A quanto pare sono in corso diversi test per l'ultima versione beta, (per la precisione la 2.19.74), di WhatsApp per Android, all'interno della quale sono state trovate diverse tracce dei lavori su un cosiddetto "browser in-app", vale a dire la possibilità di cliccare su un link condiviso all'interno della chat ma navigare sul web senza uscire dall'applicazione stessa; il che fa chiaramente parte di una strategia vista anche su Facebook, (ossia quella di far rimanere gli utenti più tempo possibile all'interno della piattaforma). Tuttavia per il momento questa funzione risulta essere disabilitata e non si sa ancora quando e se sarà disponibile per tutti. Tra l'altro oltre ad aumentare il tempo di permanenza degli utenti, questa novità in generale potrebbe ridurre i tempi di caricamento delle pagine cliccate; insomma in futuro si potrà scegliere se aprire un link con un classico browser, (ad esempio Google Chrome), o quello integrato all'interno dell'applicazione. Ad ogni modo un altro grande problema che WhatsApp sta affrontando è quello delle fake news, che si propagano sempre più velocemente sulla piattaforma: l'azienda ha, infatti, già messo in campo alcune regole, (come il limite alla possibilità di inoltrare i messaggi, dopo i gravi problemi avvenuti in India ed in Brasile), per arginare il fenomeno, ma sembra proprio che ciò non basti. Per questo motivo il team di sviluppo è al lavoro sulla possibilità di effettuare una ricerca inversa delle immagini condivise in chat: questo permetterà agli utenti di capire effettivamente da dove proviene l'immagine condivisa e vedere da dove è stata generata. Insomma si tratta di una novità molto utile soprattutto per quelle immagini virali e meme che si propagano sulla piattaforma grazie alle catene di condivisione: come già anticipato l'utente avrà, infatti, la possibilità di fare una ricerca "all'indietro" delle immagini su Google. In sostanza basterà selezionare un'immagine ricevuta, caricarla sul motore di ricerca e controllare se emergono le stesse foto in altri siti o contesti, per controllare la sua autenticità: in questo caso però per combattere le fake news in questo caso l'utente deve, infine, agire in prima persona e prendere l'iniziativa da sé.
A quanto pare sono in corso diversi test per l'ultima versione beta, (per la precisione la 2.19.74), di WhatsApp per Android, all'interno della quale sono state trovate diverse tracce dei lavori su un cosiddetto "browser in-app", vale a dire la possibilità di cliccare su un link condiviso all'interno della chat ma navigare sul web senza uscire dall'applicazione stessa; il che fa chiaramente parte di una strategia vista anche su Facebook, (ossia quella di far rimanere gli utenti più tempo possibile all'interno della piattaforma). Tuttavia per il momento questa funzione risulta essere disabilitata e non si sa ancora quando e se sarà disponibile per tutti. Tra l'altro oltre ad aumentare il tempo di permanenza degli utenti, questa novità in generale potrebbe ridurre i tempi di caricamento delle pagine cliccate; insomma in futuro si potrà scegliere se aprire un link con un classico browser, (ad esempio Google Chrome), o quello integrato all'interno dell'applicazione. Ad ogni modo un altro grande problema che WhatsApp sta affrontando è quello delle fake news, che si propagano sempre più velocemente sulla piattaforma: l'azienda ha, infatti, già messo in campo alcune regole, (come il limite alla possibilità di inoltrare i messaggi, dopo i gravi problemi avvenuti in India ed in Brasile), per arginare il fenomeno, ma sembra proprio che ciò non basti. Per questo motivo il team di sviluppo è al lavoro sulla possibilità di effettuare una ricerca inversa delle immagini condivise in chat: questo permetterà agli utenti di capire effettivamente da dove proviene l'immagine condivisa e vedere da dove è stata generata. Insomma si tratta di una novità molto utile soprattutto per quelle immagini virali e meme che si propagano sulla piattaforma grazie alle catene di condivisione: come già anticipato l'utente avrà, infatti, la possibilità di fare una ricerca "all'indietro" delle immagini su Google. In sostanza basterà selezionare un'immagine ricevuta, caricarla sul motore di ricerca e controllare se emergono le stesse foto in altri siti o contesti, per controllare la sua autenticità: in questo caso però per combattere le fake news in questo caso l'utente deve, infine, agire in prima persona e prendere l'iniziativa da sé.
Commenti
Posta un commento