Dimostrato che negli abissi della Terra si nasconde una "biosfera oscura".


Sembra proprio che nelle profondità del pianeta Terra ci sono milioni di specie di organismi sconosciute alla scienza, che insieme occupano una massa in carbonio centinaia di volte superiore a quella di tutti gli esseri umani: si tratta di un immenso mondo perduto sotterraneo, una vera e propria "biosfera oscura", che ha un volume superiore ai 2 miliardi di chilometri cubici, vale a dire circa il doppio di quello occupato da tutti gli oceani e, come per questi ultimi, la comunità scientifica ne ha solo scalfito la meravigliosa e particolare biodiversità. O almeno questo è quanto ha dimostrato di recente un gruppo internazionale composto da centinaia di ricercatori che negli ultimi 10 anni hanno condotto appositi studi grazie anche alla collaborazione con il Deep Carbon Observatory, (noto anche con la sigla DCO). In pratica nel corso di questi anni gli studiosi hanno indagato sulle suddette forme di vita in centinaia di siti di tutto il mondo, spingendosi a cercarne le tracce fino a 2,5 chilometri di profondità sotto la superficie del mare e fino a 5 chilometri sotto miniere e siti di trivellazione. Così facendo hanno trovato principalmente i rappresentanti di tre regni: batteri, archibatteri, (ovvero microbi senza nucleo legato alla membrana), ed eucarioti, (cioè microbi o organismi pluricellulari con cellule). Tuttavia quello che è emerso ha lasciato tutti affascinati ma allo stesso tempo anche sbigottiti: i ricercatori hanno, infatti, individuato anche specie abbastanza insolite non solo dal punto di vista della forma e dell'habitat, ma anche sotto il profilo dei lunghissimi cicli di vita e del modo in cui si sostentano, catturando particelle chimiche dalle rocce che li circondano. In sostanza alcuni, (come, ad esempio, l'organismo unicellulare Geogemma barossii), vivono in correnti idrotermali sul fondo marino a temperature di 121 °C, oppure a pressioni 400 volte superiori a quelle sperimentate sul fondo degli oceani; mentre altri possono sopravvivere per millenni e, pur essendo metabolicamente attivi, risultano quasi in stasi, con meno energia di quanto si pensava servisse per sostenere la vita; il che potrebbe mettere in discussione anche il concetto di vita stessa. Entrando un po' più nei dettagli questa "biosfera oscura" è stata osservata negli abissi dell'Oceano Pacifico ed è generato dalla corrente idrotermale Jaich Maa, (nome che in messicano significa "metallo liquido"), localizzata a quasi 4 chilometri di profondità nel Sud del Golfo della California: qui camini vulcanici con fumanti getti di correnti calde, (con una temperatura che sfiora 290 °C e simili a cascate capovolte), creano negli abissi condizioni ideali per la vita, sia batterica che animale.  Difatti la diversità delle specie osservate è abbastanza vasta: microrganismi filamentosi, vermi colorati di blu, organismi trasparenti simili a meduse, strani animali che sembrano sacchetti vuoti e tappeti di anemoni che sbocciano da strutture calcaree a forma di tubo. Al riguardo gli scienziati hanno spiegato: "Ovunque volgessimo lo sguardo del nostro rover sottomarino, vedevano forme di vita. Si tratta di un habitat sorprendente, diverso da quel che ci aspettavamo. Un ambiente estremo con caratteristiche geochimiche uniche, che abbiamo appena iniziato a studiare. Circa il 90% dei fondali oceanici deve ancora essere esplorato e potrebbe nascondere molti tesori". Naturalmente da questa prima campagna di osservazioni del nuovo habitat gli studiosi hanno portato in superficie molti campioni: una delle prossime tappe sarà, infatti, l'analisi del DNA di questi nuovi organismi per arrivare ad una migliore classificazione nell'albero della vita, prendendo in considerazione l'ipotesi, secondo cui, miliardi di anni fa sorgenti idrotermali simili siano state tra le prime culle della vita sul pianeta. Ad ogni modo la sorprendente scoperta di simili organismi sulla Terra ha un impatto anche sull'astrobiologia, poiché amplia considerevolmente le probabilità che la vita possa esistere anche altrove nel Sistema Solare, (o persino al di fuori di esso), magari in condizioni che fino ad oggi non si ritenevano possibili; non a caso i ricercatori hanno stimato come probabile l'esistenza di microorganismi all'interno di alcuni laghi sotterranei di Marte. Comunque sia i dettagli preliminari riguardanti questa "biosfera oscura" sono stati presentati in occasione del meeting dell'American Geophysical Union che si è tenuto questa settimana ed alcuni sono stati già pubblicati sul sito del DCO; mentre la pubblicazione degli studi approfonditi è, infine, prevista per l'autunno del prossimo anno.

Di seguito due video:

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