio è stato condotto a Cebu, nelle Filippine, dove l'energia può essere limitata ed i carichi di lavoro fisici sono spesso elevati. Negli ambienti in cui ci sono molte risorse, (come in Europa e negli Stati Uniti), i rischi per la salute associati alla gravidanza potrebbero essere inferiori".
Sembra proprio che dare alla luce un bambino possa accelerare l'invecchiamento cellulare ed ogni figlio potrebbe costare alla madre fino a 2 anni di vita; o almeno questo è quanto hanno dimostrato alcuni ricercatori della Northwestern University, guidati da Calen P. Ryan e Christopher W. Kuzawa, i quali in queste settimane hanno pubblicato uno studio sulla rivista Scientific Reports, che potrebbe spiegare perché le donne che hanno molti figli generalmente tendono a dimostrare più anni rispetto alla loro effettiva età. In pratica per arrivare a tali conclusioni nel corso della loro indagine gli scienziati hanno misurato 2 indicatori dell'invecchiamento cellulare, la lunghezza dei telomeri e l'età epigenetica, in centinaia di giovani donne filippine, che avevano differenti storie riproduttive. Così facendo gli studiosi hanno scoperto che, dal punto di vista biologico, le donne che avevano partorito apparivano, appunto, più anziane rispetto alla loro età effettiva ed a chi non aveva avuto figli: in particolare, come già anticipato, è stato osservato come ogni gravidanza comportava un invecchiamento delle cellule delle madri compreso tra 0,5 e 2 anni. Al riguardo lo stesso Calen P. Ryan ha spiegato: "La lunghezza dei telomeri e l'età epigenetica sono marcatori cellulari che predicono in modo indipendente la mortalità, ed entrambi sono apparsi "più anziani" nelle donne che avevano messo al mondo più figli. Anche dopo aver tenuto conto di altri fattori che influiscono sull'invecchiamento cellulare, il numero delle gravidanze si situava ancora in cima alla lista". Tuttavia i ricercatori hanno anche notato che durante la gravidanza, le cellule delle future mamme apparivano stranamente più giovani del previsto; difatti a tal proposito Christopher W. Kuzawa ha dichiarato: "Paradossalmente, anche se l'età biologica di una donna era maggiore in base ad ogni figlio messo al mondo, mentre era incinta la sua età epigenetica ed in misura minore anche i suoi telomeri sembravano "più giovani" di quanto previsto per la sua età. Si tratta di una situazione interessante: la gravidanza fa apparire temporaneamente qualcuno "giovane", ma alla fine si verifica una relazione cumulativa duratura tra il numero di gravidanze e l'invecchiamento dell'età biologica". Tra l'altro gli scienziati hanno fatto sapere che in passato diversi documenti storici e studi epidemiologici hanno già evidenziato come le donne che hanno molti figli tendono ad avere una vita leggermente più breve e ad ammalarsi più facilmente rispetto a quelle che non diventano madri: i risultati dello loro studio sembrerebbero quindi confermare queste evidenze, anche se non ne indicherebbero le ragioni. In merito a ciò lo stesso Christopher W. Kuzawa ha proseguito affermando: "La nostra ricerca suggerisce che una possibile spiegazione potrebbe essere rappresentata dai cambiamenti cellulari che si verificano durante la gravidanza, probabilmente correlati a cambiamenti nel sistema immunitario. Ma c'è ancora molto che non sappiamo. Per esempio, non è chiaro se queste relazioni si protrarranno nella vita futura quando le donne invecchieranno. Inoltre non sappiamo se questi cambiamenti porteranno a condizioni sanitarie meno favorevoli nel lungo termine"; motivo per il quale gli studiosi hanno già avviato uno studio di follow-up sulle stesse donne a distanza di 13 anni dall'inizio della ricerca in questione. Non a caso al riguardo Calen P. Ryan ha, infine, concluso commentando: "Vogliamo vedere se saremo in grado di replicare queste scoperte longitudinalmente e se le cellule sembreranno ancora più anziane più avanti nella vita. Abbiamo ancora molti quesiti da affrontare che speriamo possano aiutarci a capire in che modo fattori come lo stato socioeconomico e la dieta possano influenzare gli effetti della riproduzione nelle donne. Il nostro studio è stato condotto a Cebu, nelle Filippine, dove l'energia può essere limitata ed i carichi di lavoro fisici sono spesso elevati. Negli ambienti in cui ci sono molte risorse, (come in Europa e negli Stati Uniti), i rischi per la salute associati alla gravidanza potrebbero essere inferiori".
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