A quanto pare il Sole potrebbe avere una "doppia personalità", con intriganti discrepanze nei suoi campi magnetici che potrebbero contenere indizi sul suo "orologio interno"; o almeno questo è quanto hanno osservato di recente alcuni ricercatori dell'University of Colorado at Boulder tramite uno studio che verrà presentato durante una conferenza stampa in occasione della 234ª riunione dell'American Astronomical Society. In pratica per arrivare a tali risultati gli scienziati hanno sviluppato una simulazione al computer dell'interno del Sole come mezzo per catturare il tumulto interiore della stella. Tuttavia durante questo processo il team di studiosi ha notato qualcosa di inaspettato; difatti al riguardo Loren Matilsky, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Abbiamo osservato che in rare occasioni, le dinamiche interne del Sole possono scuotersi dalle loro normali routine e passare ad uno stato alternativo: un po' come un supereroe che scambia il mantello ed il cappuccio per i vestiti civili. Nonostante i nostri risultati siano solo preliminari, possono allinearsi con osservazioni reali del Sole risalenti al XIX secolo. Inoltre l'esistenza di un tale "alter ego solare" potrebbe fornire ai fisici nuovi indizi sui processi che governano l'orologio interno del Sole: un ciclo in cui la stella passa da periodi di alta attività ad un'attività bassa circa una volta ogni 11 anni. Non sappiamo da cosa sia stabilito il periodo del ciclo solare o perché alcuni cicli sono più violenti di altri. Il nostro obiettivo finale è quello di mappare ciò che stiamo vedendo nel modello sulla superficie del Sole in modo da poter fare quindi delle previsioni". Ad ogni modo lo studio in questione ha preso in esame un fenomeno che i ricercatori chiamano "dinamo solare", vale a dire una concentrazione dell'energia magnetica della stella, formata dalla rotazione e dalla torsione dei gas caldi all'interno del Sole e può avere grandi impatti: una dinamo solare particolarmente attiva può, infatti, generare un gran numero di macchie e brillamenti solari, oppure globi di energia che fuoriescono dalla superficie. In merito a ciò lo stesso Loren Matilsky ha dichiarato: "La dinamo solare non è facile da studiare. Questo perché si forma e si sviluppa principalmente all'interno del Sole, lontano dalla portata della maggior parte degli strumenti scientifici. Non possiamo immergerci nell'interno della stella, il che rende il magnetismo interno del Sole a pochi passi dalle osservazioni reali". In sostanza, come già anticipato, per aggirare questa limitazione molti fisici solari usano enormi super-computer per cercare di ricreare ciò che accade al Sole e nel caso della suddetta ricerca gli scienziati hanno utilizzato tali simulazioni per esaminare l'attività nel terzo esterno dell'interno solare, che è stato paragonato ad "un vaso sferico di acqua bollente". Così facendo gli studiosi hanno ottenuto risultati interessanti, scoprendo che durante la simulazione al computer la dinamo solare si era formata a nord ed a sud dell'equatore del Sole, aveva seguito un ciclo regolare muovendosi verso l'equatore, dove si è fermata per poi riavviarsi, (in stretto accordo con le effettive osservazioni della stella). Tuttavia i ricercatori hanno osservato che circa 2 volte ogni 100 anni il loro "Sole simulato" faceva qualcosa di diverso: in questi casi la dinamo solare non seguiva il suddetto ciclo ma si raggruppava, invece, in un emisfero. A tal proposito Loren Matilsky ha proseguito commentando: "Questo ciclo aggiuntivo di dinamo solare sarebbe un po' vagante. Rimarrebbe in un emisfero per alcuni cicli, quindi passerebbe poi nell'altro, ed alla fine tornerebbe al suo stato originale. Questo schema potrebbe essere un caso fortuito del modello, ma potrebbe anche indicare un comportamento reale e precedentemente sconosciuto della dinamo solare. In rare occasioni gli astronomi hanno visto macchie solari che si uniscono in un emisfero della stella più che nell'altro: un'osservazione che corrisponde ai nostri risultati". Comunque sia lo stesso scienziato ha, infine, concluso puntualizzando: "Il nostro gruppo dovrà sviluppare ulteriormente questo modello per vedere se la doppia dinamo si espande. Tuttavia questi risultati potrebbero un giorno aiutare a spiegare la causa dei picchi e dei cali nell'attività del Sole: schemi che hanno enormi implicazioni per le società climatiche e tecnologiche sulla Terra. Questo ci da indizi su come il Sole potrebbe spegnere la sua dinamo e riaccendersi".
