A quanto pare lo stress sperimentato durante l'infanzia potrebbe alterare l'equilibrio ormonale in età adulta; o almeno questo è quanto hanno osservato di recente alcuni ricercatori dell'Università del Minnesota grazie un nuovo studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, secondo il quale, le tensioni emotive vissute durante i primi anni di vita potrebbero influenzare negativamente il sistema di risposta allo stress a 30-40 anni. Al riguardo Ethan S. Young, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Abbiamo scoperto che la quantità di esposizione allo stress di una persona nelle prime fasi della vita gioca un ruolo importante nello sviluppo di modelli non salutari di rilascio del cortisolo. Tuttavia questo è vero solo se gli individui sperimentano livelli elevati di stress anche da adulti. Ciò indica che la combinazione tra lo stress sperimentato precocemente e quello provato più avanti provoca profili di rilascio del cortisolo meno sani". Ad ogni modo per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno esaminato i dati di 90 persone che avevano preso parte allo studio "Minnesota longitudinal study of risk and adaptation" fin dalla nascita: in particolare gli autori hanno analizzato i risultati di un sondaggio chiamato "Life Events and Difficulties Schedule", che prende in considerazioni gli eventi stressanti della vita, come i problemi finanziari, le difficoltà relazionali, i disturbi fisici e la mortalità. Inoltre gli studiosi hanno attribuito a ciascun evento un numero da 0 a 3 per creare un punteggio complessivo del livello di stress sperimentato nelle diverse fasi della vita. Tra l'altro le madri dei partecipanti hanno risposto al suddetto questionario per conto dei loro figli quando questi avevano 12, 18, 30, 42, 48, 54 e 64 mesi e quando avevano 6, 7, 8, 11, 16 e 17 anni; mentre i soggetti hanno completato il sondaggio in prima persona quando avevano 23, 26, 28, 32, 34 e 37 anni. Successivamente i ricercatori hanno raggruppato i punteggi ottenuti dai volontari in 5 periodi: prima infanzia, (ossia da 1 a 5 anni); media infanzia, (ovvero classe 1-6 anni); adolescenza, (16 e 17 anni); prima età adulta, (dai 23 ai 34 anni); e periodo attuale, (37 anni). Inoltre in quest'ultimo periodo i partecipanti hanno fornito i risultati della misurazione dei livelli di cortisolo raccolti nel corso di due giornate e mandati in laboratorio: nello specifico, gli scienziati hanno raccolto un campione di saliva subito dopo la sveglia dei partecipanti, a distanza di 30 minuti e di 1 ora, nel pomeriggio e prima che questi andassero a letto. Comunque sia in questo modo la ricerca ha evidenziato che i livelli di cortisolo dipendevano sia dallo stress provato durante l'infanzia, sia da quello sperimentato a 37 anni: i soggetti che nei primi anni di vita erano poco stressati, avevano profili di rilascio del cortisolo indipendenti dal livello di stress vissuto in età adulta. Invece i volontari che avevano vissuto situazioni stressanti durante la prima infanzia mostravano modelli giornalieri di rilascio del cortisolo alterati, ma solo nel caso in cui sperimentavano livelli elevati di stress anche a 37 anni. A tal proposito lo stesso Ethan S. Young ha, infine, concluso dichiarando: "Questi risultati suggeriscono che la prima infanzia rappresenta un momento particolarmente delicato, in cui gli eventi stressanti possono modificare il sistema di risposta allo stress, con conseguenze negative per la salute che possono durare fino all'età adulta".
A quanto pare lo stress sperimentato durante l'infanzia potrebbe alterare l'equilibrio ormonale in età adulta; o almeno questo è quanto hanno osservato di recente alcuni ricercatori dell'Università del Minnesota grazie un nuovo studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, secondo il quale, le tensioni emotive vissute durante i primi anni di vita potrebbero influenzare negativamente il sistema di risposta allo stress a 30-40 anni. Al riguardo Ethan S. Young, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Abbiamo scoperto che la quantità di esposizione allo stress di una persona nelle prime fasi della vita gioca un ruolo importante nello sviluppo di modelli non salutari di rilascio del cortisolo. Tuttavia questo è vero solo se gli individui sperimentano livelli elevati di stress anche da adulti. Ciò indica che la combinazione tra lo stress sperimentato precocemente e quello provato più avanti provoca profili di rilascio del cortisolo meno sani". Ad ogni modo per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno esaminato i dati di 90 persone che avevano preso parte allo studio "Minnesota longitudinal study of risk and adaptation" fin dalla nascita: in particolare gli autori hanno analizzato i risultati di un sondaggio chiamato "Life Events and Difficulties Schedule", che prende in considerazioni gli eventi stressanti della vita, come i problemi finanziari, le difficoltà relazionali, i disturbi fisici e la mortalità. Inoltre gli studiosi hanno attribuito a ciascun evento un numero da 0 a 3 per creare un punteggio complessivo del livello di stress sperimentato nelle diverse fasi della vita. Tra l'altro le madri dei partecipanti hanno risposto al suddetto questionario per conto dei loro figli quando questi avevano 12, 18, 30, 42, 48, 54 e 64 mesi e quando avevano 6, 7, 8, 11, 16 e 17 anni; mentre i soggetti hanno completato il sondaggio in prima persona quando avevano 23, 26, 28, 32, 34 e 37 anni. Successivamente i ricercatori hanno raggruppato i punteggi ottenuti dai volontari in 5 periodi: prima infanzia, (ossia da 1 a 5 anni); media infanzia, (ovvero classe 1-6 anni); adolescenza, (16 e 17 anni); prima età adulta, (dai 23 ai 34 anni); e periodo attuale, (37 anni). Inoltre in quest'ultimo periodo i partecipanti hanno fornito i risultati della misurazione dei livelli di cortisolo raccolti nel corso di due giornate e mandati in laboratorio: nello specifico, gli scienziati hanno raccolto un campione di saliva subito dopo la sveglia dei partecipanti, a distanza di 30 minuti e di 1 ora, nel pomeriggio e prima che questi andassero a letto. Comunque sia in questo modo la ricerca ha evidenziato che i livelli di cortisolo dipendevano sia dallo stress provato durante l'infanzia, sia da quello sperimentato a 37 anni: i soggetti che nei primi anni di vita erano poco stressati, avevano profili di rilascio del cortisolo indipendenti dal livello di stress vissuto in età adulta. Invece i volontari che avevano vissuto situazioni stressanti durante la prima infanzia mostravano modelli giornalieri di rilascio del cortisolo alterati, ma solo nel caso in cui sperimentavano livelli elevati di stress anche a 37 anni. A tal proposito lo stesso Ethan S. Young ha, infine, concluso dichiarando: "Questi risultati suggeriscono che la prima infanzia rappresenta un momento particolarmente delicato, in cui gli eventi stressanti possono modificare il sistema di risposta allo stress, con conseguenze negative per la salute che possono durare fino all'età adulta".
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