Come proteggere gli smartphone da attacchi indesiderati.


Per molti ormai lo smartphone è uno strumento indispensabile, quasi un compagno fedele, ed effettivamente, con le mille e più funzioni che gli ultimi modelli propongono, lo smartphone è diventato sicuramente necessario per lavoro e per rimanere sempre in contatto con il mondo che ci circonda: chiamate, messaggi, social, foto, giochi e chi ne ha più ne metta! Ormai con lo smartphone si ha accesso ad una quantità incredibile di dati e di condivisioni, ma è proprio qui sorgono i problemi: dati e condivisioni. In pratica, come già risaputo, ogni volta che si condivide qualcosa, ogni volta che ci si registra ad un servizio, ogni volta che si accettiamo i cookie, si diffondono diversi dati nel mare di Internet. Certo ciò non è per forza pericoloso, ma sarebbe sempre bene sapere cosa si sta facendo ed a cosa si sta andando incontro; insomma, è bene che ognuno conosca cosa può fare per salvaguardare la propria privacy. In sostanza nell'utilizzo di uno smartphone ci sono alcune regole di sicurezza generale, (applicabili a qualunque strumento tecnologico), che si dovrebbero seguire se si vuole essere sempre sicuri di essere protetti: così come nel caro vecchio Pc si usa installare sempre un antivirus è possibile farlo anche sul proprio smartphone. Inoltre si hanno anche a disposizione applicazioni che puliscono il telefono, controllano che non siano presenti virus o malware ed aiutano a mantenere sano lo smartphone ed impedire il furto dei dati. Tuttavia oltre all'antivirus ed alle applicazioni di pulizia, è possibile proteggersi anche da chiamate fastidiose ed insistenti attraverso il blocco chiamate, (sia inserito nelle impostazioni del proprio telefono, sia attraverso apposite applicazioni che creano liste nere di contatti), o attraverso funzioni del proprio operatore che bloccano la ricezione di proposte promozionali ed offerte che molte volte scalano addirittura il credito telefonico senza autorizzazione. Ad ogni modo lo smartphone viene utilizzato principalmente per comunicare con amici o per lavoro, ma sempre più spesso lo si utilizza anche per navigare su Internet, (che sia per cercare news e informazioni o per utilizzare servizi come social, prenotazioni e acquisti). Ed è proprio in questi casi che naturalmente si ha bisogno di proteggere la propria privacy: così come si fa con il computer, anche con Android si può controllare la proprie ricerche ed i propri dati, cancellando cronologie e bloccando l'invio di dati personali. Naturalmente si possono installare dei blocchi per gli annunci pubblicitari, molte volte fastidiosi e non richiesti, oppure si possono utilizzare inoltre le cosiddette connessioni VPN anche per lo smartphone, proteggendo in questo modo la propria privacy utilizzando una connessione completamente sicura e non rintracciabile. Comunque sia, come già detto, lo smartphone viene utilizzato principalmente per navigare online, ma una buona parte di utenti lo utilizza quotidianamente per comunicare con amici e parenti. Tutti conoscono WhatsApp, Messenger, Direct di Instagram, iMessage e simili, ma spesso ci si chiede se siano queste le applicazioni più sicure con cui comunicare: certamente queste sono le più facili da usare e le più diffuse, ma riguardo alla sicurezza ed alla privacy sembra che Telegram o applicazioni come Wickr e Confide vincono. Difatti, si tratta di applicazioni che garantiscono una crittografia molto più elevata delle loro compagna più famose ed con le quali nessun dato personale viene, infine, salvato sui server delle compagnie, rendendo, infine, gli utenti tecnicamente anonimi.

In collaborazione con TechWarn.

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