Dimostrato che nei racconti la vendetta è considerata più divertente del perdono.


Quando si tratta di intrattenimento, alla maggior parte delle persone piace vedere il cattivo di turno ricevere una punizione per ciò che ha fatto piuttosto che vederlo perdonato; anche se trovano quest'ultime narrazioni più significative e stimolanti. O almeno questo è quanto hanno fatto sapere alcuni ricercatori dell'Ohio State University, (in collaborazione con l'Università di Buffalo e la Texas A&M University-Texarkana), tramite uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Communication Research. Al riguardo Matthew Grizzard, uno dei principali autori della ricerca, ha affermato: "Ci piacciono le storie in cui i trasgressori vengono puniti e quando ricevono più punizioni di quanto meritino, lo troviamo divertente. Tuttavia le persone apprezzano di più le storie di perdono, sebbene non le trovano altrettanto divertenti". In pratica per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno reclutato 184 studenti universitari che hanno letto 15 brevi racconti che venivano raccontati come trame di possibili episodi di una serie televisiva: un terzo in cui il cattivo vniva trattato positivamente dalla vittima; un terzo in cui il cattivo riceveva una giusta punizione; ed un terzo in cui il cattivo veniva punito al di là di quella che sarebbe stata una sanzione adeguata per il crimine commesso. In sostanza una di queste storie coinvolgeva, ad esempio, una persona che rubava 50$ ad un collega ed prevedeva 3 possibili conclusioni: nel primo scenario la vittima offriva un caffè al ladro, come forma di perdono; nel secondo la vittima si vendicava in modo equo, rubando al ladro una bottiglia di whisky dello stesso valore; mentre nella terza versione la vittima si vendicava in modo eccessivo, riprendosi i suoi soldi e scaricando del porno illegale sul computer di lavoro del ladro per metterlo nei guai. Ad ogni modo immediatamente dopo aver letto ogni scenario, gli studiosi hanno chiesto ai partecipanti quale racconto fosse piaciuto di più e quale di meno e, come già anticipato, hanno scoperto che la maggior parte preferiva le storie in cui la punizione era equa rispetto a quelle in cui era insufficiente o eccessiva. Tra l'altro i ricercatori hanno anche valutato il tempo impiegato dai lettori per fare clic sul pulsante "Mi piace" o "Non mi piace" sul computer dopo aver letto ciascuna delle narrazioni ed hanno così osservato che i lettori impiegavano meno tempo a rispondere alle storie con equa punizione rispetto a quanto ci mettevano per rispondere alle storie di perdono o con una punizione eccessiva. In merito a ciò lo stesso Matthew Grizzard ha proseguito spiegando: "Le persone hanno una risposta di pancia su come pensano che i cattivi debbano essere puniti per aver commesso un illecito e quando una narrazione offre ciò che si aspettano, spesso rispondono più rapidamente. Quando la punizione non si adattava al crimine commesso i partecipanti impiegavano un po' più di tempo per rispondere alla storia con simpatia o antipatia. Il motivo per cui hanno impiegato più tempo sembrava essere diverso per le storie con una punizione insufficiente rispetto a quelle con una punizione eccessiva. La ragione di ciò potrebbe essere spiegata dalla fase successiva dello studio". In ogni caso una volta che i partecipanti avevano letto tutte e 15 le narrazioni, è stato chiesto loro di valutare ciascuna di esse per grado di divertimento ed apprezzamento: è stato così scoperto che i partecipanti pensavano che le storie in cui i cattivi venivano puniti eccessivamente erano le più divertenti e quelle in cui i cattivi venivano perdonati erano le meno divertenti da guardare, (ma, come già detto, allo stesso tempo più apprezzabili); invece la punizione equa era nel mezzo. A tal proposito Matthew Grizzard ha continuato: "I partecipanti potrebbero essersi fermati un po' prima di rispondere alle storie di perdono per riflettere, perché le hanno considerate più significative. Inoltre, anche se hanno fatto una pausa per le narrazioni eccessivamente punitive, non le hanno trovate più significative ma solo più divertenti. Ciò suggerisce che in questi casi la pausa potrebbe essere stata semplicemente fatta per assaporare la punizione extra ricevuta dal cattivo. Sembra essere il lato più oscuro del godersi la vendetta". Comunque sia lo stesso scienziato ha, infine, concluso dichiarando: "Nel complesso i nostri risultati suggeriscono che una equa e giusta punizione è lo "standard morale intuitivo" che ci viene fornito facilmente e naturalmente. Tuttavia vedere una mancanza di punizione richiede un livello di deliberazione che non ci viene naturale. Possiamo apprezzarlo, anche se non sembra particolarmente divertente".

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