Dimostrato che il cyberbullismo può peggiorare il sonno e la depressione negli adolescenti.


A quanto pare gli adolescenti che sono vittime di cyberbullismo hanno maggiori probabilità di soffrire di problemi di sonno, che a loro volta aumentano i livelli di depressione; o almeno questo è quanto hanno dimostrato alcuni ricercatori dell'Università di Buffalo tramite uno studio che sarà presentato in occasione dello SLEEP 2019, vale a dire il 33° incontro annuale dell'Associated Professional Sleep Societies che avrà luogo in Sant'Antonio, Texas dall'8 al 12 Giugno. In pratica sebbene abbia esaminato la relazione tra bullismo online e depressione, questa ricerca è uno delle poche che hanno analizzato anche la connessione tra vittimizzazione ed aggressività cibernetica e qualità del sonno in più di 800 adolescenti. Al riguardo Misol Kwon, una delle principali autrici dello studio in questione, ha spiegato: "La vittimizzazione su Internet e sui Social Media è una forma unica di vittimizzazione tra pari ed una preoccupazione emergente per la salute mentale tra gli adolescenti che sono nativi digitali. Comprendere queste associazioni sostiene la necessità di fornire educazione all'igiene del sonno e prevenzione dei rischi ed interventi ai bambini maltrattati che mostrano segni e sintomi di depressione". In sostanza, stando alle recenti stime dell'Office of Adolescent Health, quasi un terzo degli adolescenti ha sperimentato sintomi di depressione, che, oltre ai cambiamenti nel sonno, includono irritabilità persistente, rabbia e ritiro sociale, e circa il 15% degli studenti delle scuole superiori statunitensi riferisce di essere vittima di cyberbullismo. Inoltre, come già risaputo, a livelli severi la depressione può portare all'interruzione delle prestazioni scolastiche, alle relazioni danneggiate o al suicidio. Comunque sia i rischi di un peggioramento della depressione evidenziano la necessità per ricercatori e clinici di comprendere ed indirizzare la qualità del sonno ed altri fattori di rischio che, infine, hanno il potenziale di intensificare il disturbo in questione.

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