Sembra proprio che le persone affette da malattie gengivali, (come la parodontite), abbiano una maggiore probabilità di soffrire anche di ipertensione; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'UCL Eastman Dental Institute tramite uno studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research. Al riguardo Francesco D'Aiuto, uno dei principali autori, ha spiegato: "Abbiamo osservato un'associazione lineare: più la parodontite è grave, maggiore è la probabilità di ipertensione. I nostri risultati suggeriscono che i pazienti con malattie gengivali dovrebbero essere informati del loro rischio e seguire consigli sui cambiamenti dello stile di vita per prevenire l'ipertensione, come l'esercizio fisico ed una dieta sana. L'ipertensione potrebbe essere la causa di infarto ed ictus nei pazienti con parodontite. Ricerche precedenti suggeriscono una connessione tra parodontite ed ipertensione ed hanno mostrato che il trattamento dentale potrebbe migliorare la pressione sanguigna, ma ad oggi i risultati non sono conclusivi". In pratica durante la suddetta ricerca gli scienziati hanno analizzato le migliori prove disponibili, (raccolte da un totale di 81 studi condotti in 26 Paesi differenti), per esaminare le probabilità di alta pressione sanguigna nei pazienti affetti da malattie gengivali moderate e gravi: così facendo hanno osservato che la parodontite da moderata a grave era associata ad un rischio di ipertensione aumentato del 22%; mentre la parodontite grave era collegata con una probabilità di ipertensione maggiore del 49%. In merito a ciò Eva Munoz Aguilera, altra principale autrice dello studio in questione, ha affermato: "Abbiamo osservato una relazione lineare positiva, con il rischio di un aumento della pressione sanguigna con l'aumentare della malattia gengivale". Inoltre gli studiosi hanno anche rilevato che la pressione arteriosa media era più alta nei pazienti con parodontite rispetto a quelli senza: ciò corrispondeva ad una pressione sistolica più alta di 4,5 mmHg ed una pressione diastolica più alta di 2 mmHg. A tal proposito la stessa ricercatrice ha proseguito dichiarando: "Le differenze non sono trascurabili. Un aumento medio della pressione arteriosa di 5 mmHg sarebbe collegato ad un aumento del 25% del rischio di morte per infarto o ictus". Ad ogni modo soltanto 5 dei 12 studi interventistici inclusi nella revisione hanno mostrato una riduzione della pressione sanguigna dopo il trattamento delle gengive: i cambiamenti si sono verificati anche nelle persone con livelli di pressione sanguigna sani. Al riguardo Francesco D'Aiuto ha continuato: "Sembra esserci un continuum tra la salute orale e la pressione sanguigna che esiste in stati sani e malati. Le prove che suggeriscono che la terapia parodontale potrebbe ridurre la pressione sanguigna rimangono inconcludenti. In quasi tutti gli studi di intervento, la pressione sanguigna non era il risultato primario. Sono necessari studi randomizzati per determinare l'impatto della terapia parodontale sulla pressione sanguigna". Tuttavia per quanto riguarda i potenziali motivi della connessione tra le condizioni, gli scienziati hanno visto che la malattia gengivale ed i batteri orali ed essa associati portano all'infiammazione in tutto il corpo, (che a sua volta influisce sulla funzione dei vasi sanguigni), e anche che la suscettibilità genetica comune potrebbe svolgere un ruolo, insieme a fattori di rischio condivisi, (come, ad esempio, il fumo e l'obesità). A tal proposito lo stesso Francesco D'Aiuto ha, infine, concluso commentando: "In molti Paesi del mondo, la salute orale non viene controllata regolarmente e la malattia gengivale non viene trattata per molti anni. L'ipotesi è che questa situazione di infiammazione orale e sistemica e la risposta ai batteri si accumuli in aggiunta all'esistente fattori di rischio. Il nostro studio ha analizzato la malattia gengivale come un potenziale fattore di rischio per l'ipertensione, ma potrebbe anche essere vero il contrario. Sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare se i pazienti con ipertensione hanno una maggiore probabilità di malattie gengivali. Sembra prudente fornire consigli sulla salute orale a quelle persone che soffrono di ipertensione".