A quanto pare il Sole potrebbe avere una "doppia personalità", con intriganti discrepanze nei suoi campi magnetici che potrebbero contenere indizi sul suo "orologio interno"; o almeno questo è quanto hanno osservato di recente alcuni ricercatori dell'University of Colorado at Boulder tramite uno studio che verrà presentato durante una conferenza stampa in occasione della 234ª riunione dell'American Astronomical Society. In pratica per arrivare a tali risultati gli scienziati hanno sviluppato una simulazione al computer dell'interno del Sole come mezzo per catturare il tumulto interiore della stella. Tuttavia durante questo processo il team di studiosi ha notato qualcosa di inaspettato; difatti al riguardo Loren Matilsky, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Abbiamo osservato che in rare occasioni, le dinamiche interne del Sole possono scuotersi dalle loro normali routine e passare ad uno stato alternativo: un po' come un supereroe che scambia il mantello ed il cappuccio per i vestiti civili. Nonostante i nostri risultati siano solo preliminari, possono allinearsi con osservazioni reali del Sole risalenti al XIX secolo. Inoltre l'esistenza di un tale "alter ego solare" potrebbe fornire ai fisici nuovi indizi sui processi che governano l'orologio interno del Sole: un ciclo in cui la stella passa da periodi di alta attività ad un'attività bassa circa una volta ogni 11 anni. Non sappiamo da cosa sia stabilito il periodo del ciclo solare o perché alcuni cicli sono più violenti di altri. Il nostro obiettivo finale è quello di mappare ciò che stiamo vedendo nel modello sulla superficie del Sole in modo da poter fare quindi delle previsioni". Ad ogni modo lo studio in questione ha preso in esame un fenomeno che i ricercatori chiamano "dinamo solare", vale a dire una concentrazione dell'energia magnetica della stella, formata dalla rotazione e dalla torsione dei gas caldi all'interno del Sole e può avere grandi impatti: una dinamo solare particolarmente attiva può, infatti, generare un gran numero di macchie e brillamenti solari, oppure globi di energia che fuoriescono dalla superficie. In merito a ciò lo stesso Loren Matilsky ha dichiarato: "La dinamo solare non è facile da studiare. Questo perché si forma e si sviluppa principalmente all'interno del Sole, lontano dalla portata della maggior parte degli strumenti scientifici. Non possiamo immergerci nell'interno della stella, il che rende il magnetismo interno del Sole a pochi passi dalle osservazioni reali". In sostanza, come già anticipato, per aggirare questa limitazione molti fisici solari usano enormi super-computer per cercare di ricreare ciò che accade al Sole e nel caso della suddetta ricerca gli scienziati hanno utilizzato tali simulazioni per esaminare l'attività nel terzo esterno dell'interno solare, che è stato paragonato ad "un vaso sferico di acqua bollente". Così facendo gli studiosi hanno ottenuto risultati interessanti, scoprendo che durante la simulazione al computer la dinamo solare si era formata a nord ed a sud dell'equatore del Sole, aveva seguito un ciclo regolare muovendosi verso l'equatore, dove si è fermata per poi riavviarsi, (in stretto accordo con le effettive osservazioni della stella). Tuttavia i ricercatori hanno osservato che circa 2 volte ogni 100 anni il loro "Sole simulato" faceva qualcosa di diverso: in questi casi la dinamo solare non seguiva il suddetto ciclo ma si raggruppava, invece, in un emisfero. A tal proposito Loren Matilsky ha proseguito commentando: "Questo ciclo aggiuntivo di dinamo solare sarebbe un po' vagante. Rimarrebbe in un emisfero per alcuni cicli, quindi passerebbe poi nell'altro, ed alla fine tornerebbe al suo stato originale. Questo schema potrebbe essere un caso fortuito del modello, ma potrebbe anche indicare un comportamento reale e precedentemente sconosciuto della dinamo solare. In rare occasioni gli astronomi hanno visto macchie solari che si uniscono in un emisfero della stella più che nell'altro: un'osservazione che corrisponde ai nostri risultati". Comunque sia lo stesso scienziato ha, infine, concluso puntualizzando: "Il nostro gruppo dovrà sviluppare ulteriormente questo modello per vedere se la doppia dinamo si espande. Tuttavia questi risultati potrebbero un giorno aiutare a spiegare la causa dei picchi e dei cali nell'attività del Sole: schemi che hanno enormi implicazioni per le società climatiche e tecnologiche sulla Terra. Questo ci da indizi su come il Sole potrebbe spegnere la sua dinamo e riaccendersi".
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