In parole semplici, la famigerata Teoria delle Stringhe è un metodo proposto per spiegare tutto, ma in realtà, non c'è niente di così semplice al riguardo: tale teoria è, infatti, una struttura teorica della fisica teorica che descrive oggetti fibrosi unidimensionali e vibranti, (chiamati, appunto, "stringhe"), che si propagano attraverso lo spazio ed interagiscono tra di loro. Tuttavia si tratta di una teoria ancora in fase di sviluppo e pezzo dopo pezzo la comunità scientifica sta scoprendo e decifrando le stringhe fondamentali dell'universo fisico usando modelli matematici: tra questi ci sono alcuni ricercatori della Utah State University, (nota anche con la sigla USU), che recentemente, (in collaborazione con i colleghi dell'University of Missouri-St. Louis), hanno pubblicato un studio intitolato "The Duality Between F-theory and the Heterotic String in D=8 with Two Wilson Lines", nell'edizione online della rivista Letters in Mathematical Physics, nel corso del quale si sono concentrati in particolare su due rami della Teoria delle Stringhe. Al riguardo Thomas Hill, uno dei principali autori di tale ricerca, ha affermato: "Abbiamo studiato una famiglia speciale di superfici K3, (ovvero superfici complesse compatte e connesse di dimensione 2), che sono importanti strumenti geometrici per la comprensione delle simmetrie delle teorie fisiche. In questo caso stavamo esaminando una dualità delle stringhe tra la teoria F e la teoria delle stringhe eterotiche in otto dimensioni". Ed ha poi proseguito dichiarando: "Il nostro team ha dimostrato che le superfici K3 ammettono quattro modi unici per tagliare le superfici, come fibrazioni ellittiche Jacobiane, (ossia formazioni di fibre a forma di toro). Abbiamo quindi costruito equazioni esplicite per ciascuna di queste fibrazioni. Una parte importante di questa ricerca implica l'identificazione di determinati elementi costitutivi geometrici, (chiamati "divisori"), all'interno di ciascuna superficie K3. Utilizzando questi divisori, le informazioni geometriche cruciali vengono dunque codificate in un grafico astratto. Questo processo ci consente di studiare le simmetrie delle teorie fisiche sottostanti dimostrate dal grafico". Comunque sia, sempre in merito a ciò, Andreas Malmendier, altro principale responsabile del lavoro in questione, ha, infine, concluso spiegando: "Si può pensare a questa famiglia di superfici come una pagnotta ed ogni fibrazione come una "fetta" di quella pagnotta. Esaminando la sequenza delle fette, possiamo visualizzare e comprendere meglio l'intera pagnotta. L'impresa descritta nello studio rappresenta ore di meticoloso lavoro "carta e matita" per dimostrare i teoremi di ciascuna delle quattro fibrazioni, seguite dallo spingere ogni teorema attraverso formule algebriche difficili. Per l'ultima parte di questo processo, abbiamo utilizzato Maple Software ed il pacchetto di geometria differenziale specializzato sviluppato all'USU, che ha semplificato i nostri sforzi di calcolo".
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