Sembra proprio che le persone affette da malattie gengivali, (come la parodontite), abbiano una maggiore probabilità di soffrire anche di ipertensione; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'UCL Eastman Dental Institute tramite uno studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research. Al riguardo Francesco D'Aiuto, uno dei principali autori, ha spiegato: "Abbiamo osservato un'associazione lineare: più la parodontite è grave, maggiore è la probabilità di ipertensione. I nostri risultati suggeriscono che i pazienti con malattie gengivali dovrebbero essere informati del loro rischio e seguire consigli sui cambiamenti dello stile di vita per prevenire l'ipertensione, come l'esercizio fisico ed una dieta sana. L'ipertensione potrebbe essere la causa di infarto ed ictus nei pazienti con parodontite. Ricerche precedenti suggeriscono una connessione tra parodontite ed ipertensione ed hanno mostrato che il trattamento dentale potrebbe migliorare la pressione sanguigna, ma ad oggi i risultati non sono conclusivi". In pratica durante la suddetta ricerca gli scienziati hanno analizzato le migliori prove disponibili, (raccolte da un totale di 81 studi condotti in 26 Paesi differenti), per esaminare le probabilità di alta pressione sanguigna nei pazienti affetti da malattie gengivali moderate e gravi: così facendo hanno osservato che la parodontite da moderata a grave era associata ad un rischio di ipertensione aumentato del 22%; mentre la parodontite grave era collegata con una probabilità di ipertensione maggiore del 49%. In merito a ciò Eva Munoz Aguilera, altra principale autrice dello studio in questione, ha affermato: "Abbiamo osservato una relazione lineare positiva, con il rischio di un aumento della pressione sanguigna con l'aumentare della malattia gengivale". Inoltre gli studiosi hanno anche rilevato che la pressione arteriosa media era più alta nei pazienti con parodontite rispetto a quelli senza: ciò corrispondeva ad una pressione sistolica più alta di 4,5 mmHg ed una pressione diastolica più alta di 2 mmHg. A tal proposito la stessa ricercatrice ha proseguito dichiarando: "Le differenze non sono trascurabili. Un aumento medio della pressione arteriosa di 5 mmHg sarebbe collegato ad un aumento del 25% del rischio di morte per infarto o ictus". Ad ogni modo soltanto 5 dei 12 studi interventistici inclusi nella revisione hanno mostrato una riduzione della pressione sanguigna dopo il trattamento delle gengive: i cambiamenti si sono verificati anche nelle persone con livelli di pressione sanguigna sani. Al riguardo Francesco D'Aiuto ha continuato: "Sembra esserci un continuum tra la salute orale e la pressione sanguigna che esiste in stati sani e malati. Le prove che suggeriscono che la terapia parodontale potrebbe ridurre la pressione sanguigna rimangono inconcludenti. In quasi tutti gli studi di intervento, la pressione sanguigna non era il risultato primario. Sono necessari studi randomizzati per determinare l'impatto della terapia parodontale sulla pressione sanguigna". Tuttavia per quanto riguarda i potenziali motivi della connessione tra le condizioni, gli scienziati hanno visto che la malattia gengivale ed i batteri orali ed essa associati portano all'infiammazione in tutto il corpo, (che a sua volta influisce sulla funzione dei vasi sanguigni), e anche che la suscettibilità genetica comune potrebbe svolgere un ruolo, insieme a fattori di rischio condivisi, (come, ad esempio, il fumo e l'obesità). A tal proposito lo stesso Francesco D'Aiuto ha, infine, concluso commentando: "In molti Paesi del mondo, la salute orale non viene controllata regolarmente e la malattia gengivale non viene trattata per molti anni. L'ipotesi è che questa situazione di infiammazione orale e sistemica e la risposta ai batteri si accumuli in aggiunta all'esistente fattori di rischio. Il nostro studio ha analizzato la malattia gengivale come un potenziale fattore di rischio per l'ipertensione, ma potrebbe anche essere vero il contrario. Sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare se i pazienti con ipertensione hanno una maggiore probabilità di malattie gengivali. Sembra prudente fornire consigli sulla salute orale a quelle persone che soffrono di ipertensione".
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