Mostrato che l'esposizione prenatale al BPA può contribuire alla polarizzazione maschile dell'autismo.


A quanto pare l'esposizione prenatale al bisfenolo A, (noto anche con la sigla BPA), potrebbe contribuire alla prevalenza del cosiddetto bias maschile nel disturbo dello spettro autistico, (conosciuto anche con l'acronimo ASD); o almeno questo è quello che hanno fatto sapere alcuni ricercatori della Chulalongkorn University, della Tohoku University Graduate School of Medicine e della George Washington University, per mezzo di uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista Scientifica Reports, e con il quale sono riusciti ad identificare i potenziali geni dell'autismo che possono essere, appunto, responsabili degli effetti sesso-specifici del BPA sul cervello. In pratica, come già noto, il bisfenolo A viene ampiamente utilizzato in molti prodotti della vita quotidiana e risulta essere abbondante nelle micro/nanoplastiche trovate nell'ambiente, nel cibo o addirittura nella placenta umana: si pensa che tale composto organico sia un'influenza ambientale per quanto concerne l'ASD, vale a dire un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da comunicazione sociale compromessa, interessi limitati e comportamenti ripetitivi; nonché una sfida importante per la salute pubblica in tutto il mondo. Al riguardo Tewarit Sarachana, uno dei principali autori della suddetta ricerca, ha spiegato: "Molti studi hanno dimostrato che il BPA compromette le funzioni neurologiche note per essere interrotte nell'ASD, facendo credere agli scienziati che il BPA può essere uno dei principali fattori di rischio ambientale per l'ASD. Tuttavia non sappiamo ancora come il BPA può causare o aumentare la suscettibilità dell'ASD, né se gioca un ruolo anche nella polarizzazione maschile di questo disturbo". Ed ha poi proseguito affermando: "Infatti, uno dei nostri recenti studi ha dimostrato che l'esposizione prenatale al BPA ha alterato l'espressione di diversi potenziali geni dell'ASD nell'ippocampo in un modello dipendente dal sesso, ma il legame tra la disregolazione dei potenziali geni dell'ASD e le funzioni neurologiche compromesse è ancora assente". Mentre Surangrat Thongkorn, altro principale responsabile del lavoro, ha successivamente dichiarato: "In questo studio abbiamo mostrato che l'esposizione al BPA durante il periodo gestazionale ha diminuito la vitalità e la densità neuronale nell'ippocampo ed ha compromesso l'apprendimento/memoria solo nella prole maschile. È interessante notare che l'espressione di diversi geni correlati all'ASD nell'ippocampo è risultata essere disregolata ed ha mostrato correlazioni sesso-specifiche con vitalità neuronale, neuritogenesi, e/o apprendimento/memoria. Sotto l'esposizione prenatale al BPA, questi geni possono svolgere ruoli importanti nel determinare il rischio di ASD e la sua maggiore prevalenza nei maschi". Comunque sia a tal proposito lo stesso Tewarit Sarachana ha, infine, concluso sostenendo: "Le differenze di sesso negli effetti del BPA trovati nel nostro studio suggeriscono fortemente che il BPA ha un impatto negativo sul cervello della prole maschile e femminile attraverso diversi meccanismi molecolari. Stiamo progressivamente lavorando su questi aspetti per identificare il meccanismo molecolare sesso-specifico del BPA nel cervello. Comprendere gli effetti del BPA ed i suoi meccanismi molecolari nell'ASD può portare a cambiamenti nella politica per quanto riguarda l'uso del BPA oppure anche alla scoperta di obiettivi molecolari per il trattamento dell'ASD in futuro".

Commenti