Rilevata una possibile associazione tra l'esposizione al piombo ed un volume cerebrale ridotto e deficit cognitivi.


Sebbene, come già noto, il gas al piombo e la vernice a base di piombo siano stati banditi un po' in tutto il mondo decenni fa, il rischio di esposizione a tale sostanza è tutt'altro che sparito e ciò tra i vari effetti collaterali potrebbe causare differenze nella struttura del cervello e nelle prestazioni cognitive nei bambini ed adolescenti; o almeno questo è quanto hanno scoperto di recente alcuni ricercatori dell'University of Southern California nel corso di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine i cui risultati hanno mostrato anche una tendenza più profonda: i bambini appartenenti a famiglie a basso reddito potrebbero essere particolarmente esposti a tale rischio. In pratica nel corso di precedenti ricerche gli stessi scienziati avevano osservato come lo stato socioeconomico delle famiglie possa influenza lo sviluppo del cervello ed adesso hanno deciso di esaminare l'associazione dell'esposizione al piombo con i punteggi cognitivi e la struttura del cervello in oltre 9.500 bambini, selezionandoli tra i 12.000 che hanno preso parte all'ABCD Study, (acronimo che sta ad indicare Adolescent Brain Cognitive Development), il quale segue i partecipanti dall'età di 9-10 anni fino all'età adulta per raccogliere informazioni sulla salute e sullo sviluppo del cervello. Insomma, si tratta dello studio più ampio e completo del suo genere, la qui ricchezza di dati ha consentito agli studiosi di porre domande sui fattori che influenzano il cervello degli adolescenti: così facendo sono riusciti a rilevare che, come già anticipato, un aumento del rischio di esposizione al piombo era associato ad una riduzione delle prestazioni cognitive, dell'area superficiale e del volume della corteccia, (ossia la parte del cervello responsabile dell'inizio della formazione del pensiero e delle azioni coscienti); anche se in realtà ciò non era vero per i bambini di famiglie con un reddito medio o alto. Inoltre i ricercatori hanno anche scoperto che nessuna quantità di piombo è sicura: anche a livelli molto bassi, infatti, i deficit cognitivi sono stati attribuiti all'esposizione a questa sostanza. Al riguardo Elizabeth Sowell, una delle principali autrici dello studio, ha spiegato: "A più di 72.000 quartieri negli Stati Uniti sono state assegnate stime del rischio per l'esposizione al piombo, in base all'età delle case ed ai tassi di povertà. Sebbene le nuove case non usino più vernici a base di piombo dal 1978, molte case più vecchie contengono ancora pericoli di piombo. Il risanamento professionale principale di una casa può costare circa 10.000 $. Quindi il reddito familiare diventa un fattore di esposizione al piombo". Non a caso, come già detto, dalla loro analisi le associazioni tra rischio di piombo e diminuzione delle prestazioni cognitive e della struttura del cervello sono risultate essere più pronunciate nelle famiglie a basso reddito. In merito a ciò Andrew Marshall, altro principale responsabile della ricerca in questione, ha proseguito aggiungendo: "Eravamo interessati a come l'esposizione al piombo influenza l'anatomia e la funzione del cervello. La cognizione è influenzata dall'esposizione di piombo a basso livello, ma non ci sono stati studi pubblicati sulla struttura del cervello in questi bambini. Quello che stiamo vedendo qui è che ci sono relazioni più pronunciate tra la struttura del cervello e la cognizione quando gli individui sono esposti a sfide come basso reddito o rischio di esposizione al piombo". Ad ogni modo, anche se l'ABCD Study non ha ancora esaminato i livelli di piombo nel sangue in questi bambini, gli scienziati hanno dimostrato che il rischio di esposizione al piombo è predittivo dei livelli di piombo nel sangue. Tuttavia, nonostante siano necessari ulteriori studi per determinare la causa precisa di queste differenze, (come, ad esempio, se l'esposizione al piombo stesso o altri fattori associati alla vita in un ambiente ad alto rischio di piombo contribuiscono a questa associazione), i risultati ottenuti dagli studiosi hanno rivelato una chiara correlazione tra il reddito familiare e gli effetti della vita in aree di censimento ad alto rischio di piombo. A tal proposito la stessa Elizabeth Sowell ha però continuato precisando: "Il reddito e il rischio di esposizione al piombo non definiscono un bambino. Non è assolutamente scontato che questi rischi ti rendano meno capace intellettualmente. Molti bambini che vivono in aree a basso reddito e ad alto rischio avranno successo. Il nostro obiettivo è promuovere la consapevolezza di come le tossine ambientali influenzano i bambini perché comprendere ciò che i nostri figli affrontano è il primo passo per aiutarli". Ed ha, infine, concluso dichiarando: "Anche se i livelli di piombo nell'ambiente sono stati ridotti da tre decenni, è ancora un problema di salute pubblica molto significativo. Nonostante ciò ci sono bambini che vivono in ambienti ad alto rischio e che non mostrano questi deficit, indicando che è possibile mitigare gli effetti del piombo. Il punto da portare a casa è che questo può essere risolto. Il piombo non deve essere nell'ambiente. Possiamo rimuoverlo ed aiutare i bambini a diventare più sani".

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