Individuato il percorso cerebrale che può causare comportamenti impulsivi.


Di recente alcuni ricercatori della Nanyang Technological University e della Korea University School of Life Sciences and Biotechnology tramite uno studio pubblicato lo scorso Novembre sulla rivista PNAS hanno scoperto nuovi dettagli riguardanti il percorso cerebrale che può causare comportamenti impulsivi: usando il modello murino, hanno osservato che l'impulsività si innesca quando i segnali della dopamina vengono trasferiti in un'inaspettata area del cervello; cosa finora mai compresa. In pratica per tracciare il suddetto percorso gli scienziati hanno usato alcuni esemplari di topi a cui erano stati rimossi una serie di specifici recettori della dopamina, (ovvero i "recettori D2"), rendendo di fatto i loro cervelli incapaci di rilevare i segnali del neurotrasmettitore in questione. Inoltre durante i loro esperimenti gli studiosi hanno attivato artificialmente questi recettori in specifiche parti del cervello ed hanno visto che i topi mostravano un comportamento impulsivo quando il segnale veniva rilevato dall'amigdala. Tuttavia quello che ha sorpreso maggiormente i ricercatori è stato quello che succedeva dopo: i recettori della dopamina dell'amigdala a loro volta passavano dal cosiddetto "bastone della dopamina" ai neuroni che lo collegano con il "nucleo del letto della stria terminalis", (noto anche con la sigla BNST, ovvero un'area del cervello non precedentemente nota per essere coinvolta in questa via). In sostanza, come già noto, quest'ultima è una struttura cerebrale complessa che orchestra le risposte emotive e comportamentali allo stress: la sua posizione nel percorso per il comportamento impulsivo è un nuovo potenziale obiettivo per gli sviluppatori farmaceutici, che a loro volta potrebbero arrivare a nuovi trattamenti per gestire questo e altri disturbi neuropsichiatrici. Al riguardo George Augustine, uno dei principali autori della ricerca, ha affermato spiegato: "Abbiamo dimostrato per la prima volta che il comportamento impulsivo nei topi viene attivato solo quando i segnali della dopamina vengono ricevuti e trasmessi ad una parte inaspettata del cervello, (dall'amigdala al BNST). Questa ricerca dimostra che l'amigdala funge da postazione chiave nella via della dopamina che innesca il comportamento impulsivo e conferma il ruolo svolto dalla dopamina nel regolare l'impulsività". Mentre Ong Say How, professore associato dell'Institute of Mental Health Singapore, che però non ha preso parte allo studio, ha commentato: "Questa nuova scoperta potrebbe potenzialmente inaugurare nuovi trattamenti farmacologici che mirano specificamente ai recettori della dopamina D2 situati nell'amigdala centrale e nella regione BNST, determinando riduzioni nell'impulsività e nei comportamenti impulsivi comunemente osservati in condizioni psichiatriche di ampia portata e disturbi tra cui la condotta antisociale e disordini di controllo impulsivo. Le riduzioni dell'impulsività implicano anche comportamenti più precoci e meno rischiosi che spesso portano a lesioni accidentali ed a problemi sociali, finanziari e legali più avanti nella vita". Ad ogni modo lo stesso George Augustine ha fatto sapere che intende approfondire ulteriormente le proprietà del percorso amigdala-BNST, al fine di aprire la strada allo sviluppo di strategie terapeutiche per il controllo del comportamento impulsivo e compulsivo. Difatti a tal proposito ha, infine, concluso dichiarando: "Attraverso l'identificazione di un nuovo circuito cerebrale per l'impulsività speriamo di incoraggiare nuove ricerche sulle opzioni di trattamento per altri disturbi neuropsichiatrici come il Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività, (o ADHD), e persino la depressione".

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