A quanto pare gli utenti di Spotify che amano addormentarsi ascoltando le proprie playlist preferite potranno presto farlo senza doversi preoccupare di dover spegnere la musica: secondo quanto ha fatto sapere in questi giorni Jane Manchun Wong, (nota ingegnere di software che spesso anticipa le mosse dei vari social ed applicazioni), tramite il suo profilo Twitter, sulla piattaforma di streaming musicale svedese starebbe per arrivare uno "sleep timer", vale a dire un contatore a tempo capace di interrompere la riproduzione dei brani dopo un determinato numero di minuti pre-impostato dall'utente stesso. In pratica, anche se trattandosi di una funzione non ancora ufficializzata non è sicuro quando né se l'arrivo di questa novità avverrà davvero, l'esperta che ha dato la notizia è ritenuta piuttosto affidabile ed a supporto delle proprie dichiarazioni ha diffuso online anche 2 screenshot della modalità in questione, (visibili anche a fine articolo). In sostanza, come si può chiaramente vedere in queste immagini, il contatore risulta selezionabile tra le opzioni normalmente a disposizione per ogni brano, appunto, sotto la voce "Sleep Timer": toccando questa voce si accede a un menù che permette di programmare l'interruzione della riproduzione dopo 5, 10, 15, 30, 45 minuti, oppure dopo un'ora di ascolto; in alternativa è possibile impostare la traccia in onda come ultima prima dell'interruzione della riproduzione. Insomma, si tratta di una funzionalità piuttosto elementare da inserire all'interno di un'applicazione, che però finora gli sviluppatori non avevano ritenuto essere fondamentale: motivo per il quale attualmente gli utenti si affidano ad applicazioni di terze parti per ottenere lo stesso risultato. Nonostante ciò la sua utilità è abbastanza evidente soprattutto in ambito smart home: come già spiegato, collegate ad un altoparlante Google Home o Amazon Alexa, (ma anche a un semplice sistema di casse bluetooth), le playlist di Spotify potranno accompagnare al sonno gli utenti senza rimanere in attività più del dovuto. Ad ogni modo per il momento resta da capire quando e per quali piattaforme sia prevista la funzione in questione: gli screenshot fanno riferimento alla versione Android dell'applicazione, ma non c'è nessun motivo di pensare che questa novità non sia in arrivo anche su iOS e, magari, anche su browser. Comunque sia, come già anticipato, per sapere qualcosa in più sulle eventuali tempistiche di arrivo bisognerà, infine, aspettare degli aggiornamenti dagli sviluppatori della piattaforma.
Di seguito i suddetti screenshot:
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