Scovate le cause alla radice dell'ansia da separazione nei cani.


A quanto pare l'ansia da separazione nei cani dovrebbe essere vista come un sintomo di frustrazioni sottostanti piuttosto che come una semplice diagnosi, e comprendere le cause alla radice di tale problema potrebbe essere la chiave per un trattamento efficace; o almeno questo è quanto hanno suggerito alcuni ricercatori dell'Università di Lincoln in un loro studio pubblicato in questi giorni sulla rivista Frontiers in Veterinary Science. In pratica, come molti sapranno, diversi proprietari sperimentano comportamenti problematici nei loro cani quando li lasciano a casa: si tratta di comportamenti che possono includere la distruzione di oggetti domestici, la minzione o la defecazione in ambienti chiusi o l'abbaiare eccessivo, e che spesso vengono etichettati come "ansia da separazione", in quanto il cane diventa, appunto, ansioso alla prospettiva di essere lasciato solo. Tuttavia, sebbene attualmente i piani di trattamento per questi tipi di comportamenti tendono a concentrarsi sull'aiutare il cane a superare il "dolore della separazione", la suddetta nuova ricerca, che ha esaminato più di 2.700 cani, (che rappresentavano oltre 100 razze), ha indicato che affrontare varie forme di frustrazione è un elemento molto più importante del problema: gli scienziati hanno, infatti, identificato 4 forme chiave di "ansia da separazione", (le quali includono: una particolare attenzione per allontanarsi da qualcosa in casa; il voler acchiappare qualcosa all'esterno; il reagire a rumori o eventi esterni; e una forma di noia), ed hanno suggerito che gli studiosi del comportamento degli animali dovrebbero considerare queste ragioni sottostanti come il problema che deve essere trattato, e non vedere "l'ansia da separazione" come una diagnosi generale. Al riguardo Daniel Mills, uno dei principali autori, ha dichiarato: "Fino ad ora, c'è stata la tendenza a pensare a questa come una singola condizione, cioè "Il mio cane ha l'ansia da separazione" e quindi concentrarsi sulla dipendenza dal proprietario e su come renderli più indipendenti. Tuttavia, questo nuovo lavoro indica che avere "l'ansia da separazione" è più come dire "Il mio cane ha un mal di pancia" che potrebbe avere molte cause ed assumere molte forme, e quindi sia la valutazione che il trattamento devono essere molto più focalizzati". Ed ha poi concluso spiegando: "Se il tuo cane si ammala masticando qualcosa che non dovrebbe, dovrai trattarlo in modo molto diverso rispetto a se ha contratto un'infezione. Un problema potrebbe richiedere un intervento chirurgico e l'altro antibiotici. Etichettare il problema del cane che è distruttivo, urina o defeca in casa oppure abbaia quando viene lasciato solo come "ansia da separazione" non è molto utile. È l'inizio del processo diagnostico, non la fine. La nostra nuova ricerca suggerisce che la frustrazione nelle sue varie forme è al centro del problema e dobbiamo capire questa varietà se speriamo di offrire trattamenti migliori per i cani". In sostanza la nuova ricerca in questione ha evidenziato come diversi stati emotivi si combinano per produrre comportamenti problematici nei cani: sebbene sia innescato per la prima volta dalla partenza del proprietario, il comportamento indesiderato sorge a causa di una combinazione di fattori di rischio che possono includere elementi del temperamento del cane, il tipo di relazione che ha con il proprietario ed il modo in cui i due interagiscono. Comunque sia adesso i ricercatori hanno fatto sapere che i loro prossimi studi si concentreranno sull'esaminare in modo più dettagliato l'influenza che la relazione cane-proprietario ha sui comportamenti problematici innescati dalla separazione, nella speranza che la ricerca possa, infine, aprire nuovi programmi di trattamento più specifici.

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