A quanto pare al di sotto della calotta glaciale antartica è presente un'insolita fonte di calore geotermica e radioattiva che sta facendo sciogliere il ghiaccio dal basso, spingendo grandi quantità d'acqua verso i laghi subglaciali che si trovano a valle: fenomeno che in un futuro non troppo lontano potrebbe accelerare i già devastanti effetti del riscaldamento globale. O almeno questo è quanto hanno scoperto di recente alcuni ricercatori del British Antarctic Survey, (noto anche con la sigla BAS), in collaborazione con il Norwegian Polar Institute, il National Space Institute dell'Università Tecnica della Danimarca e l'Imperial College London, a seguito di uno studio pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Scientific Reports. In pratica gli scienziati hanno individuato la suddetta fonte, (che agisce in un'area dell'Antartide Orientale), grazie all'ausilio di un sofisticato aereo da ricerca, munito di un radar che è stato in grado di "vedere" fino a 3 chilometri al di sotto dello spesso strato di ghiaccio. In sostanza la missione che ha portato a tale risultato fa parte dell'innovativo progetto PolarGAP, messo a punto per rimpiazzare le analisi condotte dal satellite GOCE, (acronimo di Gravity Field and Steady-State Ocean Circulation Explorer), dell'Agenzia Spaziale Europea, (conosciuta anche con la sigla ESA), operativo fino a 5 anni fa: lanciato nel 2009, il satellite fu, infatti, fatto rientrare con successo nell'atmosfera terrestre il 11 Novembre 2013 al termine del suo ciclo scientifico. Ad ogni modo, secondo gli studiosi, quest'anomala quantità di calore potrebbe provenire da acqua calda che sgorga dalla profondità della crosta della Terra e da rocce "insolitamente radioattive". Al riguardo Tom Jordan, ricercatore capo del BAS, nonché uno dei principali autori della ricerca in questione, ha spiegato: "Il processo di scioglimento che osserviamo è probabilmente andato avanti per migliaia o forse anche milioni di anni e non sta contribuendo direttamente al cambiamento della calotta. Tuttavia, in futuro l'acqua in eccesso potrebbe rendere questa regione più sensibile a fattori esterni come i cambiamenti climatici". Mentre in merito al loro lavoro ha dichiarato: "Questo è stato un progetto davvero entusiasmante, che ha esplorato una delle ultime regioni totalmente non censite del nostro pianeta. I nostri risultati sono stati piuttosto inaspettati, poiché molte persone pensavano che questa regione dell'Antartide fosse fatta di rocce antiche e fredde, le quali avevano poco impatto sulla calotta glaciale superiore. Abbiamo mostrato che anche all'interno dell'antico continentale la geologia sotterranea può avere un impatto significativo sul ghiaccio". Comunque sia non si tratta dell'unica fonte di calore geotermica scoperta recentemente sotto la gelida calotta antartica; il che mette in luce una serie di inaspettati fenomeni che, come già anticipato, nel prossimo futuro potrebbero giocare un ruolo cruciale nello scioglimento dei ghiacci. Difatti il pericolo di un considerevole innalzamento dei mari rappresenta una delle minacce principali per l'umanità, in quanto rischia di scatenare effetti devastanti, (come, ad esempio, migrazioni di massa, carestie e guerre), a causa della scomparsa di intere isole ed aree costiere: per tale motivo conoscere nel dettaglio questi fenomeni potrebbe aiutare la comunità scientifica a prevedere i cambiamenti e prendere, infine, le adeguate contromisure prima che sia troppo tardi.
Di seguito un'immagine che riassume un po' il tutto:
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