Dimostrato che i primi fiori sono sbocciati nel Giurassico.


A quanto pare i primi fiori sulla Terra sono sbocciati 50 milioni di anni prima del previsto: i primi boccioli, infatti, risalirebbero a oltre 174 milioni di anni fa e più precisamente al Giurassico; o almeno questo è quanto hanno scoperto di recente alcuni ricercatori del Nanjing Institute of Geology and Palaeontology, coordinati da Qiang Fu, i quali hanno pubblicato uno studio sulla rivista eLife. In pratica finora si pensava che le angiosperme, (ossia le piante che si riproducono proprio grazie ai fiori), avessero una storia di non più di 130 milioni di anni, tuttavia la scoperta delle nuove specie di fiori, (che gli autori dello studio hanno chiamato Nanjinganthus dendrostyla), ha messo in discussione le varie teorie ampiamente accettate sull'evoluzione delle piante, suggerendo che, come già detto, i fiori esistevano milioni di anni prima; anche se fino ad ora, non ci sono state prove convincenti basate su fossili per dimostrarlo. Al riguardo lo stesso Qiang Fu ha spiegato: "I ricercatori non erano sicuri su dove e come i fiori sono nati perché sembra che molti fiori siano spuntati dal nulla nel Cretaceo. Studiare i fiori fossili, specialmente quelli dei precedenti periodi geologici, è l'unico modo affidabile per ottenere una risposta a queste domande". Ad ogni modo per arrivare ai suddetti risultati gli scienziati hanno preso in esame 264 esemplari di fiori conservati su 34 lastre rocciose della South Xiangshan Formation, un affioramento di rocce nella regione di Nanchino, rinomato per la presenza di fossili risalenti proprio all'epoca del Giurassico. Insomma, è stata proprio l'abbondanza di campioni fossili utilizzati nella ricerca in questione ha permesso agli studiosi di sezionare alcuni di loro e studiarli tramite la microscopia sofisticata, fornendo immagini ad alta risoluzione dei fiori da diverse angolazioni ed ingrandimenti. Successivamente hanno utilizzato queste informazioni dettagliate sulla forma e la struttura dei diversi fiori fossili per ricostruire le caratteristiche del Nanjinganthus dendrostyla. Tra l'altro il fiore ricostruito è risultato avere un ricettacolo a forma di tazza ed un tetto ovarico che insieme racchiudono gli ovuli/semi: si tratta di stata una scoperta cruciale, perché la presenza di questa caratteristica ha confermato lo stato del fiore come angiosperme. Difatti anche se ci sono state segnalazioni di angiosperme del Giurassico Medio-Alto nella Cina nord-orientale, ci sono caratteristiche strutturali del Nanjinganthus che lo distinguono da questi altri esemplari e suggeriscono che si tratta di un nuovo genere di angiosperme. Comunque sia dopo aver fatto questa scoperta, i ricercatori ora vorrebbero capire se le angiosperme sono monofiletiche, (il che significherebbe che il Nanjinganthus rappresenta un gruppo staminale che dà origine a tutte le specie successive), oppure polifiletiche, (in questo caso il Nanjinganthus rappresenterebbe un vicolo cieco evolutivo ed avrebbe poco a che fare con molte delle specie successive). A tal proposito Xin Wang, uno dei principali autori dello studio in questione, ha, infine, concluso dichiarando: "L'origine delle angiosperme è stata a lungo un "mal di testa" accademico per molti botanici. La nostra scoperta ha spostato il campo della botanica e consentirà una migliore comprensione delle angiosperme, che a sua volta migliorerà la nostra capacità di utilizzare in modo efficiente ed accudire le risorse vegetali del nostro pianeta".

Di seguito alcune immagini:
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