Trovati 2 nuovi geni collegati al morbo di Alzheimer.


Qualche settimana fa alcuni ricercatori della Tianjin Medical University hanno pubblicato uno studio sulla rivista PLOS Genetics con il quale hanno fatto sapere di aver scoperto 2 nuovi geni potenzialmente coinvolti nella malattia di Alzheimer, dopo aver esplorato quali geni erano accesi e spenti nell'ippocampo delle persone che soffrivano di tale patologia. In pratica, considerando che il suddetto morbo è un disturbo neurodegenerativo che comporta il peggioramento della demenza e la formazione di placche e grovigli proteici nel cervello e che l'ippocampo, (ossia la parte del cervello coinvolta nella memoria), è una delle prime regioni a subire danni, gli scienziati hanno deciso di individuare i geni espressi a livelli più alti o più bassi in questa area cerebrale di persone con Alzheimer rispetto quella di individui sani in modo da capire meglio quali contribuivano effettivamente alla progressione di questa malattia ereditabile. In sostanza utilizzando precedenti dati di espressione genica e dell'ippocampo hanno rilevato ben 24 geni legati all'Alzheimer che sembrano avere un effetto attraverso la suddetta area del cervello: molti di questi geni erano già noti per contribuire alla malattia, (come, ad esempio, l'APOE), ma 2, denominati PTPN9 e PCDHA4, finora erano rimsti sconosciuti; inoltre diversi di essi si sono dimostrati essere coinvolti nel processo biologico legato al morbo di Alzheimer, (come, appunto, la formazione delle sopracitate placche oppure la morte cellulare). Ad ogni modo gli studiosi hanno ulteriormente convalidato i loro risultati confrontando l'espressione genica per le due dozzine di geni con le immagini del cervello degli individui presi in esame: nel disturbo in questione il danno e la perdita di neuroni causano, infatti, il restringimento dell'ippocampo, che può essere misurato attraverso l'imaging medico; così facendo i ricercatori hanno stabilito che l'espressione dei suddetti 2 geni risultava legata alla dimensione di tale area cerebrale ed alla diagnosi di Alzheimer. Comunque sia al riguardo gli stessi scienziati hanno, infine, spiegato: "Il nostro studio ha identificato 2 nuovi geni associati al morbo di Alzheimer nel contesto del tessuto dell'ippocampo ed ha rivelato percorsi neurobiologici candidati mediati dall'ippocampo, dall'espressione genica alla malattia. Complessivamente queste nuove scoperte hanno contribuito a migliorare la nostra comprensione dei meccanismi genetici e cellulari che causano la malattia di Alzheimer. Il passo successivo sarà quello di indagare i ruoli dei 2 nuovi geni e come contribuiscono a questa malattia devastante".

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